domenica 8 febbraio 2015

IN VISTA DI PROSSIME ELEZIONI


Un partito che ultimamente tra dissidi interni e scelte sbagliate si trova nei sondaggi a minimi impensabili fino a poco tempo fa, come deve comportarsi, se non scegliendo di defilarsi da un alleato scomodo,cercando e trovando il "deus ex machina" nella scusa di un tradimento (peraltro prevedibile, vedendo la propensione dell'amico-nemico a disfarsi di chiunque gli sia d'impaccio)? Quindi non fatevi illusioni: chi è stato per anni complice delle nefandezze varate ultimamente (tra cui la criminale legge Fornero) ora, per risalire la china vuole rifarsi una verginità impossibile, prendendo ulteriormente per i fondelli chi cascherà nella sua trappola, continuando a dare il suo consenso... In più il leader di questo tentativo di trasformismo è ormai vecchio, stanco, segnato dalla giustizia, ridicolizzato dall’assegnamento ai sevizi sociali,circondato da amori ed amici ambigui, non in grado, a parere mio, di rendere credibile questa sua operazione di trasformismo politico… Eppure qualcuno ci crederà ancora, malgrado tutto… Beati i poveri di spirito…
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giovedì 5 febbraio 2015

IL NOSTRO NUOVO PRESIDENTE

Chi lo conosceva a Sergio Mattarella? Al di là della tragica morte del fratello per mano della mafia, di lui non si parlava mai. Perfino “il Mattarellum” (riforma elettorale subito offuscata da “il Porcellum”), pur portando il suo nome difficilmente si riusciva ad abbinarla a lui. Eppure era un democristiano di lungo corso, al pari di Moro, Fanfani e De Mita. Già, parliamo di preistoria politica, i famosi “Corsi e ricorsi” di Giambattista Vico… E’ stato eletto nella quarta seduta (come da copione), ma in una maniera stupefacente, cioè con un’operazione di presa per i fondelli da parte del premier Renzi nei confronti dei suoi alleati di governo (veri e presunti). A proposito, agli amici di Matteo do’ un consiglio spassionato: non fidatevi di lui, specialmente se vi dice di stare sereni… E’ la volta sicura che vi sta pugnalando alle spalle (vale anche per gli intimi ed i parenti, credo…).
Ma per tornare al “nostro” Sergio, dopo una defilata vita politica (defilata, ma intensa, vengo a scoprire – perfino ministro, poi dimessosi in contrasto ad una legge pro Berlusconi-),approda alla Corte Costituzionale, dove, a quanto sembra, da’ il suo voto per scongiurare il pericolo di togliere i privilegi della casta (compresi i suoi), per vietare referendum (vedi Fornero) e chissà quanto altro… Va beh, però è una persona onesta, incorruttibile, affidabile, come lo può essere un democristiano, naturalmente… Tanti auguri, Signor Presidente.

mercoledì 4 febbraio 2015

SESTO SAN GIOVANNI Risarciti i negozi danneggiati dal metrò «ma solo chi toglie le slot»

Settantamila euro agli esercizi danneggiati da un cantiere in ritardo da anni. Protesta dei baristi: non ne vale la pena


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Attività commerciali danneggiate da un cantiere in ritardo da anni, quello per il prolungamento della metropolitana 1 da Sesto Fs fino al confine con Monza, che tiene parzialmente chiuso viale Gramsci. Ora però arrivano i soldi che risarciscono, in parte, i disagi subiti. Con una particolarità: per gli esercizi, il finanziamento è legato al fatto di non possedere slot machine o di rimuoverle alla scadenza del contratto. La «sorpresa», se così si può dire, è contenuta nel bando pubblicato martedì mattina dal Comune di Sesto San Giovanni.

martedì 3 febbraio 2015

10 Febbraio Giorno del ricordo

La Croazia cancella il debito dei suoi cittadini e rifiuta l'euro. "Manovra senza precedenti"

La Croazia cancella il debito dei suoi cittadini
e rifiuta l'euro. "Manovra senza precedenti" ZAGABRIA - La Croazia ha cancellato il debito dei suoi cittadini e, nonostante sia membro dell'Unione europea dal 1º luglio 2013, continua ancora ad usare la sua valuta nazionale, la kuna croata, rifiutando l'euro. 

Il Governo così si propone di aiutare alcuni dei 317.000 croati i cui conti bancari sono stati congelati a causa dei loro debiti. Precisamente saranno 60.000
i cittadini che potranno beneficiare di questa misura che è fattibile senza la moneta unica e che costerà tra i 31 milioni di dollari e i 300 milioni.

REQUISITI 
Il debito deve essere inferiore a 35.000 kune (circa 5000 dollari), e il reddito mensile non deve essere superiore a 1.250 kune (138 dollari). Una manovra senza precedenti per gli economisti.