martedì 30 dicembre 2014

Grecia:prove di colpo di stato

Grecia:prove di colpo di stato

Attenzione alto livello di guardia diramato dalla troika Europea per le prossime elezioni in Grecia.
Dopo aver eliminato Alba Dorata arrestando o rendendo difficile la vita ai vertici del movimento ora iniziano a mandare messaggi subliminali che intimidiscono la Grecia se dalle urne delle prossime elezioni uscisse vincente la Lista di Sinistra di Tsipras.
Le elezioni si svolgeranno il 25 gennaio e già i “signori dell'economia” fanno crollare la Borsa Greca e iniziano a paventare un eventuale intervento non armato ma economico della Troika in Grecia,come se già non sono intervenuti portando alla fame la popolazione Ellenica.
Se vincesse una coalizione o un partito non Euro-Dipendente sono pronti a intervenire a dare il colpo di grazia a una nazione già sul bordo del crollo totale e minacciandolo di farlo uscire dalla zona Euro che più che una minaccia sembra un premio visto cosa ha portato anche l'Italia l'entrata nelle Europa dei Banchieri .
In Italia invece sono riusciti a fare terra di conquista tramite i 3 premier non eletti dal popolo fra cui un uomo delle banche,Monti e due amici Bildeberg senza rischiare passando dalle urne con un Parlamento eletto da una legge incostituzionale e un presidente eletto per la seconda volta,anticostituzionale anche questo.

Chi mi conosce troverà questo mio post-articolo strano in cui difende la sinistra essendo io di idee politiche di tutt'altra parrocchia ma come diceva Voltaire “io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente”


lunedì 29 dicembre 2014

AMARE RIFLESSIONI

Lo confesso (a malincuore): inizialmente sotto sotto speravo che Matteo Renzi fosse un fenomeno, che con la sua bacchetta magica (per forza doveva averla da qualche parte!) fosse in grado di risolvere i più grossi problemi italiani… Quindi, sì lo criticavo, in quanto di per sé non mi è mai piaciuto il suo spintonare per farsi largo, non curandosi di travolgere i suoi stessi amici, non mi piaceva anche la sua collocazione politica (naturalmente), però ero attendista, e quindi non mi univo ai suoi più tenaci oppositori, che ferocemente lo facevano a pezzi ogni qualvolta ce ne fosse la possibilità… Ma oggi, dopo che il suo governo si è ampiamente attestato, che ha alleanze inimmaginabili fino ad ieri – vedi il Berlusca – noto con dispiacere che le sue proposte sono solo promesse, che i suoi atteggiamenti sono solo millantato credito e che tutto si regge su un grande bluff che nessuno dei suoi “giocatori” si prende la briga di scoprire (tipo pokerino…).
E fosse solo questo!!!... Ai due precedenti governi, quello Monti dove un ministro piangeva per quello che ci stava combinando e lo stesso premier di allora continuava a promettere lacrime e sangue, e quello Letta che aveva per massima: se non faccio nulla sicuramente non sbaglio, quello Renzi ha in più il decidere una cosa , salvo poi il giorno dopo cambiare le carte in tavola (sempre il pokerino, ma barando)… E se vogliamo “aggiungere un tocco di qualità” alla faccenda mettiamo pure la possibilità di mancanza di buona fede a Monti ed a Letta, ma per lui, per il buon Renzi questa non è solo una possibilità, bensì la certezza: mai come lui nessuno è mai riuscito a prenderci per i fondelli come lui sta facendo, promettendo col sorriso il nostro benessere, ma di fatto riuscendo, con l’approvazione benevola dei più (utili idioti?) a buttarci sempre più giù… Quindi, sempre sperando che non valga il detto: al peggio non c’è fine, mi auguro che alla fine si riesca a cambiare pagina, a toglierci di mezzo lui, i dolci sorrisi delle sue ministre (beh, un po’ mi dispiace non vederle più) e tutto quello che ne deriva. Ah, dimenticavo anche i suoi alleati ed i suoi oppositori…

lunedì 22 dicembre 2014

Camerata Renzi, ‘presente!’ Ecco la campagna demografica del Duce

Camerata Renzi, ‘presente!’ Ecco la campagna demografica del Duce

Bravo Renzi per l’assegno alle neo-mamme. Il Fascismo si era mosso a proposito…

di Marco Zacchera - ItaliaChiamaItalia

Bravo Renzi per l’assegno (vero, sospeso, confermato? Ancora non si sa…) alle neo-mamme. Non è una primizia (a Verbania quando amministravo si mettevano a disposizione 800 euro per ogni nuovo nato), mentre a livello nazionale sulla rivista Paralleli ci sono dati interessanti su come il Fascismo si era mosso in argomento.
Sarà apologia nostalgica ricordare che nel 1937 (quando lo stipendio medio di un operaio specializzato era meno di 500 lire al mese) la campagna demografica offriva agli operai che si sposavano un assegno nuziale di 700 lire. L’assegno nuziale era inoltre corredato da un prestito senza interessi non inferiore alle 1.000 lire che veniva elargito a quanti, sposati entro i venticinque anni, guadagnavano meno delle famose mille lire lorde al mese, ossia la stragrande maggioranza degli italiani.
A sei mesi dalla concessione del prestito si cominciava a restituirlo nella misura dell’1% al mese. Ma dopo la nascita di un figlio la restituzione veniva sospesa per un anno e il prestito si riduceva del 10% del totale al primo figlio, del 20% al secondo, del 30% al terzo, del 40% al quarto, dopo di che veniva condonato.
Alle madri riconosciute ufficialmente prolifiche, con almeno sette figli, il Duce inviava o consegnava personalmente in cerimonie ufficiali a Palazzo Venezia 5.000 lire più una polizza di assicurazione di 1.000 lire. Altre facilitazioni, come per esempio la tessera gratuita per tutti i mezzi pubblici, arrivavano loro dal fascio locale.
I capifamiglia con prole numerosa godevano di privilegi negli impieghi statali, nei contratti di lavoro collettivi, nella concessione di prestiti a interesse, e di forti sconti nell’affitto degli appartamenti. Anche gli assegni familiari erano ragguardevoli: 3,60 lire la settimana per gli operai con un figlio, 4,80 per quelli con due figli; 6 lire da tre figli in su. Per gli impiegati (sempre alla settimana) 4,80, 6,50 e 7,20 lire mentre per i dipendenti del commercio gli assegni erano più elevati.

*ex deputato PdL, sindaco di Verbania


domenica 21 dicembre 2014

I NOSTRI MARO’

I fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, incolpati di avere ucciso “due poveri pescatori” mentre erano a protezione di una nave in acque infestate da pirati sono in attesa di giudizio da più di tre anni in India. Latorre ora si trova in Italia per gravi motivi di salute, ma gli indiani ne reclamano il ritorno entro gennaio, minacciando velatamente di rifarsi altrimenti sull’altro Marò… Ricordiamo tutti le vicende di questi due militari, imprigionati, rilasciati per un periodo di vacanze, poi obbligati al ritorno dalla loro dignità, ma ancora di più dalla pusillanimità del nostro governo di allora (il famigerato Monti, e ho detto tutto!) e ricordiamoci anche che all’origine del loro arresto c’è la decisione sciagurata del capitano della nave di uscire da acque internazionali per consegnarsi alle autorità indiane. Ricordiamo anche che sono più di mille giorni che la magistratura (la loro, questa volta) tergiversa e rinvia continuamente, pur di non processarli…
Tanti tifano per i nostri, pochi invece li considerano dei mercenari assassini di poveri pescatori. Proprio questo è il punto che maggiormente mi interessa: da quando in qua i nostri soldati (anche se formati non più dalla naja, ma da volontari) sono diventati degli assoldati non si sa bene da chissà chi? Mi chiedo inoltre, se le vittime erano dei poveri pescatori, cosa ci facevano in quelle acque, dominio assoluto di predatori senza scrupoli e soprattutto, che motivo c’era di sparare loro addosso, se erano effettivamente intenti a pescare? Infatti, a meno che non se li usasse come tiro al bersaglio, così, sadicamente, per divertimento – e proprio non ci credo! – viene qualche dubbio che i “poveri pescatori” fossero stati “beccati” mentre abbordavano, alla maniera salgariana la nave… Inoltre è anche stato provato che a sparare non siano stati i due Marò, e quindi di che stiamo parlando?… Forse dell’ennesima macchia indelebile sull’Italia, dopo Ochalan, dopo Schettino, dopo … Roma? Siamo il paese più preso per i fondelli da tutto il mondo, anche dal terzo… E noi? Ridiamo insieme ai nostri detrattori…


martedì 9 dicembre 2014

Spes Ultima Dea

Come cominciare questo mio scritto non lo so,lo ammetto per me è sempre stata una tragedia iniziare e finire uno scritto,fin dai primi temi elementari tanto è vero che venivo chiamato “concludendo” usavo questa parola magica nell'ultimo periodo di ogni mio tema delle elementari.
Normalmente si inizia con parlare,anzi scrivere,dal fatto più importante e poi a scendere o viceversa, ma quando sono uguali gli argomenti?
Iniziamo con la cura Renzi l'uomo del futuro che sta dando il colpo di grazia all'Italia e agli Italiani con l'ultima retrocessione in CCC.
Non bastava un mondiale di calcio penoso ora anche la retrocessione in CCC un altro passo è avrà più valore uno strappo di carta igienica che i BOT o CCT nostrani.
In compenso Renzi è contento diminuiscono i voti ma aumentano le percentuali grazie al gioco dell'astensionismo e mentre con la sua faccia imperterrita di bronzo,il materiale sarebbe un'altra meno nobile ma più consone alla sua faccia,mentre si gusta il suo gelato irride Grillo che torna a fare tournée consigliandogli di non fare politica.
Giusto la politica la lasci ai politici che stanno dando il loro meglio,vedi regioni,province e comuni capitale compresa il lavoro di dare il colpo di grazia all'Italia.
Caro Grillo,Benito Mussolini scrisse “Governare gli italiani non è difficile, è inutile”. 
Ma più passa il tempo e più i lor signori politici con il loro agire confermano invece la tesi Klemens von Metternich che scrisse: "La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma che non ha il valore politico che gli sforzi degli ideologi rivoluzionari tendono ad imprimerle". 
Tornando a Beppe Grillo le tue idee non erano malvagie,il problema e che poi sono andati a Roma,Senatori e Deputati,scusa Cittadini persone che non erano te e che in certi casi non sapevano neanche dove era il Senato o la Camera e meno che meno i regolamenti di quest'ultima.
Qualcuno mi dirà che è la solita musica che come con Mussolini la colpa non è il capo del movimento ma chi gli sta vicino che partiti per cambiare l'Italia sono stati cambiati loro,ma questo perché non a caso uno dei maggiori fautori dell'Unità d'Italia, Cavour ebbe a dire: "Fatta l'Italia, ora bisogna fare gli italiani!". Purtroppo mai progetto politico fu più giusto e finora disatteso.
Concludendo,la parola magica,non si potrà mai cambiare il nostro paese se non cambiamo prima noi rendendoci conto che se vogliamo cambiare dobbiamo creare un big bang della politica e ricominciare dall'anno zero sperando che le nuove leve siano meglio delle precedenti.
Perché alla fine la speranza è tradizionalmente definita come "ultima dea" (in lingua latina: Spes Ultima Dea), perché «la speranza è l'ultima a morire»,


lunedì 8 dicembre 2014

I NOSTRI PROBLEMI (ESSERE O NON ESSERE)

Siamo tutti consapevoli che le parole di Prodi sull’euro (lavorare un giorno di meno e guadagnare un giorno di più) si sono rivelate una grande mistificazione, dettate, credo, più dall’incompetenza cronica che dalla mala fede… Ci siamo infatti trovati le spese eguali a prima (se non aumentate), con gli stipendi dimezzati e con le tasse raddoppiate, proprio un bell’affare abbiamo fatto!!!
E se pensiamo che questi sarebbero dopo tutto il male minore, visto che non sappiamo che fine abbia fatto la nostra invidiabile riserva aurea, che non abbiamo più la possibilità di battere cassa e che alla fine non abbiamo neppure più la nostra autonomia e dipendiamo invece dai capricci di altre nazioni, quelle che non hanno la disgrazia di sopportare i nostri politici corrotti, irresponsabili e lecchini… 
Così siamo ridotti a sudditi, a servi della gleba, con tanti doveri e nessun diritto, alla mercé delle lobbies, che a loro volte si inchinano ai grandi potenti… Dobbiamo sottostare alle prepotenze di chi pretende che l’unica scatola europea degli immigrati, dei rom sia la nostra terra e rifiutano anche l’idea che parte dei nostri fardelli possa essere “espatriata”… Lo vuole l’Europa! … Ma quale Europa: quella dei popoli che, bene o male hanno difficoltà economiche quasi eguali alle nostre o quella delle banche che non possono o non devono fallire (ci pensano gli stati con i loro finanziamenti – ed indovinate da chi prendono i soldi! -), quella dei grossi finanzieri che impunemente trasportano i loro averi da un paese all’altro per questioni di tasse, mettendo sul lastrico centinaia di lavoratori… E noi, zitti, o al massimo capaci solo di brontolare dietro le quinte… Già, ma che possiamo fare? INTANTO USCIRE DALL’EURO, malgrado le intimidazioni terroristiche di chi è contrario, che obiettivamente possono davvero spaventare i già poveri cristi… State attenti, dicono, sarebbe il crollo finanziario del Paese… Eh già, perché invece ora… BUGIARDI!!! Anche togliendoci da quella moneta, non è che la stessa scomparirebbe dalla faccia della terra: rimarrebbe la moneta degli altri stati, ma anche quella delle nostre banche, quelle dove abbiamo i nostri conti correnti, per intenderci, e se queste non vogliono speculare sui loro clienti (meglio vigilare, per maggiore sicurezza, affinché ciò non avvenga) rimarrebbe nei nostri risparmi. A queste si affiancherebbe la nuova moneta (sia che si chiami nuovamente lira, oppure euro mediterraneo, o come si vuole…), col diritto di conio e riacquistando quindi anche la nostra sovranità nazionale. Di questo ne sono convinto, ma posso anche comprendere i timori degli scettici. Tuttavia se io abbraccio i miei averi, ma questi poco per volta scivolano via, arriverà il momento che mi ritroverò ad abbracciare … il vuoto. E continuando così si arriverà a presto in questa situazione…