giovedì 12 maggio 2011

Puglia, motorizzazione nega il rinnovo della patente a un 28enne di Brindisi perché è gay

Cristian Friscina si era dichiarato omosessuale durante il periodo di leva, così secondo l'ospedale militare di Bari "non ha le capacità psicofisiche per il possesso del documento"

La motorizzazione di Brindisi ha negato il rinnovo della patente a un giovane 28enne perché risulterebbe inabile a guidare a causa della suaomosessualità. Lo hanno denunciato i Radicali e l'Associazione Certi Diritti.Cristian Friscina infatti risulta, secondo l'ospedale Militare di Bari dove il ragazzo era stato mandato quando si era dichiarato gay nel perido di leva, psicofisicamente "non idoneo per il possesso della patente".
I Radicali, che hanno depositato un esposto oggi al ministero dei Trasporti e della Difesa, in una nota hanno dichiarato: "Il titolare di una patente di guida emessa dalla motorizzazione civile di Brindisi nel 1999, si è visto negare il rinnovo della patente perché secondo i documenti 'risulterebbero patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida'".

"Le conseguenze di questo diniego - si legge - continuano a produrre un grave danno al cittadino pugliese, in particolare in ambito lavorativo, per la non possibilità di potersi muovere".

Caso analogo è accaduto a Catania a un giovane omosessuale di nome Danilo Giuffrida. Il 28enne siciliano adesso sarà risarcito di 20mila euro dai ministeri dei Trasporti e della Difesa, grazie a una sentenza della Corte d'appello di qualche settimana fa.

Arcigay: "Follia discriminatoria, intervenga la Carfagna"
"E' ignoranza pura - protesta Paolo Patanè di Arcigay - sono anni che l'omosessualtà non è più considerata una patologia e sarebbe ora che tutti ne prendessero definitivamente coscienza. Il caso reiterato di patente negata a un omosessuale, oltre che pura follia discriminatoria, è esemplificativo di un Paese in stato di perenne confusione. I deputati radicali hanno depositato oggi una interrogazione parlamentare urgente ai ministri dei Trasporti e della Difesa. Noi chiediamo che il ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, si attivi immediatamente perché‚ la folle discriminazione venga cancellata a tutela di questa ennesima vittima del delirio omofobico"

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