Normalmente si inizia con parlare,anzi scrivere,dal fatto più importante e poi a scendere o viceversa, ma quando sono uguali gli argomenti?
Iniziamo con la cura Renzi l'uomo del futuro che sta dando il colpo di grazia all'Italia e agli Italiani con l'ultima retrocessione in CCC.
Non bastava un mondiale di calcio penoso ora anche la retrocessione in CCC un altro passo è avrà più valore uno strappo di carta igienica che i BOT o CCT nostrani.
In compenso Renzi è contento diminuiscono i voti ma aumentano le percentuali grazie al gioco dell'astensionismo e mentre con la sua faccia imperterrita di bronzo,il materiale sarebbe un'altra meno nobile ma più consone alla sua faccia,mentre si gusta il suo gelato irride Grillo che torna a fare tournée consigliandogli di non fare politica.
Giusto la politica la lasci ai politici che stanno dando il loro meglio,vedi regioni,province e comuni capitale compresa il lavoro di dare il colpo di grazia all'Italia.
Caro Grillo,Benito Mussolini scrisse “Governare gli italiani non è difficile, è inutile”.
Ma più passa il tempo e più i lor signori politici con il loro agire confermano invece la tesi Klemens von Metternich che scrisse: "La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle".
Tornando a Beppe Grillo le tue idee non erano malvagie,il problema e che poi sono andati a Roma,Senatori e Deputati,scusa Cittadini persone che non erano te e che in certi casi non sapevano neanche dove era il Senato o la Camera e meno che meno i regolamenti di quest'ultima.
Qualcuno mi dirà che è la solita musica che come con Mussolini la colpa non è il capo del movimento ma chi gli sta vicino che partiti per cambiare l'Italia sono stati cambiati loro,ma questo perché non a caso uno dei maggiori fautori dell'Unità d'Italia, Cavour ebbe a dire: "Fatta l'Italia, ora bisogna fare gli italiani!". Purtroppo mai progetto politico fu più giusto e finora disatteso.
Concludendo,la parola magica,non si potrà mai cambiare il nostro paese se non cambiamo prima noi rendendoci conto che se vogliamo cambiare dobbiamo creare un big bang della politica e ricominciare dall'anno zero sperando che le nuove leve siano meglio delle precedenti.
Perché alla fine la speranza è tradizionalmente definita come "ultima dea" (in lingua latina: Spes Ultima Dea), perché «la speranza è l'ultima a morire»,
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