Eh, già … Ripenso ai bei tempi andati, quando le
famiglie erano quelle tradizionali ed il figlio vedeva nei genitori un
punto di riferimento e gli stessi genitori erano orgogliosi dei propri
figli … E se i ragazzi erano un po’ ribelli, non per questo
pretendevano di sfasciare il mondo intero …
Bei tempi andati,
quando si andava a scuola per imparare, non per fare politica, dettata
questa da maestri incompetenti e faziosi, che si vendicavano poi sugli
alunni che non condividevano le loro idee e creavano degli asini
robotizzati su chi invece riuscivano a convincere …
Bei tempi,
quando non veniva contemplato il reato di femminicidio, ma quello di
omicidio, che comprendeva anche questo, e lo puniva severamente nello
stesso modo …
Quando Onore e Dignità non erano vuote parole patetiche, retaggio solo di vecchi gentiluomini …
Quando le strade erano pulite e sicure, senza buche, senza pirati, con
pochi scippatori, con pochi rapinatori, con “solo” qualche serial
killer, che si faceva poco notare (e che veniva poi identificato e
regolarmente punito), con banditi che non avevano la ferocia barbara che
mantengono oggi …
Ho nostalgia dell’entusiasmo che prendeva i
giovani nei confronti degli ideali, senza che si lasciassero corrompere
dal potere e dal denaro, ma così, per passione, pulitamente …
Mi
mancano i bei tempi quando in strada le difficoltà maggiori erano
comprendere chi si esprimeva in dialetto stretto e non c’era posto alla
cacofonia di linguaggi stranieri …
Mi mancano i bei tempi quando
gli stipendi in lire erano bassissimi, ma bastavano per comprare tutto
ciò che occorreva per vivere dignitosamente e se si entrava in banca si
veniva accolto come un gran signore e gli interessi ci venivano pagati
al 12% e più …
Bei tempi quando i giovani non avevano un look
unisexi con capigliature da film d’orrore e tatuaggi e piersing da età
della pietra e non ti fermavano per strada chiedendoti una sigaretta, ma
cedevano volentieri il loro posto nei tram e nei bus alle persone
anziane e alle puerpere …
Soprattutto mi manca quel bel periodo
quando “fare il filo” alla persona agognata aveva i suoi tempi ed i suoi
modi e non si risolveva subito nel fare sesso, per poi finire tutto in
un battibaleno...
Bei tempi, quando forse era solo una sensazione,
ma si pensava che la politica fosse al servizio del cittadino e che
questo costituisse la vera essenza del Popolo Sovrano …
Bei tempi
quando lo Stato eravamo noi, non sudditi dell’Unione Europea, ma
autonomi, liberi di decidere nostri destini, senza che nessuno ci
mettesse il becco, quando avevamo ancora la lira, il conio, una riserva
aurea che il mondo intero ci invidiava (ed è riuscito infine ad
arraffare) …
Bei tempi davvero, dove tutto marciava secondo logica,
non esisteva la crisi e non si svendeva l’Italia per pagare debiti che
chissà chi aveva contratto sul popolo innocente ed ignaro …
MA … UN MOMENTO … NON CREDERETE CHE IO STIA RIMPIANGENDO GLI ANNI DEL FASCISMO?
Non sarebbe poi così strano, ma obiettivamente non posso rimpiangere
quei tempi in cui non sono vissuto, per la sola unica ragione proprio
che non li conosco, se non per sentito dire …
Sto solo
rammaricandomi che non esistano più i momenti più belli della mia
gioventù. E forse li ho anche idealizzati, perché riconosco che anche
quei tempi non erano così perfetti.
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