sabato 10 agosto 2013

Meno iscritti e spese al rialzo: Sesto, il Pd chiude due circoli


I democratici rinunciano a via Fermi e via Podgora, in attesa della festa provinciale con Matteo Renzi e Gianni Cuperlo
di Laura Lana

Pd, Partito Democratico (foto Lapresse)
Pd, Partito Democratico (foto Lapresse)

di Laura Lana
Sesto San Giovanni, 8 agosto 2013 - In via Podgora e in via Fermi non sventoleranno più le bandiere del Pd. In tempo di crisi bisogna risparmiare. Anche sui circoli, che ormai pesano sempre più sul bilancio del partito. Un partito che in questi anni, nonostante il crollo verticale degli iscritti, aveva mantenuto i cinque circoli, uno per quartiere, oltre alla sede di via Fiorani. Visti i conti, l’assemblea cittadina ha deciso di abbassare la saracinesca in centro e alla Rondinella, rione storicamente a destra. Cala il sipario al circolo «Turoldo» per «la richiesta di un canone di affitto al di fuori delle nostre possibilità», come spiega il segretario Carlo Rapetti. Al «Picardi», invece, il problema è logistico. «Siamo in un seminterrato con un accesso poco sicuro. È questione di civiltà». Ottomila euro il totale a disposizione per l’affitto dei circoli, che ha rischiato quasi di raddoppiarsi.

«Lo sforzo sarà continuare a esserci anche nei rioni dove fisicamente non avremo sede. Soprattutto alla Rondinella». Intanto, si parla di rotazione nei diversi punti della città per incontrare i sestesi, usando bar, associazioni, gazebo. Un ripensamento reso indispensabile dalla presentazione del bilancio, che ha registrato aumento dei costi e calo degli iscritti: dai 474 del 2008 ai 353 del 2012, cifra oggi confermata al 90 per cento. Un documento sottolinea poi la perdita alle ultime elezioni «dei due senatori (Fiorenza Bassoli e Luigi Vimercati, ndr) che hanno sempre contribuito alle necessità economiche del partito».
Intanto, si aspetta la festa democratica al Carroponte che vedrà la sfilata di guest star pronte per il congresso autunnale: da Matteo Renzi — grande assente dello scorso anno — a Gianni Cuperlo. Il Pd locale sarà presente con lo storico ristorante Valtellina: agli evergreen cassoeula e pizzoccheri, si aggiunge la new entry dell’impepata di cozze, piatto già gustato al Carroponte dal ministro Cecile Kyenge. Un menù per tutti i gusti, proprio come il congresso. Che già entra nella direzione cittadina con le dimissioni del renziano Mauro Bernardi «congelate» da Rapetti.
laura.lana@ilgiorno.net
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