mercoledì 30 gennaio 2013

Scivolone di Albertini: "Maroni guarisca, non vogliamo disabili" Al suo avversario, bloccato da un'influenza, Albertini ha augurato di rimettersi presto perché vogliamo una competizione reale e non con disabili". Poi si scusa


Brutto scivolone per Gabriele Albertini, candidato alla presidenza della Regione Lombardia (e al Senato) per la Lista Monti.
Avendo saputo e il segretario della Lega, Roberto Maroni, stava poco bene (i due avrebbero dovuto affrontarsi in un incontro pubblico) ha detto di augurargli "di superare ampiamente e molto velocemente l’influenza perché vogliamo una competizione reale e non con disabili". Una frase che, al di là di come la si pensi politicamente, è davvero di cattivo gusto.
Ad Albertini ha subito replicato il vice presidente della Regione ed esponente del Carroccio, Andrea Gibelli: "Il mondo dei disabili è un valore nella società e nel mondo produttivo e va rispettato. Non va usata ironia fuoriluogo". La polemica è divampata anche su Twitter, dove il giornalista Franco Bomprezzi ha scritto: "Pessima battuta. Hai equiparato malattia a disabilità. Vuol dire che comunque ritieni un disabile non competitivo". Contro replica, sempre sul social network, di Albertini: "Parlavo dell’influenza di Maroni, il termine è un augurio per il recupero dell’abilità al confronto. #zeropolemiche".
A bacchettare il candidato centrista è anche il Pd: "Albertini usa le parole a sproposito e in questo modo colpisce sul vivo tutte le persone che hanno davvero una disabilità", afferma in una nota del gruppo regionale del Pd, la consigliera Arianna Cavicchioli"Consiglio al candidato di misurare al millimetro le sue frasi per evitare di offendere la sensibilità di molti cittadini lombardi - aggiunge -. E anche di chi, disabile, in politica è portatore di buone prassi".
Albertini torna a scusarsi anche su Facebook: "Vedo che anche a fronte del mio chiarimento qualcuno gioca sulle mie parole. Non tollero che qualcuno metta in dubbio la mia sensibilità verso le persone disabili e sofferenti. Alle persone e ai loro familiari che si trovano a vivere una disabilità - afferma l’ex sindaco di Milano - va tutta la mia vicinanza e promessa che le loro esigenze sono al centro dei miei interessi. Come lo sono sempre state".

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