lunedì 10 dicembre 2012

Il giro dell'oca del debito pubblico parte I di IV



Debito Pubblico Gioco dell'Oca

 di Giovanni Zibordi

 I cosiddetti "Mercati", la nuova divinità iraconda e punitiva alla quale i governi si inchinano, sacrificando democrazie e popoli, hanno i loro simbolismi magici. Per esempio lo spread, che sorge inquietante sui cieli dei media come il pipistrello di Gotham City. E come ogni divinità che si rispetti, essi non amano la trasparenza né ammettono di venire studiati da altri che non siano i loro invasati sacerdoti. Tuttavia, basta andare oltre alle verità rivelate sulle sacre scritture contabili, oltre all'omelia quotidiana dei partiti a caccia di voti, spingendosi al di là della propaganda, per svelare la natura umana, troppo umana di una liturgia che poco ha di sacro e molto di profano.


 Gli strali dei mercati, ad esempio, si sono recentemente attenuati grazie al riacquisto da parte del governo greco, con i soldi del finanziamento UE da 10 miliardi, di suoi propri bonds, drenati dalle banche greche. Le banche greche, a loro volta, sono state obbligate a venderli, contro la loro stessa volontà, anche se quotando intorno ai 25 centesimi avranno a loro volta una perdita di 4 miliardi di euro che le costringerà presto a chiedere un nuovo salvataggio UE, in una spirale di assurdità senza fine. Ma il governo greco, viceversa, riaqcquistando i propri bond avrà un guadagno secco di 75 centesimi l'uno, perchè evidentemente li terrà fino alla loro scadenza naturale, quando cioè torneranno al loro valore nominale 100 (e visto che li terrà senza venderli, non scenderanno di prezzo). 

 Ricapitoliamo perché potreste pensare di non avere capito bene. Atene, per finanziare il suo deficit, vende inizialmente 10 miliardi di bonds, i quali principalmente vengono comprati da banche francesi e tedesche, che poi nel 2011 decidono di liberarsene. Come fare? Interviene la UE che spinge le banche greche ad acquistarli (allo stesso identico modo in cui le banche spagnole o italiane si sono riempite di titoli di stato del loro Paese). E oggi il Governo greco ricompra i suoi stessi titoli di stato, che aveva precedentemente venduto per finanziarsi. E con che soldi, dunque? Con quelli accreditati dalla UE e dalla BCE. Fantastico! Un giro dell'oca nel quale si ritorna sempre al punto di partenza (per chi pensa che esageri ho parafrasato qui la sintesi che ne fa il financial times.

  Esisterebbe un termine tecnico per questo genere di operazioni che, nel gergo psichiatrico, ricadono sotto il cappello della "demenza". La famosa demenza mercantile. In realtà non si tratta di vera e propria follia, perchè la ragione di tutti questi giri è confondere l'opinione pubblica con complicati passaggi contabiliin modo che non capisca da dove provengono, dove sono finiti e chi ce li ha messi, questi miliardi che vanno avanti e indietro dai debiti pubblici. 

  A voler essere pignoli, oltre a questi 10 miliardi di cui sopra, il governo greco sta ricomprando altri 20 miliardi e rotti, che sono nelle mani di alcuni hedge funds. Tuttavia, in questo caso li pagherà molto di più: sui 35 centesimi l'uno, facendo guadagnare ai loro attuali detentori qualche miliardo, visto che i bonds erano stati astutamente acquistati a inizio 2012, dopo la ristrutturazione del debito greco, alla media di circa 15 centesimi l'uno..

 Tirate le somme, alla fine la UE avrà finanziato il governo greco per circa 30 miliardi, con i quali questi ricompra i suoi stessi titoli, in modo che il debito pubblico greco sembri minore per la stessa somma. Una magia, un complicato schema di simbolismi divinatori, esattamente pari a quelli che i sacerdoti Maya utilizzavano per placare l'ira degli dei (e mantenere la popolazione sottomessa). In questo caso,viene usata una "moneta magica", creata dal nulla e che nel nulla sparisce, in maniera incomprensibile ai più. 

  Questo schema, caratteristico degli ultimi tempi, si è visto nei rapporti tra Grecia, UE e BCE, così come nella logica sottostante ai vari fondi salva-stati, e non è sostanzialmente diverso da quello in atto in America, in Giappone e in Inghilterra e anche, in parte, nei vari programmi di Draghi. Di seguito una sintesi a fumetti che spiega come funziona il meccanismo in Inghilterra, dove in ossequio alla semplicità della mentalità inglese, il giro dell'oca sul tabellone è molto meno contorto.
 
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