martedì 11 febbraio 2014

IL TEMPO STRINGE

A distanza di qualche mese dalle elezioni europee la stragrande maggioranza del popolo italiano, quella che non si ritrova decisamente nelle due grandi formazioni partitiche che vorrebbero spartirsi il nostro Paese e che sono decisamente complici della situazione in cui versa, questa stragrande maggioranza, dicevo, non ha idea di come comportarsi… Valuta infatti se sia il caso di affidarsi nuovamente ai “Grillini”, vista l’assoluta mancanza di strategia che complessivamente questi hanno manifestato da quando sono comparsi nella nostra storia… Valuta se sia il caso di non recarsi alle urne, malgrado sia palese che il non voto aiuta solo chi vince (i due famosi…)… Valuta se sia il caso di continuare a sostenere i vari partiti e partitini che da destra a sinistra affollano il nostro quotidiano, ma con scarsi risultati parlamentari, alla fine…
Ma secondo me non sono solo questi gli elementi che vanno considerati, anche se non secondari: fino a che punto vige la democrazia in Italia, malgrado le roboanti pretese dei nostri governanti, supportati da televisioni, radio e giornali?
Fino a che punto la nostra voce può essere condizionante sulle vicende che ci riguardano, senza che si subisca quotidianamente la lobotizzazione che i massmedia ci infliggono? Insomma, SIAMO ANCORA IL POPOLO SOVRANO?
Lasciamo perdere i vari sistemi elettorali, con o senza preferenze, ché tanto sono sempre e solo i segretari di partito ed i loro fiduciari che decidono chi mettere nelle liste, lasciamo perdere anche le forme (proporzionale, maggioritario, bipolarismo, doppio turno, sbarramento…). Sono sempre stati altri a governare, non il popolo… Una volta i politici, a cui è subentrata la magistratura, che non si limita più ad applicare le leggi, ma pretende di metterci il becco e di modificarle a suo piacimento. Dopo questi soggetti ci sono le varie lobbie, ed anche queste hanno il loro bel peso. E se non ce ne fosse abbastanza, da quando esiste l’Unione Europea (di cui siamo tra i fondatori!) e da quando esiste l’euro ci siamo ridotti a vassalli anche di Stati che ci vedono come il fumo negli occhi, né possiamo fare nulla senza che questi mettano il naso (la famosa frase: ce lo chiede l’Europa è il tormentone di questi anni, ma ci chiediamo mai cosa NOI possiamo chiedere all’Europa o cosa ci stia dando l’Europa in cambio?) Ci ha tolto il diritto di conio, ci sta mangiando ciò che rimane di quello che un tempo era la nostra grandissima riserva aurea, ci impone tutto quello che loro non fanno…
Già, hanno visto che a Lampedusa i migranti non hanno camere d’albergo a 5 stelle e ci hanno minacciato di sanzioni, come pure per la situazione delle carceri, come prima per le quote del latte ecc. ecc.. Abbiamo un TUTOR come se fossimo deficienti o non avessimo raggiunto la maggiore età… Dov’è mai il POPOLO SOVRANO?
Ed ora le elezioni, ancora impreparati, ancora senza avere bene in mente quello che ci sarebbe da fare…
Eppure abbiamo degli esempi: la rivolta di Alba Dorata in Grecia, la Le Pen che guida (stando ai sondaggi) il primo partito in Francia, le risoluzioni del Belgio e della Svizzera nei riguardi dell’invasione degli immigranti. Perfino l’Inghilterra… Ma noi? Fermi, addormentati, sedati…
Certo la crisi ci riempie la vita di disperazione e poco importa sapere chi l’abbia provocata, se sia stata inoculata per ragioni che a noi sfuggono, se sia gestita da chi di dovere (grosse banche in testa) proprio per legarci le mani e per impedirci di pensare ad altro. No, non siamo proprio pronti alle prossime elezioni, né lo saremo mai, per quelle dopo e dopo. SIAMO UN POPOLO STANCO (e di sicuro senza sovranità)…


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