domenica 11 agosto 2013

Troppe bande rom Usa e Inghilterra: "Fuggite da Roma"

Troppe bande rom Usa e Inghilterra: "Fuggite da Roma"

Il governo di Londra mette in guardia i turisti: nella capitale comandano i borseggiatori. E Usa Today fa un vademecum


Roma - C'era da aspettarselo. Con l'arrivo del sindaco Ignazio Marino, uno di sinistra, uno che fa dell'accoglienza una bandiera, sono aumentati come d'incanto mendicanti, furti, scippi e pirati della strada.
Guarda caso tutta gente dell'Est, soprattutto romeni. Si torna a delinquere, Alemanno, «il fascista» non c'è più. Risultato, un'escalation di reati che in un mese ha fatto diventare la capitale, scrivono in Inghilterra e Stati uniti, una «città pericolosa», dove «è meglio lasciare gli oggetti di valore in albergo». Brutt'affare. Da ieri il governo britannico mette in guardia i connazionali. Tra le raccomandazioni sul sito del governo inglese gov.uk, viene fuori l'immagine di una Capitale piena di insidie, con «gang» composte da minorenni, pronte a entrare in azione indisturbate. E ieri il sindaco Ignazio Marino ha tentato di ribattere. «L'incidenza della microcriminalità in numerose città europee ed americane è molto più alta che a Roma, che è ospitale e non merita di essere vittima di allarmismi». Sarà, ma scorrendo i vari siti web dei quotidiani romani c'è l'imbarazzo della scelta tra filmati di raid in metro con scippo al turista e dito medio alzato, ubriachi senza patente venuti da Bucarest che travolgono militari e fanno spallucce, furti di rame (specialità romena) nelle ferrovie e nei cimiteri. E vigilesse pestate a sangue. Una sciagura. E poi scippi sui bus, 64 in testa, quello che porta a San Pietro, figuriamoci.
È lo stesso console britannico David Broomfield che si raccomanda personalmente. «Meglio mantenere una borsa sullo schienale di una sedia o sul pavimento in un ristorante o bar è un bersaglio facile per i ladri». Ancora: «State attenti ai mezzi pubblici, specialmente al 64» si legge su gov.uk alla voce «Crime». E se proprio non si vuole rischiare, meglio «lasciare gli oggetti di valore in albergo». Il sito descrive anche i movimenti delle bande. «Sui bus o in metro, mentre uno distrae la vittima, gli altri lo ripuliscono». C'è anche una testimonianza video di una vittima, che racconta: «In un minuto ci siamo girati e la borsa non c'era più».
Inglesi impietosi? Gli americani arrivano addirittura a sconsigliare il viaggio romano. Usa Today pubblica un vademecum sul suo sito. In otto consigli si raccomanda di diffidare da Termini, Fontana di Trevi e Colosseo, dove «non bisogna fissare a lungo il monumento, per evitare di essere scippati». La raccomandazione è anche quella di «non indossare gioielli», ma anche di non fidarsi dei «bimbi che si avvicinano», «presunti agenti in borghese» o «gente che finge di rovesciare cibo addosso». Altro che vacanza. Le vie del centro sono dipinte come una tonnara, dove il turista è bersaglio delle bande pronte a depredarli. Tutto vero. In un servizio caricato sul sito «Today» ci sono turisti appena borseggiati all'interno della Cappella Sistina mentre stavano ammirando gli affreschi. Dennis Byrne sul Chicago Tribune è drastico: «Come evitare i borseggiatori a Roma? Non ci andate». E aggiunge: «Lì non torno più. Vi consiglio di fare lo stesso». Per Marino che pensava alle ciclabili, alla metro C senza fondi e ai Fori che meno pedonali non si può, una bella grana.

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