I fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, incolpati di avere ucciso “due poveri pescatori” mentre erano a protezione di una nave in acque infestate da pirati sono in attesa di giudizio da più di tre anni in India. Latorre ora si trova in Italia per gravi motivi di salute, ma gli indiani ne reclamano il ritorno entro gennaio, minacciando velatamente di rifarsi altrimenti sull’altro Marò… Ricordiamo tutti le vicende di questi due militari, imprigionati, rilasciati per un periodo di vacanze, poi obbligati al ritorno dalla loro dignità, ma ancora di più dalla pusillanimità del nostro governo di allora (il famigerato Monti, e ho detto tutto!) e ricordiamoci anche che all’origine del loro arresto c’è la decisione sciagurata del capitano della nave di uscire da acque internazionali per consegnarsi alle autorità indiane. Ricordiamo anche che sono più di mille giorni che la magistratura (la loro, questa volta) tergiversa e rinvia continuamente, pur di non processarli…
Tanti tifano per i nostri, pochi invece li considerano dei mercenari assassini di poveri pescatori. Proprio questo è il punto che maggiormente mi interessa: da quando in qua i nostri soldati (anche se formati non più dalla naja, ma da volontari) sono diventati degli assoldati non si sa bene da chissà chi? Mi chiedo inoltre, se le vittime erano dei poveri pescatori, cosa ci facevano in quelle acque, dominio assoluto di predatori senza scrupoli e soprattutto, che motivo c’era di sparare loro addosso, se erano effettivamente intenti a pescare? Infatti, a meno che non se li usasse come tiro al bersaglio, così, sadicamente, per divertimento – e proprio non ci credo! – viene qualche dubbio che i “poveri pescatori” fossero stati “beccati” mentre abbordavano, alla maniera salgariana la nave… Inoltre è anche stato provato che a sparare non siano stati i due Marò, e quindi di che stiamo parlando?… Forse dell’ennesima macchia indelebile sull’Italia, dopo Ochalan, dopo Schettino, dopo … Roma? Siamo il paese più preso per i fondelli da tutto il mondo, anche dal terzo… E noi? Ridiamo insieme ai nostri detrattori…
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