Dall’associazione Più Democrazia a Sesto San Giovanni riceviamo e pubblichiamo:
“Lo statuto e i regolamenti del comune di Sesto San Giovanni permettono ai cittadini di attivarsi per sottoporre all’amministrazione comunale argomenti di comune interesse tramite istanze, petizioni, referendum e iniziative popolari.
L’associazione “Più democrazia a Sesto San Giovanni”, dopo aver raccolto firme di cittadini a sostegno, venerdì 18 gennaio 2013 ha provveduto a depositare un’iniziativa popolare per sottoporre all’amministrazione comunale una modifica dello statuto della nostra città.
L’associazione “Più democrazia a Sesto San Giovanni”, dopo aver raccolto firme di cittadini a sostegno, venerdì 18 gennaio 2013 ha provveduto a depositare un’iniziativa popolare per sottoporre all’amministrazione comunale una modifica dello statuto della nostra città.
Tale proposta tende a favorire maggiormente la partecipazione popolare attraverso lo strumento di Democrazia Diretta del referendum deliberativo attualmente assente nello statuto comunale. Infatti detto statuto prevede il referendum consultivo, che in pratica non ha nessun valore vincolante per l’amministrazione comunale, e il referendum abrogativo, quest’ultimo però limitato ai soli “regolamenti con rilevanza esterna”.
La nostra proposta ha diversi punti (abolizione del quorum, diminuzione delle firme per indire referendum, ecc.) si concentra principalmente sull’utilizzo di uno dei maggiori strumenti di Democrazia Diretta, il referendum deliberativo, che permetterebbe ai cittadini sestesi un maggior loro coinvolgimento nelle scelte da effettuare per la propria città e di raggiungere obiettivi condivisi tra amministratori e amministrati.
L’utilizzo degli strumenti di Democrazia Diretta rappresenta sempre un progresso della Democrazia e se nel nostro comune se ne fa uno scarsissimo uso è anche perchè, forse, ci sono eccessivi ostacoli all’uso degli stessi.
In diversi programmi elettorali delle ultime elezioni amministrative abbiamo letto della promessa di “più partecipazione popolare”. Allora vorremmo ricordare all’intera amministrazione comunale, come già fatto nel 2011 e nel 2012, che lo statuto della nostra città presenta decine di articoli non più applicabili e, dunque, del necessario e urgente aggiornamento. Si potrebbe approfittare dell’aggiornamento per aggiungere maggiori strumenti di Democrazia Diretta per far in modo che i cittadini possano essere più collaborativi con l’amministrazione comunale. Infatti l’utilizzo del capitale sociale delle esperienze dei cittadini generalmente sfocia in proposte che permettono di migliorare gli stili di vita della propria città e sono, soprattutto, gratuite. Si potrebbe ottenere così un riavvicinamento dei cittadini alla politica che, ultimanente, è sempre più distante dagli elettori. La manzanza di strumenti di Democrazia Diretta impedisce ai cittadini di poter esercitare la loro sovranità, costituzionalmente riconosciuta, e un controllo delle promesse elettorali. nella pratica vengono coinvolti unicamente per esprimere la loro delega ogni 5 anni.
Per chi volesse approfondire i temi della Democrazia Diretta a Sesto S.G. o volesse collaborare con la nostra associazione, segnaliamo la lettura degli articoli del nostro blog http://piudemocraziasestosg.wordpress.com/“.
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