domenica 16 marzo 2014

Il male del secolo - III puntata - La Terra dei Fuochi


C'è un'area che comprende la maggior parte dei comuni delle province di Caserta e Napoli,questa area viene chiamata Terra dei Fuochi. Tale nome è dovuta ai roghi,fuochi,nelle campagne di qualsiasi tipo di materiale partendo dalla semplice spazzatura fino a rifiuti industriali e speciali.
Questi roghi provocano fumi tossitissimi provocando inquinamento nell'aria e nel terreno arrivando alle falde acquifere sottostanti,provocando all'intera catena alimentare una contaminazione.
In Campania e nella Terra dei Fuochi non furono eliminati solo i rifiuti dei residenti cittadini private o industrie,ma arrivarono da altre parti d'Italia e dall'estero rifiuti anche scorie nucleari e piombo.
Dietro questa organizzazione capillare dello smaltimento dei rifiuti speciali e no quale grande compagnia poteva gestire tutto nell'omertà politica se non la camorra che avevano come progetto per la Campania,farla diventare una discarica a cielo aperto.
Certo anche la camorra aveva sottovalutato cosa avrebbe portato lo smaltimento di rifiuti speciali senza precauzioni e in modo non controllato,perché hanno provocato malattie tumorali non solo ai residenti ma anche ai loro affiliati della zona e ai propri figli...
Abbiamo in quella zona aria,terreni con relative colture e falde acquifere inquinate che sono diventate agenti di comandamento dei tumori colpendo tutte le fasce d'età e di ceto della popolazione locale.
Tutto questo tenuto nascosto dai politici che usavano i rifiuti per non avere rifiuti dentro la cabina elettorale,dalla camorra che aumentava i loro guadagni a discapito della popolazione che solo gli studi degli ultimi anni hanno fatto alzare il tappeto dove tutto veniva nascosto.
Studi che hanno dimostrato che l'incremento dei tumori nella zona è strettamente e correlato ai roghi della Terra dei Fuochi.
L’area più esposta, è quella compresa tra il litorale domizio-flegreo e l’agro aversano, praticamente quasi tutta le provincia di Napoli e Caserta. Si tratterebbe, quindi, dei comuni di Acerra, Arienzo, Aversa, Bacoli, Brusciano, Caivano, Camposano, Cancello ed Arnone, Capodrise, Capua, Carinaro, Carinola, Casagiove, Casal di Principe, Casaluce, Casamarciano, Casapesenna, Casapulla, Caserta, Castelvolturno, Castello di Cisterna, Cellole, Cervino, Cesa, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Curti, Falciano del Massico, Francolise, Frignano, Giugliano in Campania, Grazzanise, Gricignano di Aversa, Lusciano, Macerata Campania, Maddaloni, Marcianise, Mariglianella, Marigliano, Melito di Napoli, Mondragone, Monte di Procida, Nola, Orta di Atella, Parete, Pomigliano d’Arco, Portico di Caserta, Pozzuoli, Qualiano, Quarto, Recale, Roccarainola, San Cipriano d’Aversa, San Felice a Cancello, San Marcellino, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada, San Paolo Bel Sito, San Prisco, San Tammaro, San Vitaliano, Santa Maria a Vico, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria la Fossa, Sant’Arpino, Saviano, Scisciano, Sessa Aurunca, Succivo, Teverola, Trentola- Ducenta, Tufino, Villa di Briano, Villa Literno, Villaricca e Visciano. 
 

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