lunedì 8 dicembre 2014

I NOSTRI PROBLEMI (ESSERE O NON ESSERE)

Siamo tutti consapevoli che le parole di Prodi sull’euro (lavorare un giorno di meno e guadagnare un giorno di più) si sono rivelate una grande mistificazione, dettate, credo, più dall’incompetenza cronica che dalla mala fede… Ci siamo infatti trovati le spese eguali a prima (se non aumentate), con gli stipendi dimezzati e con le tasse raddoppiate, proprio un bell’affare abbiamo fatto!!!
E se pensiamo che questi sarebbero dopo tutto il male minore, visto che non sappiamo che fine abbia fatto la nostra invidiabile riserva aurea, che non abbiamo più la possibilità di battere cassa e che alla fine non abbiamo neppure più la nostra autonomia e dipendiamo invece dai capricci di altre nazioni, quelle che non hanno la disgrazia di sopportare i nostri politici corrotti, irresponsabili e lecchini… 
Così siamo ridotti a sudditi, a servi della gleba, con tanti doveri e nessun diritto, alla mercé delle lobbies, che a loro volte si inchinano ai grandi potenti… Dobbiamo sottostare alle prepotenze di chi pretende che l’unica scatola europea degli immigrati, dei rom sia la nostra terra e rifiutano anche l’idea che parte dei nostri fardelli possa essere “espatriata”… Lo vuole l’Europa! … Ma quale Europa: quella dei popoli che, bene o male hanno difficoltà economiche quasi eguali alle nostre o quella delle banche che non possono o non devono fallire (ci pensano gli stati con i loro finanziamenti – ed indovinate da chi prendono i soldi! -), quella dei grossi finanzieri che impunemente trasportano i loro averi da un paese all’altro per questioni di tasse, mettendo sul lastrico centinaia di lavoratori… E noi, zitti, o al massimo capaci solo di brontolare dietro le quinte… Già, ma che possiamo fare? INTANTO USCIRE DALL’EURO, malgrado le intimidazioni terroristiche di chi è contrario, che obiettivamente possono davvero spaventare i già poveri cristi… State attenti, dicono, sarebbe il crollo finanziario del Paese… Eh già, perché invece ora… BUGIARDI!!! Anche togliendoci da quella moneta, non è che la stessa scomparirebbe dalla faccia della terra: rimarrebbe la moneta degli altri stati, ma anche quella delle nostre banche, quelle dove abbiamo i nostri conti correnti, per intenderci, e se queste non vogliono speculare sui loro clienti (meglio vigilare, per maggiore sicurezza, affinché ciò non avvenga) rimarrebbe nei nostri risparmi. A queste si affiancherebbe la nuova moneta (sia che si chiami nuovamente lira, oppure euro mediterraneo, o come si vuole…), col diritto di conio e riacquistando quindi anche la nostra sovranità nazionale. Di questo ne sono convinto, ma posso anche comprendere i timori degli scettici. Tuttavia se io abbraccio i miei averi, ma questi poco per volta scivolano via, arriverà il momento che mi ritroverò ad abbracciare … il vuoto. E continuando così si arriverà a presto in questa situazione…

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