Siamo ormai abituati fin dalla mattina presto ad assistere agli
spettacoli politici dove i discorsi dei vari ospiti di partito si
alternano alle telefonate di persone, a volte, veramente arrabbiate. Poi
al pomeriggio le cose non cambiano ed alla fine, a tarda notte
continuano, per quelli che almeno hanno la pazienza di assistere, senza
lasciarsi vincere dal sonno o dallo sfinimento. Credevo che fosse un
tentativo intelligente di fare aprire gli occhi al popolo, ma poi mi
sono accorto che, per dare la sensazione del libero pensiero e quindi di
essere trasmissioni non condizionate, alla fine invece … sono
esattamente il contrario. Difficilmente la voce di uomini del sistema
vengono soverchiate dalle proteste degli altri, anzi,il più delle volte,
misurando i primi ai secondi, questi ci fanno la figura barbina e, pur
non essendolo, fanno la parte degli ingenuotti o dei prevaricatori.
Non a caso si processano gli euroscettici e non si lascia alcun margine
di discussione, se non per demolire, a mo’ di dogma quanto questi
vorrebbero dire, non a caso non si invitano mai persone che conoscano
veramente bene i problemi che l’ingresso in Europa ci ha procurato e che
sappiano con cognizione di causa come uscirne fuori. Non a caso si
assiste a trasmissioni dove “certe cose” vengono anche dette, ma in un
modo ridicolo, come se fossero sbagliate – il fantomatico Adam Kadmon di
Misteri, con quella maschera improbabile che non nasconde nulla è uno
degli esempi -.
Forse perfino La Gabbia, che pare una trasmissione
genuinamente slegata dal potere fa la sua parte: si era parlato di
chiuderla, ma poi vedo che continua, forse perché non da’ molto
fastidio, ma anzi misura il polso ai rivoluzionari, concedendo loro al
massimo un posto da operetta.
Forse ci permettono di usare FB e
twitter perché sanno che cane che abbaia non morde, alla fine e che
quanto scriviamo non è mai un pericolo per il loro potere. Alla fine, mi
duole dirlo, siamo un popolo stanco…
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