giovedì 8 maggio 2014

Parlamento europeo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Il Parlamento europeo è l'assemblea legislativa dell'Unione europea. Essa svolge una funzione di controllo ed è l'unica istituzione europea a essere eletta direttamente dai suoi cittadini. Insieme al Consiglio dell'Unione europea, costituisce una delle due camere che esercitano il potere legislativo nell'Unione.

Tuttavia, i loro poteri non sono identici (cosiddetto bicameralismo imperfetto), e devono convivere coi poteri che il trattato riserva agli stati membri. Il Parlamento europeo dispone di tre sedi: Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo.[1] Le sessioni plenarie si svolgono sia a Bruxelles sia a Strasburgo, mentre le riunioni delle commissioni si svolgono sempre a Bruxelles. Lussemburgo è invece la sede del Segretariato generale del Parlamento europeo.
Per numero di votanti, più di 388 milioni, esso è la seconda più grande assemblea parlamentare al mondo tra quelle scelte tramite elezioni democratiche, dopo la Camera del Popolo dell'India. Ogni cinque anni a partire dal 1979, si tengono le elezioni contemporaneamente in tutti gli stati membri per eleggere gli eurodeputati, attualmente 766 che rappresentano circa 500 milioni di abitanti[2]. I nuovi stati membri che entrano a far parte dell'Unione europea nel corso della legislatura, eleggono i loro deputati, il cui mandato termina alla fine della stessa, o tramite nomina parlamentare oppure tramite apposite elezioni popolari.
Le settime elezioni si sono tenute dal 4 al 7 giugno 2009[3].

Storia

Nascita e primi metodi elettivi

Nasce in origine come Assemblea comune della CECA il 18 aprile 1951 con sede a Strasburgo. Conta 78 membri indicati dai governi degli allora 6 stati membri, previa consultazione dei rispettivi parlamenti nazionali.
Il 19 marzo 1958, a seguito dei trattati di Roma dell'anno prima, nasce l'Assemblea parlamentare europea, sempre con sede a Strasburgo, ma allargata a 142 membri eletti con le stesse modalità della precedente Assemblea della CECA.
Il 30 marzo 1962 l'Assemblea muta nome in Parlamento europeo che dal 1º gennaio 1973 lievitò a 198 membri per l'entrata di Danimarca, Regno Unito e Irlanda.

Le elezioni a suffragio universale

Il 20 settembre 1976 il Consiglio europeo decide a Bruxelles di rendere il Parlamento europeo eleggibile a suffragio universale diretto, e quindi non più per mezzo dei parlamentari nazionali. Il testo entra in vigore il 1º luglio 1978 e le prime elezioni vengono celebrate nel giugno 1979. I membri passarono a quota 410[4].
I membri dell'Europarlamento passeranno poi a 434 (1984), 518 (1989), 567 (1994), 626 (1995), 732 (2004), 782 (2007). Per il 2009 è stata applicata una riduzione del numero dei membri a 736, come previsto dal Trattato di Nizza; successivamente il numero è stato nuovamente innalzato all'inizio del 2012 a 754. Il Trattato di Lisbona ne prevede invece 751 come detto dall'articolo 14. n.2 TUE (originariamente 750 più il presidente) a partire dalle elezioni europee del 2014. Con la Dichiarazione n. 4 allegata al testo di Lisbona si specifica che "il seggio supplementare sarà attribuito all'Italia", al fine di conservare la parità di seggi tra Italia e Regno Unito (73 seggi).

Competenze e poteri del Parlamento

I poteri del Parlamento europeo, per quanto non tutti esercitati in via autonoma, ma anzi prevalentemente condivisi con il Consiglio dell'Unione europea, sono il potere legislativo, il potere di bilancio e il potere di controllo democratico. Le principali funzioni del Parlamento Europeo sono:
  • l'esercizio del controllo politico sull'operato della Commissione tramite interrogazioni scritte e orali e lo strumento della mozione di censura;
  • l'esame delle proposte legislative della Commissione (assieme al Consiglio dell'Unione europea, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria);
  • l'approvazione del bilancio annuale dell'Unione, insieme al Consiglio dell'Unione europea;
  • la nomina del mediatore europeo;
  • l'istituzione di commissioni d'inchiesta.
Parlamento europeo e Consiglio dell'Unione europea, nell'ambito della procedura legislativa ordinaria approvano i progetti di atto legislativo proposti dalla Commissione europea. Fermo restando l'esclusivo potere di iniziativa legislativa in capo alla Commissione, il Parlamento europeo detiene un potere di "iniziativa dell'iniziativa" nei confronti della Commissione, attraverso una delibera a maggioranza assoluta.
Il Parlamento europeo non è detentore del potere legislativo. Con l'AUE sono state create due nuove procedure: la procedura di cooperazione e la procedura di parere conforme. Il Trattato di Maastricht ne ha aggiunto una terza, la procedura di codecisione, che offre al Parlamento europeo poteri decisionali più ampi e che con il trattato di Lisbona è divenuta procedura legislativa ordinaria. Esistono tuttavia delle procedure legislative speciali, le quali prevedono una diversa composizione dei poteri di intervento nell'ambito legislativo di Parlamento e Consiglio, con la prevalenza, a seconda degli ambiti, del ruolo dell'una o dell'altra istituzione.
Nell’esercizio del suo potere di bilancio, il Parlamento europeo ogni anno, nel mese di dicembre, stabilisce il bilancio dell'anno successivo. Il progetto di bilancio, presentato dalla Commissione, viene esaminato congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio ma il Parlamento ha anche la facoltà di respingere, per importanti motivi, il progetto. Il Parlamento europeo ha inoltre il diritto di proporre modifiche alla spesa obbligatoria e il diritto di proporre emendamenti alla spesa non obbligatoria del bilancio. In questo caso, la procedura di bilancio deve ricominciare da capo.
Il Parlamento europeo, nell'ambito di un rapporto quasi-fiduciario, ha inoltre il compito di esprimere un voto di approvazione alla Commissione neoformata nel suo insieme, dopo aver audito i singoli commissari designati, e può, tramite una mozione di censura portare la Commissione alle dimissioni. Per quanto finora non sia mai stata approvata una mozione di censura, il Parlamento europeo, ponendone una in discussione, nel marzo 1999 indusse alle dimissioni la Commissione guidata da Jacques Santer[5].
Qualunque nuova adesione di uno stato all'Unione europea, nonché la maggior parte degli accordi internazionali, deve ricevere l’approvazione del Parlamento.

Composizione nazionale del Parlamento europeo

Composizione del Parlamento europeo
Stati membri 9 10 12 12 15 25 27 27 27 28
Anno 1979 1984 1989 1994 1999 2004 2007 2009 Lisb. 2014
Germania Germania 81 81 81 99 99 99 99 99 96 96
Francia Francia 81 81 81 87 87 78 78 72 74 74
Italia Italia 81 81 81 87 87 78 78 72 73 73
Regno Unito Regno Unito 81 81 81 87 87 78 78 72 73 73
Spagna Spagna - - 60 64 64 54 54 50 54 54
Polonia Polonia - - - - - 54 54 50 51 51
Romania Romania - - - - - - 35 33 33 32
Paesi Bassi Paesi Bassi 25 25 25 31 31 27 27 25 26 26
Belgio Belgio 24 24 24 25 25 24 24 22 22 21
Rep. Ceca Rep. Ceca - - - - - 24 24 22 22 21
Grecia Grecia - 24 24 25 25 24 24 22 22 21
Ungheria Ungheria - - - - - 24 24 22 22 21
Portogallo Portogallo - - 24 25 25 24 24 22 22 21
Svezia Svezia - - - - 22 19 19 18 20 20
Austria Austria - - - - 21 18 18 17 19 18
Bulgaria Bulgaria - - - - - - 18 17 18 17
Finlandia Finlandia - - - - 16 14 14 13 13 13
Danimarca Danimarca 16 16 16 16 16 14 14 13 13 13
Slovacchia Slovacchia - - - - - 14 14 13 13 13
Croazia Croazia - - - - - - - - (12) 11
Irlanda Irlanda 15 15 15 15 15 13 13 12 12 11
Lituania Lituania - - - - - 13 13 12 12 11
Lettonia Lettonia - - - - - 9 9 8 9 8
Slovenia Slovenia - - - - - 7 7 7 8 8
Cipro Cipro - - - - - 6 6 6 6 6
Estonia Estonia - - - - - 6 6 6 6 6
Lussemburgo Lussemburgo 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
Malta Malta - - - - - 5 5 5 6 6
Totale: 410 434 518 567 626 732 785 736 751 751

Funzionamento del Parlamento


L'emiciclo di Strasburgo del Parlamento europeo

L'emiciclo di Bruxelles del Parlamento europeo
Il Parlamento europeo si riunisce e delibera in sedute aperte al pubblico. Tutte le sue risoluzioni e discussioni sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. I deputati europei si riuniscono in seduta plenaria una settimana al mese (tornata) nella sede di Strasburgo. Alcune tornate supplementari di due giorni si svolgono a Bruxelles.
Gli eurodeputati si avvalgono della collaborazione del Segretariato del Parlamento e degli assistenti parlamentari. Il Segretariato rappresenta per lo più un corpo tecnico, il cui personale ha spesso già servito presso altre istituzioni Europee (Commissione Europea, Segretariato Generale del Consiglio dell'Unione Europea, etc.). Esso ha formalmente sede a Lussemburgo, sebbene buona parte dei Direttorati Generali più importanti (Politica Interna, Politica Estera, etc.) sia di fatto ubicata a Bruxelles.
Due settimane al mese sono invece riservate alle riunioni delle commissioni parlamentari che si tengono sempre a Bruxelles. La settimana restante è dedicata alle riunioni dei singoli gruppi politici. La maggior parte dei deputati è iscritta a un gruppo politico: prima del voto della plenaria sulle relazioni preparate dalle commissioni parlamentari, i gruppi politici ne esaminano il contenuto e spesso presentano emendamenti. Le venti commissioni parlamentari preparano i lavori delle tornate del Parlamento. Le commissioni elaborano e approvano relazioni sulle proposte legislative e relazioni di iniziativa.

Gruppi politici nel Parlamento europeo


Composizione attuale del parlamento europeo
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Membri italiani del Parlamento europeo della VII Legislatura.
I partiti politici nel Parlamento europeo sono organizzati in gruppi parlamentari che possono afferire a diversi partiti politici.
Dal 1993 un cittadino dell'Unione europea ha diritto di votare e di candidarsi alle elezioni europee e municipali in uno stato membro diverso da quello di origine (ex art 18, comma 2 del trattato di Maastricht)[6].

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