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mercoledì 11 luglio 2012

Frutta e verdura: ecco gli alimenti che hanno più pesticidi



Frutta e verdura: gli alimenti più sani per definizione, ricchi di vitamine... rovinati dalla brama di denaro dello spietato "mercato"; fertilizzanti che fanno crescere la frutta a dismisura, tavolta ormoni, come nel caso delle fragole, che ormai sono grandi come le mele. E poi vagoni di pesticidi, per evitare che gli insetti "ammacchino" la frutta: altrimenti non viene venduta, se poi per farla essere bella lucida e impeccabile è necessario cospargerla di veleni, non sembra importare a nessuno..  


Staff nocensura.com
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L'Environmental Working Group, un'organizzazione di ricerca non-profit, ha stilato la classifica dei 12 alimenti più contaminati dai pesticidi: ecco la lista della frutta e della verdura a cui stare attenti e quella con cui andare sul sicuro. 

I ricercatori che hanno partecipato a questo studio, hanno effettuato delle prove per individuare i residui antiparassitari tra il 2000 e il 20120: i campioni, puliti e sfogliati, sono stati sottoposti ad alcuni test per verificare la presenza di sostanze chimiche presenti nel cibo.

Il risultato è stato il seguente:

I dodici alimenti più contaminati dai pesticidi:

mele
sedano
peperoni
pesche
fragole
pesche nettarine
uva
spinaci
lattuga 
cetrioli
mirtilli
patate
Gli alimenti con meno pesticidi:

cipolla
mais
ananas
avocado
cavolo
piselli dolci
asparagi
mango
melanzane
kiwi
cantalupo
patate dolci
pompelmi
angurie
funghi


fonte: saporiericette.blogosfere.it tratto da 
free-italy.info

sabato 9 giugno 2012

Il mondo secondo “Margin Call” la sovranità scompare, comandano “altri”


Libertà dagli U.S.A., Una nazione che è " occupata" con 113 basi miltari straniere non può essere sovrana. La prima cosa da fare è smantellare tutte le basi americane e Nato presenti in Italia, è ora di dirgli, chiaramente e per sempre, ci avete " liberato" abbastanza, tornateve a casa vostra. Il secondo passo, non meno importante del primo, è ri-prendersi la sovranità monetaria: tornare ad una moneta a credito e non a debito, ad una moneta emessa dallo Stato. Quando era lo Stato che emetteva direttamente la propria moneta la situazione era la seguente: nel 1939 il rapporto debito/Pil era del 20%, nel 1945, dunque dopo 5 anni di guerra, era passato al 25%, nel 1970, dopo tutta la ricostruzione post-bellica era tornato al 20%; dal 1975 lo Stato ha smesso di emettere moneta, ha autorizzato i banchieri a farlo in vece sua, e i risultati sono sotto gli ochhi di tutti. Claudio Marconi  Non sono rimasti in molti a fare ricerca politica tenendo d’occhio la realtà sociale concreta. Il Censis è uno di questi pochi luoghi e sforna sempre un insieme di dati e riflessioni di livello. È così specialmente stavolta, con la ricerca Dove sta oggi la sovranità che apre un mese denso di appuntamenti scientifici coincidenti – forse non per caso – con il «giugno orribile» dell’Unione europea; quello in cui dovrà essere trovata una convincente via di superamento alla crisi oppure si presenterà alla porta il rischio di esplosione dell’eurozona.Il tema della sovranità non è infatti per nulla astruso: si tratta di capire chi decide, su cosa, attraverso quali procedure e – se sbaglia – quali sanzioni. La democrazia, nel dopoguerra, ha fornito una risposta forse zoppicante, ma che – ricorda il Censis – ha tenuto insieme il paese «comprando a debito la pax sociale». In parole semplici: facendo crescere il debito pubblico più velocemente del Pil pur di «includere» una massa critica sociale tale da evitare lo scontro frontale tra interessi opposti (a partire da quello tra imprese e lavoratori). È il cuore della «cetomedizzazione» reddituale, del «taglio delle estreme» sul piano politico, della proliferazione dei «corpi intermedi» (sindacati, associazionismo, volontariato, ecc).Mercati finanziari internazionali e istituzioni sovranazionali hanno però preso in mano – grazie alla crisi – il potere decisionale assoluto sulle scelte di politica economica: «ce lo chiedono i mercati» oppure «l’Europa» è la risposta standard di ministri senza carisma e fantasia. E convince sempre meno. In ogni caso, la «sovranità democratica» è scomparsa non solo per i paesi deboli, ma anche per quelli di prima fascia che partecipano all’Unione. Come l’Italia.Non è una scomparsa solo concettuale. Si porta dietro la fine della «politica» come luogo dove «l’insieme dei soggetti che fanno parte della nazione» e «attraverso i meccanismi della rappresentanza» riuscivano almeno a «condizionare le scelte decisive della vita collettiva». L’«eterodirezione», sempre sospettata dietro le porte del potere, prende quindi un corpo reale, anche se distante e sordo. La «sovranità in fuga verso l’alto» è percepita da tutti i settori sociali e si intreccia con pregiudizi atavici radicati nel nostro paese, che oscillano alternativamente verso la «sensazione di impotenza» o l’«antipolitica». Un riflesso distorto di un fatto reale: i partiti non «compattano» più sul piano ideologico interessi sociali differenziati, trasformandoli in riforme, diritti, redistribuzione. Maneggiano soldi pubblici, e per questo sono odiati, ma non detengono più le leve del potere reale. Il governo Monti ne è la certificazione indiscutibile.Eppure «il governo» è ancora, seppur di poco, indicato come il potere più rilevante rispetto alla vita materiale degli individui. Certo, l’«antipolitica» facilita curiose contrapposizioni fasulle. Un esempio: è più importante che i governanti siano «competenti» o «eletti dal popolo»? Ci cascano in tanti, ma meno di tutti i giovani e gli over 65; ovvero chi ha lo sguardo ancora fresco e chi ne ha viste di ogni. In mezzo, le due generazioni figlie della «fine delle ideologie», e quindi devote in modo spesso acritico all’unica rimasta.Ma la «percezione di non contare nulla in politica» è il segnale di quanto sia grave la «rottura del nesso rappresentanza-decisione» Gli italiani si sentono mediamente molto più impotenti degli altri cittadini europei (Grecia a parte, ovviamente) e di questo fa le spese anche «l’europeismo». Giustamente definito come «una delle ultime retoriche di massa significative», cresciuto all’ombra del conflitto bipolare e sul ricordo devastante della guerra tra paesi vicini, l’europeismo è oggi un sentimento d’appartenenza debole. Più somigliante a un «ormai ci siamo, non possiamo uscirne», che non a un’adesione convinta.È infatti certo per tutti che «la volontà sovranazionale si è imposta a seguito dell’operare di indicatori automatici che hanno imposto alla collettività determinate scelte, senza poterne discutere». Ma questo pone limiti seri a un’avanzamento deciso verso un’integrazione più cogente. «Eventuali nuovi strappi in avanti del processo unificatorio, oggi, non trovano consenso», perché giustamente associati a una serie di «riforme», «sacrifici», rinunce, che impoveriscono sia sul piano reddituale che su quello della cittadinanza.Deve far riflettere, in questo senso, che il rimprovero principale rivolto «alla politica» dei decenni scorsi non sia (per il momento) il fatto di aver accettato l’unificazione europea, ma nel non averla «negoziata abbastanza». Nell’aver insomma rinunciato a esercitare un ruolo più deciso e «protettivo».Tra percezione e realtà, in questioni di così grande dimensione, lo scarto può essere grandissimo. E anche legittimo. Certo è che se si condivide – come bisogna fare – il giudizio sulla storia italiana del dopoguerra come frutto di un «lungo e vero compromesso sociale; e se quel «meccanismo si è interrotto, a cominciare dalla capacità di dividere la torta in modo percepito come equo e inclusivo per tutti», allora i problemi di «tenuta sociale» che ci stanno davanti sono parecchio pesanti. Difficile passare indenni attraverso una «partita giocata tutta sul meno, sul ridurre, su una decrescita tutt’altro che virtuosa». Dove l’«equità» è solo una parola detta spesso per accompagnare una sottrazione forzosa di reddito e diritti. Di «sovranità democratica».Fonte: veromastrano 

martedì 5 giugno 2012

Monti possibile indagato? “Manipolazione di mercato pluriaggravata e continuata”



Sembra incredibile, ma basta andare suquesta pagina della New York University, per avere conferma di qualcosa su cui tutti i media tacciono pur essendo di fatto una bomba: il premier italiano è membro del  Senior European Advisory Council of Moody’s. Vale a dire è tra coloro che contribuiscono a dare giudizi sulle aziende e sugli stati europei che poi l’agenzia di rating diffonde, causando a volte sfracelli. Siamo già molto oltre il conflitto di interessi, siamo al dramma e alla farsa di una democrazia.
Quanto alla possibilità di essere indagato deriva dall’inchiesta portata avanti dalla Procura di Trani fin dal 2010, su denuncia dell’Adusbef e della Federconsumatori: le due associazioni  si decisero a coinvolgere la magistratura dopo un report di Moody’s del 6 maggio 2010 che concludeva etichettando l’ Italia come “Paese a rischio”. L’inchiesta si è allargata poi alle altre agenzie di rating Fitch e Standars e Poor’s , anch’esse coinvolte in giudizi che hanno portato poi al degradarsi della situazione economica. Proprio in questi giorni l’inchiesta su S&B si è chiusa con l’ipotesi di reato di manipolazione di mercato continuata e pluriaggravata a carico di cinque persone: il presidente di Standard & Poor’s financial service Deven Sharma, il managing director del rating di Londra Yann Le Pallec, Eileen Zhang (di S&P Europe); Frankiln Crawford Gill e Moritz Kraemer della direzione europea del rating sui debiti sovrani. Secondo i magistrati queste persone, “attraverso descritti artifici, a carattere informativo – costituenti condotte solo in apparenza lecite, ma effettivamente illecite per come combinate fra loro, con modalità e tempi accuratamente pianificati – fornivano intenzionalmente ai mercati finanziari, quindi agli investitori, un’informazione tendenziosa e distorta (come tale anche “falsata”) in merito all’affidabilità creditizia italiana ed alle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal governo italiano, per modo di disincentivare l’acquisto di titoli del debito pubblico italiano e deprezzarne, così, il valore”.
Che le agenzie di rating fossero nient’altro che interessati ufficiali di rotta della speculazione finanziaria, pesci remora degli squali, pronti a cibarsi dei resti del banchetto, è assolutamente chiaro a chiunque, ma in questo caso i magistrati hanno ricostruito un filo  logico che rende difficile giustificare i giudizi come semplice “opinione”. E con l’imputazione di manipolazione di mercato sulla quale sarà chiamata ad esprimersi anche la Consob, S&B rischia il divieto di operare in Italia.
Questo però è solo un ramo dell’inchiesta, rimangono aperti quelli su Fitch e Moody’s. Senonché c’è un fatto clamoroso sebbene finora sconosciuto: il premier italiano è advisor  proprio di una di quelle agenzie di rating grazie anche alle quali si è creata quell’emergenza che lo ha portato a capo del governo. Per la verità qualche cosa riguardo a questa incredibile opacità era trapelata, ma a parte una citazione di questa singolare posizione del professor premier nella brochure di un convegno tenutosi in Bocconi nel 2006 (qui) era praticamente impossibile fare altri accertamenti. Ma ora la piccola biografia della New York University, aggiornata al 2011 e di certo non smentita, parrebbe indicare  che egli era ancora  nel consiglio di Moody’s  in tempi recentissimi e comunque all’epoca dei fatti di cui si occupa l’inchiesta dei magistrati di Trani.
Non so se Monti salendo a Palazzo Chigi, abbia avuto il buon gusto di rinunciare a sedere nel Senior European Advisory Council di Moody’s o se ne sia andato prima o sieda ancora tra i ben remunerati consigliori dell’agenzia di rating. Ma è stupefacente che un’intera classe politica non abbia sentito il bisogno di andare a fondo su un conflitto di questo genere e lo stesso Monti non paia avere la minima intenzione di chiarire il punto, affidandosi al silenzio dei media. Anche perché è evidente che aver collaborato a “una destabilizzazione dell’immagine, prestigio e affidamento creditizio dell’Italia sui mercati finanziari” come dicono i magistrati, per poi diventarne come se niente fosse il premier, in parte grazie ai giudizi di Moody’s,  appartiene alla peggiore storia possibile.
Certo è assai strano che dopo il declassamento di 26 banche italiani da parte di Moody’s che ha suscitato un  vespaio di reazioni dei partiti e indotto la Consob a convocare i responsabili dell’agenzia di rating, dal governo, così prodigo di dichiarazioni, consigli e fantasie, non è venuto un fiato.
Ecco cosa rimane della “trasparenza” promessa il primo giorno: il silenzio totale del protagonista e del Palazzo che gli tiene bordone, l’omertà complice dei media, la cecità di un Paese per il quale il premier e il suo governo sono la sabbia sotto la quale nascondere la testa. Se fossi in Moody’s darei una bella D: fallimento assicurato.

lunedì 28 maggio 2012

Canada, la 12enne che picchia duro contro le banche



“Viu siete mai chiesti perché i banchieri sono sempre più ricchi e noi sempre più poveri?”. Ha solo 12 anni, ma le idee chiarissima. Si chiama Victoria Grant, che ha “picchiato duro” contro le banche durante un incontro al Public Banking Institute di Philadelphia (rcd)

sabato 26 maggio 2012

La classifica beffa degli atenei: salari alti ma non per merito I baroni italiani sono i più pagati d’Europa e i secondi al mondo. Ma nelle graduatorie delle migliori università le nostre scompaiono

di Francesca Gallaci

L’insegnamento, si sa, è un’esperienza arricchente,culturalmente e umanamente. A certe latitudini più che ad altre e non solo dal punto di vista culturale.

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I nostri professori universitari lo sanno bene: loro possono godere di parecchie gratificazioni, soprattutto dal punto di vista economico, tanto da meritarsi il primo posto nella classifica di docenti maggiormente retribuiti dell’Unione europea.
Il felice –per loro –primato è certificato da un’inchiesta del quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung condotta con meticolosità in 28 paesi con risultati che in parte confermano quanto già emerso in passato sugli atenei del bengodi: con 13.677 euro mensili lordi al mese sono proprio i nostri docenti i più pagati dell’Unione europea, seguiti dai britannici, che incassano 12.554 euro e dagli olandesi che guadagnano 10.685 euro.
Distanti dagli standard remunerativi italiani, si piazzano poi i tedeschi con 9.575 euro e i francesi.
Secondo l’inchiesta della Neue Zürcher Zeitung l’Italia non conquisterebbe medaglie nella classifica mondiale, ma i docenti del bel paese hanno comunque di che esser contenti: fuori dal podio solo per un soffio, si collocano al quarto posto dopo Svizzera, Canada e Sud Africa. Insomma le pubblicazioni relative agli stipendi dei professori universitari confermano il primato italiano e la reazione della categoria è sempre la stessa: «Noi i più ricchi? Non lo sapevamo ». Il fatto è che i docenti devono essere rimasti i soli a non esserne al corrente, perché il primato trova parecchie altre conferme. Anche se non trova altrettanti riscontri sul fronte dell’eccellenza: nelle graduatorie sugli atenei migliori infatti l’Italia si vede col binocolo. E dire che sul fronte economico, appunto, i prof italiani non dovrebbero avere da lamentarsi. Anzi secondo un altro studio, condotto da Philip Altbach e quattro colleghi del Center for international higher education ( autori del libro Paying the professoriate ), i docenti italiani finirebbero addirittura sul podio mondiale: al secondo posto dopo il Canada nella classifica dello «stipendio lordo medio» parametrato al costo della vita, mentre sarebbero terzi nel «top level ». I docenti italiani scendono, invece, nella paga d’ingresso: si trovano al decimo posto insieme a Olanda e Argentina a confermare che anzianità e baronaggio vanno spesso a braccetto. Gli stipendi più bassi sono invece quelli presi dai professori cinesi con 259 dollari al mese, dai colleghi armeni (405 dollari) e gli etiopi (864 dollari). Lo studio permette anche di scoprire aspetti curiosi del lavoro universitario: ad esempio che in Messico per evitare la fuga dei docenti verso gli Usa, è stato stabilito di dare un bonus in denaro per il primo matrimonio oltre a sidro e tacchini per Natale. E che i docenti nei paesi anglosassoni vengono pagati per l’effettiva durata del lavoro, per cui se lavorano 9 mesi perché in estate l’università è chiusa, vengono pagati per 9 mesi.
Certo, lo stipendio preso in considerazione da alcune di queste ricerche che periodicamente fanno discutere e accapigliare è specificato al lordo, e le tasse possono influire in modo diverso sul guadagno netto da paese a paese, ma il dato fa comunque riflettere, soprattutto perché al primato italiano della remunerazione non corrisponde nessun particolare riconoscimento sul piano della qualità. Per trovare l’Italia nella QS World University Rankings 2011/2012, la classifica delle migliori università del mondo stilata ogni anno bisogna leggere fino alla 183 riga: è l'università di Bologna il primo ateneo del bel paese che si trova in classifica, seguita dalla Sapienza al posto numero 210.
Ai primi posti non compare nessun nome italiano: sono la Harvard University, il Massachusetts Institute of Technology (Mit), la Yale University e l’University of Oxford a svettare. Chissà se i professori italiani sanno almeno questo.


venerdì 25 maggio 2012

Red Bull, Monster e gli energy drink: un pericolo per la salute dei giovani


In passato, in diverse occasioni vi abbiamo avvertito riguardo lapericolosità di energy drink come la Red Bull, ma oggi torniamo ad occuparci dell’argomento sottolineando una sfumatura molto importante: per acquistare queste bevande energetiche, non c’è bisogno di essere maggiorenni, mentre per comprare degli alcolici è necessario aver raggiunto la maggior età. Un’incongruenza bella e buona, dato che gli energy drink, apparentemente innocui, possononuocere gravemente alla salute.Sono disponibili a tutti, ma sono in pochi a sapere che una Red Bullo una Monster può contenere da 50 a 500 mg di caffeina: una dose molto elevata, forse tollerabile da un adulto ma sicuramente esagerata per un ragazzo o per un bambino.
Tali bevande, sponsorizzate ovunque, anche in occasione di eventi sportivi o durante la pubblicità in televisione, sono dannosissime per la salute, in particolar modo per il cuore e per le ossa.
A lanciare l’allarme, stavolta, sono i pediatri della Sip, i quali qualche giorno fa hanno affrontato l’argomento riunendosi a Roma. A consumare gli energy drink, solitamente, sono i ragazzi compresi in una fascia d’età che va dai 12 ai 18 anni, che spesso li sostituiscono agli alcolici, che non possono comprare. Quello è che non sanno è che queste bevande possono essere pericolosissime per loro salute! Spargete la voce.

martedì 8 maggio 2012

DOSSIER - IL TRAFFICO DI DROGA è CONTROLLATO DAI POTERI FORTI


editoriale a cura dello staff di nocensura.com

La notizia dell'aereo legato alla CIA caduto in Messico durante il trasporto di 4 tonnellate di Cocaina deve far riflettere, in modo particolare ci rivolgiamo a coloro che stentano a credere che le più potenti istituzioni possano esser coinvolte in loschi affari di diverso tipo.


Deve fare riflettere anche il fatto che i mass media non riportino una notizia di questa portata/gravità. 

Quando è emerso che i soldati americani in missione in Afganistan trafficassero droga, cercando di rimpatriarla in USA al rientro dalla missione nascosta nei mezzi militari, non hanno dimostrato alcuna esitazione a punirli e parlarne sulla stampa: questo perché si trattava di iniziative "private" di alcuni soldati, e probabilmente graduati, sganciati però dai poteri forti che controllano il narcotraffico nel mondo.  

Non ci vuole tre lauree per capire che la produzione e il narcotraffico di sostanze stupefacenti E' AVALLATO, se non GESTITO e ORGANIZZATO - dai poteri forti e dalle istituzioni sovranazionali (Onu) e nazionali. 

Anche i semplici cittadini sono a conoscenza del fatto che in Colombia ci sono immensepiantagioni di "Erythroxylum coca" ovvero la pianta dalla quale viene estratta e raffinata la cocaina, come in Afganistan ci sono del "papavero da oppio" e in Marocco di "Canapa Indiana".Coltivazioni grandi quanto alcune regioni italiane, ben visibili persino dai satelliti. Se ci fosse la volontà di distruggerle, in una settimana il mondo sarebbe liberato da questa piaga,ma il giro di soldi è tale che non conviene a nessuno farlo.


Da anni la DEA (la polizia antidroga americana) sulla carta risulta impegnata in missioni antidroga in Colombia, la celebre e costosissima missione "Plan Colombia" - "piano Colombia" - (vedi sul sito del governo USA) dove le piantagioni dovrebbero esser distrutte mediante "fumigazione" (ovvero annaffiate con potenti diserbanti tramite aerei) ma i dati - pur parzialmente manipolati - rivelano come consumo - e quindi spaccio/traffico - di droga siano in realtà in aumento: ad essere fumigate sono le piantagioni di chi produce "autonomamente", senza fare affari con i "poteri", oppure ci propongono operazioni di facciata create ad arte:

le TV parlano di "sequestri milionari", ma la realtà è ben diversa: produrre cocaina - che "al dettaglio" viene rivenduta nei mercati europei a 70-100€ al grammo (con un grado di purezza spesso inferiore al 20%costa pochissimose fosse prodotta come avviene per i farmaci generici (spesso le specialità medicinali costano più care in quanto le case farmaceutiche detengono il brevetto, per recuperare le spese sostenute in fase di ricerca) la cocaina costerebbe 10 - 20 centesimi di euro al grammo: anche meno, se prodotta in grande scala industriale. Pertanto, per chi la produce, perdere una tonnellata di cocaina è un danno esiguo, specialmente se è stata prodotta "ad hoc" per essere sequestrata, ovvero viene prodotta una quantità superiore di quella necessaria per soddisfare le richieste del mercato mondiale(senza quindi senza perdere vendite) inoltre dobbiamo considerare che spesso vengono arrestati i "pesci piccoli" o "medio-piccoli", cioè gli ultimi anelli della catena, che hanno già pagato la sostanza ai loro superiori.

Se sono le mafie, a gestire la rete di spaccio sul territorio, rifornendo i grossisti che immettono la droga sul mercato, ad alto livello è evidente come le istituzioni sovranazionali avvallino questo mercato, che non conosce crisi ed è in continua espansione. La droga è illegale in tutte le nazioni del mondo, che cercano di contrastarne lo spaccio e persino la detenzione; sono le stesse nazioni che in sede Onu fanno parte del "Dipartimento antidroga" che non fa niente di significativo. Gli Stati Uniti inoltre, da un decennio sono presenti in Afganistan, e anziché debellare questo fenomeno, abbiamo assistito all'esponenziale aumento della produzionefattore che ha determinato una diminuzione del prezzo, che ha portato - dopo decenni in cui l'uso di eroina era in calo - ad un nuovo aumento del numero dei consumatori, in particolare tra i giovanil'eroina in Italia ha conosciuto un boom tra le generazioni nate tra il 1960 e il 1970, quando negli anni '80 -'90 era di moda iniettarsela: le generazioni che oggi hanno 30-40 anni si sono tenute alla larga da questa droga, anche perché ne hanno visto gli effetti a medio-lungo termine sui consumatori più grandi, che spesso dopo qualche anno di tossicodipendenza, diventavano relitti umani. Ma i giovani d'oggi, privi di questa "memoria storica" si stanno riavvicinando all'eroina, con modalità di assunzione - almeno inizialmente - differenti: ora il metodo più utilizzato consiste nel fumarla su carta stagnola.

Tornando al "grande narcotraffico", è fin troppo evidente come sarebbe possibile stroncare il mercato della droga, fermandone la produzione (almeno per quanto riguarda le droghe che provengono dalla lavorazione di piantecon costi infinitesimali rispetto a quelli che vengono investiti nel contrasto: che spesso apre le porte del carcere a giovani, costretti a spacciare per mantenere il costo della loro dipendenza.

Curiosità. L' "Osservatorio droghe" dell'ADUC da anni fornisce "i numeri" su sequestri e arresti legati alla droga in Italia, con la rubrica "il prezzo del proibizionismo":


Sequestri di droga in Italia: (dati dal 20/12/2011 al 07/05/2012)

  • droghe leggere (kg) 5.990
  • droghe pesanti (kg) 6.700
  • dosi droghe sintetiche 3.380.000
  • piante di cannabis 3.890.000
  • flaconi di metadone 250

morti per droga: 16

persone arrestate: 3.995
giorni di reclusione: 2.850


I dati del 2011: (dal 28/12/10 - 02/01/12)
Sequestri:
  • droghe leggere: Kg 9.570
  • pesanti: Kg 13.370
  • sintetiche: dosi 2.620.900
  • cannabis: piante 9.112.500
  • metadone: flaconi 600
Morti per droga: 54
Arresti: 9.298
Giorni di reclusione: 11.905

Il traffico di droga potrebbe e dovrebbe essere stroncato. Ma la "via maestra" non certo riempire i carceri di tossicodipendenti (in Italia, tra l'altro i detenuti per questioni legate alla droga sono il 36,9% del totale, un dato molto più elevato che nel resto dei paesi europei: Francia 14,5%, Germania 15,1%, Spagna 26,2%, Regno Unito 15,4% ) che vendono qualche dose per ricavare il necessario per drogarsi, ne arrestare i giovani che si fumano uno spinello, tra l'altro secondo autorevoli studi medici la canapa indiana (se non fosse alterata con sostanze dannose, come spesso avviene nel mercato neroproduce meno danni di sigarette e alcoolL'unico modo efficace sarebbe quello di distruggere le coltivazioni.

Approfondimenti: 
Staff nocensura.com

giovedì 3 maggio 2012

LA "LISTA DELLA MORTE": Tutte le aziende e i prodotti testati su animali


Questo è l'elenco delle aziende/holding definite "gravemente negative", cioè i marchi peggiori per quanto riguarda lo sfruttamento degli animali. I prodotti Holding, sono da cancellare dalla lista della spesa.  Stampate e divulgate, perché le persone hanno il diritto di sapere la verità che si cela dietro un bagnoschiuma o una bibita. Gli animali muoiono a miliardi e moltissime persone non sono al corrente di questa carneficina.

Tutto ciò che viene a contatto con noi per legge viene testato. Nei laboratori scientifici si sacrificano ogni anno dai 300 ai 400 milioni di animali di tutti i tipi. Per legge è obbligatorio testare i farmaci e tutte le nuove sostanze dal 1976 in poi. Il 30% degli esperimenti riguarda la medicina, il restante 70% per prodotti cosmetici, bellici, chimici: detersivi, colla, forni a microonde, vernici, sigarette, coloranti artificiali, gas di scarico, additivi alimentari, tinture per tessuti, fertilizzanti, inchiostro, lucido per scarpe e perfino il mangime per gli animali domestici.

"ll rispetto per la vita è detto "umanità" ma a pensarci bene, tra tutte le specie l'umanità è quella che ne ha meno" - A. Schweitzer





Le informazioni sono prese da: "Guida ai prodotti non testati su animali" di Antonella de Paola - edizioni Cosmopolis

  • Ace, Apc, Ariel, Asciugatutto, AZ, 
  • Baleno, Bolt, Boss, Bounty, 
  • Camay, Clearasil, 
  • Dash, Demak’up, Dignity, Dora, Douss Douss Intima, 
  • Eukanuba, Experience, 
  • Febreze, 
  • Gentile, 
  • Head&Shoulders, 
  • Iams, Infasil, Intervallo, 
  • Kukident, 
  • Laura Biagiotti, Lenor, Lines, Linidor, 
  • Mastro Lindo, Max Factor, Medinait, Milton, Mister Verde, 
  • Napisan, Nelsen, Noxzema, 
  • Oil of Olaz, 
  • Pampers, Pantene, Poffy, Polin, Pringles, Può, 
  • Senz’acqua, Spic&Span, Swiffer, 
  • Tampax, Tempo, Tide, Topexan, Tuono,
  • Viakal, Vicks, Victors, 
  • Zest




IGIENE e CURA DELLA PERSONA:

  • Acquafresh, Adidas, Alviero Martini (profumi), Atkinsons, Axe, Antica Erboristieria, AZ, 
  • Belle Color, Biomedic, Biotherm, Bausch&Lomb,
  • Cacharel (profumi), Cadonett, Calvin Klein, Camay, Casting, Cerruti (profumi), Chloè (profumi), Chopard (profumi), Clear, Clearasil, Colgate, Country Colors, Coco monoi,
  • Davidoff, Denim, Dignity, Dimension, Donge, Douss-Douss, Dove, Drakkar Noir, Dunhill,
  • Elisabeth Arden, Elnett, Elvive, Excellence, 
  • Fabergè, Feria, Fructis Garnier, Fx Studio, 
  • Gattinoni (profumi), Gillette, Giorgio Armani (profumi), Giorgio Beverly Hills (profumi), Glicemille, Gloria Vanderbilt, Grafic, Guy, 
  • Head&Schoulders, Helena Rbubinsten, Huggies, Hugo boss,
  • Infasil, Intervallo, Intima di Karinzia, Iodosan, Isabella Rossellini's Manifesto
  • Jean Louis David, Johnson&Johnson,
  • Kerastase, Kleenexe, Klorane,
  • Lactacyd, Lancaster, Lancome, La Roche Posay, Laura Biagiotti (profumi), Lines (assorbenti adulti), Lines Lei, Linidor, L'Oréal, Lux, Lysoform,
  • Macleens, Matrix, Max Factor, Maybelline, Mennen, Mentadent, Movida, 
  • Karl Lagerfeld (profumi), Kerastase, Kukident,
  • Neutralia, Nidra, Noxzema, Natura, Neutromed, Neutromed Deo, Neutromed ph 3,5, Nordic Colors
  • Oil of Olaz, Oral-B, 
  • Palmolive, Palma Ricasso (profumi), Pampers, Pantene, Pepsodent, Phas LarochePosay, Plax, Plenitude, Pond's, Polident,
  • Ralph Lauren (profumi), Recital, Redken, Rexona, Rimmel, Rochas, Restive oil, 
  • Senz'acqua Lines, Squibb (dentifricio), Studio Line, Shiseido, Scotonelle, Strep, Sunsilk, Sergio tacchini (profumi),
  • Tampax, Timotei, Tempo, Taft,
  • Ultra Dolce Garnier,
  • Valentino (profumi), Veet, Vichy, Viva Wella, Vital Colors



CURA E IGIENE DELLA CASA:

  • Ace-Gentile, Aiax, Air Fresh, Anitra WC, Ariel, Autan, Ava-Perla, 
  • Baleno, Baygon, Baysan, Bio Presto, Bio Shout, Bolt, Bounty, Bravo, Bref,
  • Calfort, Cif, Coccolino,  
  • Dash, Dinamo, Duracell, Duraglit, Dixan,
  • Fabuloso, Fébrèze, Finish,
  • Glade, Glassex, 
  • Harpic, 
  • Idraulico Liquido, 
  • Lanza, Lavasbianca, Lenor, Lip, Liù, Lysoform, 
  • Mastro Lindo, Mister Verde, Mr Muscolo, 
  • Napisan, Nelsen,
  • Off!, Omo, 
  • Pril, Pronto, Pin, Può, Perlana, 
  • Raid, 
  • Scottex, Soflan, Sole, Sole di Marsiglia, Svelto, Swiffer, Sidol, Sil
  • Tide, Tuono, 
  • Vernel, Viakal, Vim-Clorex, 
  • Woolite.



PRODOTTI ALIMENTARI

  • Algida, Amora, 
  • Bertolli, Buitoni,
  • Calvè, Carte d'Or, Céréal, Creme Cuisine, 
  • Eldorado,
  • Findus, Foglia d'Oro (margarina), Friol, 
  • Gerber, Gradina, 
  • Knorr,
  • Isostad,
  • Lipton - Ice Tea,
  • Maizena, Marè, Maggi, Maya, Mayò, Milka, Montania,
  • Novo Sal, Nestlè,
  • Pfanni,  
  • Science Diet,  Science Plan, Pringles, 
  • Rama, Rocca dell'Uliveto, 
  • San Giorgio, Solero, Sorbetterai di Ranieri, 
  • Tè Ati, Top-Down, Toseroni, 
  • Vigoplus, Vitasystem



BIBITE
Acqua brillante recoaro, Beltè, Beverly, Coca-cola, Chino', Energade, Fanta, Gingerino recoaro, Ice tea lipton, Isostad, Mirage, Nestea, Nestlè, One-o one, San pellegrino, San bitter, Schweppes, Sprite.

COMPAGNIE AEREE
Trasportano scimmie e altri animali destinati ai laboratori
Aeroflot (Russia), Air Canada, American Airlines, China Eastern Airlines, Air France, Air India, El Al (Israele), Guyana Airlines, Liat (Caraibi), US Airways, Aero Peru, Air Tanzania, Amerijet International, Continental, Japan Airlains, lufthansa, Sabena.

MANGIME PER ANIMALI
GRUPPO MARS:
Whaltam
Cani: Chappi, Pedigree, Cesar, Royal Canin (tutta la linea).
Gatti: Frolic, Whiskas, Sheba, Kitekat, Catsan (sabbia), Royal Canin (tutta la linea)

GRUPPO COLGATE PALMOLIVE:
Hill's (science diet, canine maintenance), Hill's Prescription Diet

GRUPPO PROCTER & GAMBLE:
Iams, Eukanuba

GRUPPO NESTLE':
Cani: Alpo, Felix, Friskies, Mighty dog, Pro Plan, Purina ONE, Purina veterinary diets.
Gatti: Alpo, Friskies (Gourmet), Purina ONE, Pro Plan.

BAYER:
Cani: PRO GRES
Gatti: PRO GRES

NUTRO
e ancora aziende che testano e relativi prodotti:
3M
BAYER
BIC
BRISTOL-MYERS SQUIBB
COLGATE PALMOLIVE
GILLETTE
GLAXO SMITHKLINE
GUCCI NV
HENKEL
JOHNSON & JOHNSON
JOHNSON WAX
KIMBERLY - CLARK
MARS
MONSANTO
NESTLE'
NOVARTIS
NUMICO
PHILP MORRIS
PROCTER &  GAMBLE
RECKITT BENCKISER
SHISEIDO
UNILEVER
WARNER LAMBERT
WELLA



3M
Multinazionale di origine statunitense, attiva nei settori dei prodotti industriali, per grafica, sicurezza trasporti, forniture medico/chirurgiche. Prodotti farmaceutici e per l'igiene orale. Prodotti di largo consumo per l'ufficio (Scotch, Post-It) materiali per telecomunicazioni, elettrici, elettronici.
 MARCHI: Scotch - Brite
 Conduce o commissiona esperimenti su animali (fonte CC 12/00)

BAYER
Multinazionale di origine tedesca, attiva nei settori dei prodotti farmaceutici e delle strumentazioni diagnostiche, nel campo dei polimeri (materiali e gomme sintetiche, fibre tessili artificiali), dei prodotti chimici (colornati ecc.) e nel settore dei prodotti agrochimici (pesticidi, prodotti veterinari, biotecnologie per l'agricoltura)

MARCHI: Autan Baygon Baysan Provado Pin

Membro del BIBRA ( Britisch Industrial Biological Research Association) - Laboratorio inglese di ricerca su animali che effettua esperimenti per conto terzi (spesso cocietà che non hanno l'autorizzazione ad effettuare esperimenti in proprio).
Cliente della HLS. La società è stata classificata dal CEP fra le prime 13 società del mondo in fatto di maltrattamento di animali e per questo motivo oggetto di bicottaggio da parte della SHAC.



BIC
Multinazionale di origine francese  nota soprattutto per le penne a sfera, di cui è primo produttore mondiale, ma attiva anche nella produzione di rasoi usa e getta e prodotti per l'ufficio.
MARCHI: Bic
Nonostante l'azienda abbia dichiarato di aver sospeso gli esperimenti su animali, finora regolarmente effettuati, non ha mai comunicato di voler rinunciare a queste pratiche in via definitiva ed è per questo inserita nella lista negativa della PeTa USA (fonte: CC 12/00)

BRISTOL-MYERS SQUIBB
Multinazionale chimico-farmaceutica, sorta dalla fusione della Bristol Myers con la Squibb, leader nella produzione di prodotti farmaceutici, attrezzature mediche e prodotti dietetici ma attiva anche nell'industria cosmetica
MARCHI: Squibb dentifrici Saugella
Effettua esperimenti su animali e, per questo motivo è da anni oggetto di boiocottaggio dalla PeTa USA ( fonti EC 52/98 e 64/00)


COLGATE PALMOLIVE
Multinazionale di origine statunitense, produce e distribuisce in tutto il mondo prodotti per l'igene orale, (controlla circa la metà del mercato mondiale dei dentifrici), prodotti per l'igene personale e della casa, alimenti per animali domestici
MARCHI: Aiax, Bravo, Colgate, Cura Morbido, Defend, Dinamo, Donge, Douss-Douss, Fabuloso, Glicemille, Hill's Prescription Diet, Hill's Science Diet, Hill's Science Plan, Nidra, Olà, Palmolive, Perm & Color, Plax, Soflan
Effettua esperimenti su animali (fonte: CC 12/00), anche per la creazione dei propri mangimi per cani e gatti  e, per questo motivo, è oggetto di un boicottaggio promosso da BUAV (fonte: EC 64/00 e 66/00)

GILLETTE
 Multinazionale di origine statunitense, produce rasoi, lamette, pile e batterie, elettrodomestici, (Braun) prodotti cosmetici e per l'ignene personale, articoli da cancelleria (Papermate, Parker, Waterman)
MARCHI: Duracell, Gillette, Glillette Deo, Gillette Pour Elle, Oral-B
Dopo l'azione di boicottaggio della PeTa nel 1997(adesso sospesa) , la società ha dichiarato pubblicamente che avrebbe ridotto il numero dei laboratori di sperimentazione di proprietà e che avrebbe utilizzato la sperimentazione su animali solo in caso di estrema necessità. Malgrado la buona volontà dimostrata, l'azienda è ancora inserita nella lista negativa della PeTa USA (Fonte: CC 12/00) ed è oggetto di boicottaggio da parte di gruppi animalisti statunitensi, tedeschi e britannici (fonte: CSG 1997)




GLAXO SMITHKLINE
Multinazionale di origine britannica, nata dalla fusione della Glaxo Wellcome Plc e della Smithkline Plc, rappresenta il più grande gruppo farmaceutico del mondo
MARCHI: Acquafresh, Iodosan, Lactacyd, Macleens
Membro di BIBRA,  ha ammesso pubblicamente di effettuare test su animali (Fonti: EIRIS 14/03/95 e EC 55/98); in Belgio è stato attivato un bicottaggio a suo carico dall'APMA in quanto esegue test su primati importati dalle Barbados (fonte: CSG 1997); in Gran Bretagna e USA invece, è oggetto di un boicottaggio promosso da SHAC in quanto l'impresa finanzia la HLS ed è di questa uno dei principali clienti (fonte: sito dell'associazione)

GUCCI NV
Multinazionale olandese attiva nel settore dell'alta moda e degli accessori di lusso (orologi, pelletteria, scarpe, occhiali, ecc) ma presente anche nel settore dei cosmetici, soprattutto dopo la recente acquisizione del gruppo francese Sanofì Beautè
MARCHI: Krizia (profumi), Fenfi (profumi), Oscar de la Renta (profumi) Roger&Gallet (profumi) Van Cleef&Arpels (profumi) Yves Saint Laurent
Il gruppo Sanofì Beautè effettua o commissiona a terzi, esperimenti su animali (fonte: CC 12/00 e EC 64/00)



HENKEL
gruppo chimico tedesco attivo nel settore della chimica, degli adesivi industriali e per uso domestico, dei detergenti e dei cosmetici, degli articoli di cancelleria (Pelikan). Occupa il terzo posto per la vendita di detersivi in Europa, dopo Procter & Gamble e Unilever
MARCHI: Antica Erboristieria, Atlas, Attack, Bostick, Bref, Brilliance, Bucato lavatrice, Country Colors, Dato 60°, Denivit, Dixan, Fa, La Perla (profumi), Loctite, Mila Schon (profumi), Natura, Neutromed, Neutromed Deo, Neutromed ph 3,5, Nordic Colors, Perlana, Sergio tacchini (profumi), Sidol, Sil, Squibb (barba), Taft, Theramed, Vernel, Vidal, Vital Colors.
Effettua o commissiona a terzi esperimenti su animali (fonte: CC 6/01)

JOHNSON & JOHNSON
 Multinazionale farmaceutica di origine statunitense, rappresenta la prima società al mondo nel settore dei prodotti sanitari. Oltre che nel settore farmaceutico, è attiva anche nella creazione di prodotti professionali e di largo consumo.
MARCHI: Baby schampoo Johnson's, Johonson's Carefree, Johonson's Baby Olio, Johnson & Johnson, Johnson's pH 5,5, Neutrogena, O.B., Roc, Serena, Silhouette.
Effettua o commissiona a terzi, esperimenti su animali (fonti: CC 12/00 e CSG 1997, p.51)



JOHNSON WAX
Multinazionale chimica di origine statunitense, è una delle maggiori cosità produttrici di prodotti per la casa
MARCHI: Anitra Wc, Bio Shout, Glade, Idraulico liquido, Mr. Muscolo, Off!, Pronto, Raid.
Effettua esperimenti su animali e, per questo motivo, è oggetto di un boicottaggio promosso dalla BUAV  (Fonte: EC 64/00, p.28)

KIMBERLY CLARK
Multinazionale statunitense attiva nel settore cartario. Dopo aver assorbito la Scott Paper Company, la società detiene il primato mondiale nel settore della carta assorbente per uso domestico ed igienico. L'impresa gestisce oltre 3 milioni di ettari di foreste.
MARCHI: Freedom, Klineex, La Soffice Differenza, Scottex, Scottonelle.
Effettua o commissiona esperimenti su animali (fonte: CC 12/00)



MARS
Multinazionale di origine statunitense attiva in oltre 100 paesi di tutto il mondo. La Holding opera nel settore alimentare (barrette di cioccolato, merendine, gelati, ecc.) nel settore alimentare per animali domestici e in quello della componentistica elettronica.
MARCHI: Brekkies, Bounty, (snaks) Canine, Cesar, Chappi, Hill's Prescription Diet, Hill's Science Plan, Kitekat, M6M's, Mars, Milky Way, Pedigree, Sheba, Snickers, Twix, Suzi-Wan, Uncle Ben's, Whiskas
La controllata Waltham, responsabile del settore degli alimenti per animali domestici e a sua volta proprietaria della società Pedigree, appartenente allo stesso settore è coinvolta da una campagna di protesta organizzata dalla BUAV nell'estate 2000. In gran Bretagna la Waltham conduce esperimenti su animali, per conto della Pedigree, che comportano l'solamento degli animali per lunghi periodi, endoscopie, biopsie, somministrazione di sedativi ed anestetici, enteroclismi, frequenti variazioni della dieta e conseguenti disturbi digestivi, prelievo di pelo alla base della coda, ecc. Si teme inoltre che gli esperimenti condotti negli Stati Uniti siano ancora più invasivi. In una lettera del 17 luglio 1998, la Waltham ha inoltre affermato di essere membro di BIBRA (Fonte EC 66/00 Research Supplement)

MONSANTO (PHARMACIA)
Grande multinazionale agrochimica, si è recentemente fusa con il gruppo farmaceutico Pharmacia & Upjohn dando vita ad una nuova multinazionale denominata Pharmacia. La metà del fatturato del nuovo impero deriva dalla produzione Monsanto (erbicidi, ormoni di sintesi, sementi geneticamente modificati); l'altra metà deriva da attività nel settore farmaceutico. La Monsanto ha prodotto il primo dolcificante arificiale (la saccarina) e, negli anni 60, il cosidetto "agente arancione", un potente defoliante utilizzato nella guerra in Vietnam. Produce inoltre il BGH,  un ormone per far crescere in fretta i bovini destinati alla macellazione ed il Posilac, un ormone per stimolare la produzione di latte nelle mucche.
MARCHI: Mivida, Misura.
Sperimenta i propri prodotti sugli animali (fonte: CRC 1998) utilizzando, fra l'altro, il laboratorio HLS. Per questo motivo è oggetto di manifestazioni di protesta da parte di SHAC (notiziario dell'associazione).



NESTLE'
Multinazionale di origine svizzera, rappresenta la prima società agroalimentare del mondo, controlla quasi la metà del mercato mondiale di latte in polvere ed è leader mondiale nel settore delle acque minerali e del caffè. Possiede inoltre numerosi marchi di alimentari per animali domestici (Friskies, Purina) e detiene una fortissima percentuale dell'azionario L'Oreal.

MARCHI: Acqua Brillante Recoaro, After Eight, Alemagna, Antica Gelateria, Baci, Beltè, Berni, Buitoni, Cacao Perugina, Cappuccino, Cat Chow Mix, Cheerios, Chinò, Claudia, Chocapic, Cioccoblocco, Condipasta, Condiriso, Diger Seltz, Dog Chow, Doko, Ecco...,Frank, Felix, Fibre 1, Fido, Fitness, Friskies, Fruit Joy,  Fruttolo, Galak, Giara, Gingerino, Recoaro, Giulia, Grand Menù, Gourmet/ Gold, Kit Kat, Kix, La Cremeria Motta, La valle degli Orti, LC1, Le Ore lIete, Levissima, Limpia, Linea e gusto, Lion, Lora Recoaro, Maggi, Malto Kneipp, Mare Fresco, Mighty Dog, Mio, Mirage, Motta, Nescafè, Nesteè, Nesturn, Nesquik, Nesquik Cerali, Nidina, Nutri Soup, One-o-One, Orzoro, Panna, Pejo, Perrier, Perugina, Pezzullo, Pracastello, Pro Plan, Puppy, Chow, Quality Street, Ronnie, Rowbtree Macintosh, Salute e Gusto, San Bernardo, Sandalia, San Pellegrino, San Bitter, Sasso, Sassonaise, Smarties, Surgela, Tione, Trio, Ulmeta, Vera, Vismara, Vitto.

Oltre ad utilizzare ingredienti testati su animali (fonte: CSG 2000) le aziende produttrici di mangime per animali domestici effettuano esperimenti su varie specie animali incluso cani e gatti. In Italia la Friskies possiede regolare licenza del Ministero della Sanità Italiano per effettuare esperimenti presso il laboratorio di via Stradalta 35, Bertiolo - Udine (Fonte: aut.Min. n. 508 del 12/12/97)

Gli atti del Ministero rivelano che l'azienda ha effettuato test su rettili, topi, cavie, criceti, conifli, pesci e avicoli (fonte: IMP 12/98). In una relazione dell'estate 2000 rilasciata dalla BUAV si apprende che in un esperimento  condotto negli Stati Uniti, per conto della Ralston Purina, a dieci cani sono stati inseriti dei tubi nello stomaco, attraverso le pareti addominiali, per poterli alimentare direttamente (fonte: EC 66/00, p.21 supplemento). Nei suoi stabilimenti in Svizzera, invece la Nestlè, utilizza gli animali per verificare gli effetti del suo caffè (fonte: CSG 1997 p. 49); esperimenti su ratti effettuati presso il Centro di Ricerche Nestlè di Losanna sono stati denunciati dalla BUAV nel dicembre 1995 (fonte: EC 64/00, Research Supplement, p.22)



NOVARTIS
Multinazionale chimica sorta dalla fusione di due colossi svizzeri della chimica tradizionale, la Sandoz e la Ciba-Geigy. L’attuale produzione della Novartis si divide tra il settore farmaceutico/sanitario (ad esempio le lenti a contatto ed i prodotti Ciba Vision), il settore dei prodotti dietecici e per l’infanzia e quello dei prodotti agrochimici (pesticidi e sostanze transgeniche). E’ una delle più grandi imprese mondiali nel settore delle biotecnologie (produce il mais-bt).
MARCHI: Céréal, Gerber, Isostad, Novo Sal, Vigoplus.

Esegue esperimenti estremi su anmali. Il 31 agosto 1996 la rivista britannica "New Scientist" riferiva che presso la Imutran, un’azienda controlata dalla Novartis specializzata in esperimenti su animali, erano stati trapiantiati reni di maiali transgenici nel corpo di scimmie. Tutte le scimmie coinvolte nell’esperimento sono morte in breve tempo (fonte: EC 63/00). Il 10 maggio 1998, il settimanale inglese "The Observer" ha poi pubblicato un articolo da cui si è appreso che due maiali sono stati trasferiti dalla Imutran al Centro Ricerche Biomediche di Rijswijk in Olanda noto per effettuare esperimenti molto spinti. Si pensa pertanto che il trasferimento sia stato un mezzo per aggirare le leggi inglesi sulla vivisezione (fonte EC 54/99); sul sito web del 29 dicembre 1999 del gruppo inglese UNCAGED è apparsa infine la notizia che l’azienda ha trasferito il cuore di criceti nel corpo di conigli e cuori di maiali nel corpo di scimmie. (fonte: EC 63/00, p.33)
NUMICO
Impresa di origine olandese specializzata nel settore degli alimenti per l’infanzia e dietetici.
MARCHI: Milupa, Nutricia, Nutricia Crescita, Vitasoya.

L’impresa commissiona esperimenti su animali. Nell’agosto 1997 la società del gruppo Cow and Gate è stata infatti oggetto di dimostrazione di protesta che si è svolta davanti ai laboratori della BIBRA di Londra, presso la quale erano stati effettuati esperimenti per verificare gli effetti dei grassi alimentari sui ratti (fonte: EC 63/00, p,17 e supplemento)
PHILP MORRIS
L’impresa di origine britannica è la prima società al mondo nel settore della produzione di sigarette (Benson & Hedges, Chesterfield, Lark, L&M, Marlboro, Merit, ecc) ma è presente anche nel settore alimentare e della birra. Il settore alimentare è gestito dalla Kraft (latticini e salse) e dalla Jacobs Suchard (caffè e cacao).
MARCHI: Baika, Bittra Suchard, Caramba, Cote d’Or, Dover, Faemino, Gim, Hag, Invernizzi, Invernizzina, Jocca, Legeresse, Lila Pause, Lindeberger, Maman Luise, Mayonnaise, Mato-mato, Milione, Milka, Molka slurp, Milka Tender, Mozary, Sottilette, Toblerone, Osella, Philadelphia, Primolo, Simmenthal, Splendid, Spuntì, Susanna, Terry’s.

La principale società alimentare del gruppo, la Kraft Jacobs Suchard, effettua sperimentazione su animali (fonte: EC 60/99); per verificare la digeribilità di alcune sue qualità di caffè, ad esempio, il prodotto è stato iniettato nello stomaco di gatti, a intervalli di tempo di cinque minuti; dopodichè, i gatti sono stati soppressi (fonte CSG 1997, p.49

UNILEVER
Multinazionale specializzata nel settore alimentare ma molto attiva anche nei prodotti  per la casa e la cura della persona. E' oggetto di boicottaggio da parte di Naturewatch Trust e della British Union For The Abolition of Vivisection poihé effettua esperimenti non obbligatori per legge. La multinazionale ha vinto il premio "Scienza Folle 2002", indetto dall'associazione animalista Animal Aid, grazie ad un esperimento definito inutile dagli stessi esperti in tossicologia, che si proponeva di verificare se l'olio di Karitè prodiuce tumori. A questo scopo, 500 ratti sono stati tenuti in isolamento, in gabbi individuali, per due anni.
Ecco i suoi prodotti e i marchi:
- Bevande: Lipton, Ati, Montana, Brioschi
- Dolciumi: Algida, Toseroni, Sorbetteria di Ranieri
- Condimenti: Bertolli, Hellmann's, Calvé, Maya, Gradina, 
- Cibi pronti e leofilizzati: Knorr
- Surgelati: Findus, 
- Alimenti dietetici: Slim Fast
- Prodotti base di latte: Milkana, Creme Cuisine
- Detersivi: Cif, Omo, Coccolino, Ava, Bio Presto, Vim, Lysoform, Svelto, Surf
- Cura personale: Axe, Rexona, Impulse, Dove, Lux, Clear, Denim, Atkinson,
- Mentadent, Benefit, Gibbs, Fabergé, Timotei, sunsilk
- Profumi di lusso: Valentino, Cerruti, Calvin Klain, Lagerfeld, Chloe
- Cosmesi: Cutex, Pond's, Leocrema
- Chimica: Athea



SE LI CONOSCI LI EVITI

COLLANTI:
cervione (ossa e pelli mucche-cavalli), ittiocolla (o colla di pesce, famosa x le creste punk, si ricava da vescica natatoria dello storione)

COLORANTI:
(x decreto ministeriale a un alimento possono essere aggiunti coloranti senza che siano indicati sull’etichetta…)
E120 COCCINIGLIA (colorante di colore rosso naturale ottenuto schiacciando del cocco femminile di Dactilopius, un insetto della cactus-dimora indigeno in America Centrale.) -> dolci, bibite, formaggi e margarina
E161b XANTOFILLE-LUTEINA -> da carotene ma si pensa anche da tuorlo d'uovo, stessi prodotti di E120
E161c XANTOFILLE-CRIPTOXANTINA -> carotene, tuorlo d'uovo, burro. sempre E120 E120, E470, E472 a-f, E473, E474, E475, E476, E478, E542, E904, E913, E920, E921

CONSERVANTI:
E252 POTASSIO NITRATO -> minerale o prodotto da materiali di scarto di animali-vegetali. Serve per conservare la carne
E270 ACIDO LATTICO Ottenuta da batteri che inacidiscono il latte o da fermentazione carboidrati: gelati, impasti per pane, dolci, formaggi, salse

EMULSIONANTI, STABILIZZANTI, ADDENSANTI, GELIFICANTI:
E470 SALI DI SODIO , POTASSIO, CALCIO ACIDI GRASSI -> da materie grasse commestibili. Per caramelle, cioccolato e surrogati, prodotti da forno specifici
E471 MONO E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI ALIMENTARI -> da glicerina e da acidi grassi. Creme pasticceria, gelati, lieviti, margarina, marmellate, prodotti da forno
E472b ESTERI DEL MONO E DIGLICERIDI DELL'ACIDO LATTICO-ESTERI LATTICI -> preparato da acido lattico. Per margarina, pane con grassi, dolci
E473 SUCROESTERI: ESTERI DEL SACCAROSIO CON ACIDI GRASSI ALIMENTARI -> preparati da acidi grassi alimentari. Gelati, grassi emulsionanti, maionese, margarina, alcuni prodotti da forno
E474 SUCROGLICERIDI -> ottenuti mediante azione del saccarosio su trigliceridi naturali (lardo, sego, olio di palma), stessi prodotti E473
E477 ESTERI PROPILENGLICOLICI DEGLI ACIDI GRASSI -> dal propilen glicol e da acidi grassi. Prodotti dolciari in genere
E481 STEAROIL-2-LATTILATO DI CALCIO. Secondo olaf dovrebbe essere sintetico, ma ha forti sospetti sia ottenuto da acido lattico, controllate. Viene usato nella senape

ADDITIVI ANCORA SENZA "E":
572 MAGNESIO STEREATO -> da acido stereato, presente in grassi vegetali e animali
631 INOSINATO DI SODIO -> esaltatore di sapidità preparato da estratti di carne e sardine essicate
904 SHELLAC -> sostanza ottenuta da resina prodotta da insetto che secerne gommalacca, detto LACCIFER LACCA. Agente lucidante usato sugli agrumi, caramelle senza incarto, cioccolato e surrogati, mele, torrone.
920 CISTEINA, SUOI CLORIDRATI E SUOI SALI -> derivati sintetici dell'amminoacido naturale cisteina. Tutte farine tranne che integrale



VARIE INFORMAZIONI:

CAGLIO:
si può anche ottenere da carciofi, ma quasi sempre da abomaso: quarta e ultima cavità dei ruminanti

ZANZARE:
rimedi naturali: piante geranio o eucalipto su davanzale (attenzione se ingerite sono tossiche per gli animali domestici), o zanzariere.

GELATINA:
la gelatina si ricava bollendo e filtrando ossa, tendini e pelle animale. Molti vegetariani hanno imparato a evitare le caramelline… ma pochi sanno che le pellicole in fotografia e al cinema sono coperte da uno strato protettivo di gelatina (macchina digitale unica soluzione!), che si usa anche nella chiarificazione dei vini, o nell'industria tessile per produrre carta.



DL50
Tutto ciò che viene a contatto con noi.
Per verificare la tossicità di sostanze chimiche, shampoo, schiume da barba, lacche, dentifrici, rossetti ecc., dosi massicce dei componenti o dei prodotti finiti, vengono forzatamente introdotte nello stomaco degli animali fino a stabilire la quantità sufficiente ad uccidere.
Il test (dose letale 50) termina quando il 50% degli animali muore.
Draize Test oculare
Tutto ciò che viene a contatto con i nostri occhi.
Shampoo, creme, mascara, ombretti, liquidi per lenti corneali ecc. vengono testati mettendo negli occhi dei conigli albini la sostanza per controllarne poi la capacità di irritazione.  Vengono usati i conigli albini perché i loro occhi sono particolarmente sensibili.
Il coniglio durante questo esperimento viene bloccato in apposite gabbie di "contenizione" in modo che abbia la testa bloccate (vedi immagine più sotto). Infine la tossicità del prodotto verrà valutata dal ricercatore (il parere può cambiare da ricercatore a ricercatore) sulla base dell'infiammazione, dell' opacità o della distruzione della cornea, che può essere più o meno grave. Questo test (test oculare di Draize ) è molto vecchio e poco scientifico ma ancora in uso, ci sono oggi molti metodi sostitutivi e molto più sicuri, ma forse perché più sicuri bloccherebbero troppi prodotti che con il vecchio test oggi si possono mettere in commercio facilmente.
Draize Test cutaneo
Tutto ciò che viene a contatto con la nostra pelle.
Fondotinta, creme, detergenti, prodotti solari ecc. vengono spalmati sulla pelle rasata degli animali, di solito cavie, topi e conigli. Successivamente la pelle viene asportata ed esaminata per valutarne il grado di irritazione.
Test di cancerogenicità
Generalmente vengono usati roditori ai quali viene fatta ingerire o inalare la sostanza per un periodo anche di diversi anni. In seguito gli animali vengono uccisi e sottoposti ad autopsia per stabilire la presenza di eventuali tumori nei loro tessuti.


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