Chi lo conosceva a Sergio Mattarella? Al di là della tragica morte del fratello per mano della mafia, di lui non si parlava mai. Perfino “il Mattarellum” (riforma elettorale subito offuscata da “il Porcellum”), pur portando il suo nome difficilmente si riusciva ad abbinarla a lui. Eppure era un democristiano di lungo corso, al pari di Moro, Fanfani e De Mita. Già, parliamo di preistoria politica, i famosi “Corsi e ricorsi” di Giambattista Vico… E’ stato eletto nella quarta seduta (come da copione), ma in una maniera stupefacente, cioè con un’operazione di presa per i fondelli da parte del premier Renzi nei confronti dei suoi alleati di governo (veri e presunti). A proposito, agli amici di Matteo do’ un consiglio spassionato: non fidatevi di lui, specialmente se vi dice di stare sereni… E’ la volta sicura che vi sta pugnalando alle spalle (vale anche per gli intimi ed i parenti, credo…).
Ma per tornare al “nostro” Sergio, dopo una defilata vita politica (defilata, ma intensa, vengo a scoprire – perfino ministro, poi dimessosi in contrasto ad una legge pro Berlusconi-),approda alla Corte Costituzionale, dove, a quanto sembra, da’ il suo voto per scongiurare il pericolo di togliere i privilegi della casta (compresi i suoi), per vietare referendum (vedi Fornero) e chissà quanto altro… Va beh, però è una persona onesta, incorruttibile, affidabile, come lo può essere un democristiano, naturalmente… Tanti auguri, Signor Presidente.
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