domenica 20 luglio 2014

Il vecchio leone


Clamoroso: è stato assolto per il “caso Ruby”! In un altro Stato sarebbe una cosa normale, visto che “il reato non sussiste”, ma qui in Italia dove la Magistratura detta le leggi molto più del Parlamento, e a volte le inventa, perfino, una tale assoluzione non può non stupire. Personalmente ho ritenuto sempre troppo eccessivo l’accanimento della giustizia verso questa persona anziana, velocissima su di lui quanto diluita e spalmata nel tempo lunghissimo verso tutti gli altri e che quindi da’ “la sensazione” di essere pilotata da motivi politici più che di natura penale. Ritengo che questo protagonista di oltre vent’anni della nostra epoca sia stato indubbiamente un politico, un grande imprenditore e a volte anche un magnifico illusionista ed umanamente sono contento di questo epilogo processuale. Certamente è solo l’inizio, presumo e adesso verranno altre assoluzioni, mi auguro, per vicende penali altrettanto grottesche che lo riguardano. Cionondimeno non sto scrivendo un peana che lo assolve da altri “peccati”… Ho detto che è stato un protagonista, ma nel dopo guerra, dopo i vari Almirante, Berlinguer, Fanfani, Andreotti e pochi altri non è difficile primeggiare in un mondo di mezze calzette. Dal punto di vista meramente politico l’ho sempre contestato perché lui ha sempre avuto una visione liberale e liberistica del mondo e così, forse suo malgrado (ma in politica anche questo è imperdonabile!) si è arrivati a privatizzare selvaggiamente tutto quello che doveva rimanere invece sotto osservazione statale, col risultato di rendere qualitativamente deficitarii quanto quantitativamente eccessivi tutti i nostri beni sociali. In poche parole con tutte le liberalizzazioni avvenute si è alfine arrivati ai tagli ai servizi, anzi perfino alla mancanza di servizi, alle tasse esorbitanti, al soffocamento delle libertà individuali per il bene di pochi (negli ideali comunisti il cittadino doveva sacrificarsi per il bene comune, in quello liberale per il benessere di alcuni “eletti”). Infine con l’Unione Europea si è arrivati (grazie al liberismo) alla fine della Sovranità Nazionale e di quella monetaria, catapultandoci (e non solo noi) in una condizione di sudditanza intollerabile. Per questi motivi non posso appoggiare il leader di Forza Italia, né i suoi alleati. Però posso congratularmi per questa assoluzione, senza la quale il “vecchio leone” sarebbe stato considerato il “vecchio LENONE”…

martedì 8 luglio 2014

Gli smemorati di Berlino (tutti i debiti che la Germania non ha maipagato)


GLI SMEMORATI DI BERLINO / TUTTE LE NAZIONI D'EUROPA CANCELLARONO DEBITI PER DECINE DI MILIARDI AI TEDESCHI (INGRATI)

La Germania, che fa tanto la moralizzatrice con gli altri Paesi europei, è andata in default due volte in un secolo e le sono stati condonati i debiti di due guerre mondiali per consentirle di riprendersi. Fra i Paesi che le hanno condonato i debiti, la Grecia, prima di tutto, che pure era molto povera, e l'Italia. 


Dopo la Grande Guerra, John Maynard Keynes sostenne che il conto salato chiesto dai Paesi vincitori agli sconfitti avrebbe reso impossibile alla Germania di avviare la rinascita. L'ammontare del debito di guerra equivaleva, in effetti, al 100% del Pil tedesco. Fatalmemte, nel 1923 si arrivò al grande default tedesco, con l'iperinflazione che distrusse la repubblica di Weimar. Adolf Hitler si rifiutò di onorare i debiti, i marchi risparmiati furono investiti per la rinascita economica e il riarmo, concluso, come si sa, con una seconda guerra, ben peggiore, in seguito alla quale a Berlino si richiese un secondo, enorme quantitativo di denaro da parte di numerosi Paesi. L'ammontare complessivo aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora!)
La Germania sconfitta non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre, peraltro da essa stessa provocate. 



Mentre i sovietici pretesero e ottennero il pagamento della somma loro spettante, fino all'ultimo centesimo, ottenuta anche facendo lavorare a costo zero migliaia di civili e prigionieri, il 24 agosto 1953 ben 21 Paesi, Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia, con un trattato firmato a Londra le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c'era di 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie, ma nel 1990 l'allora cancelliere Kohl si oppose alla rinegoziazione dell'accordo, che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto.

Nell'ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro.

Senza l'accordo di Londra che l'ha favorita come pochi, la Germania dovrebbe rimborsare debiti per altri 50 anni. E non ci sarebbe stata la forte crescita del secondo dopoguerra dell'economia tedesca, né Berlino avrebbe potuto entrare nella Banca Mondiale, nel Fondo Monetario Internazionale e nell'Organizzazione Mondiale del Commercio. 

Quindi: che cos'ha da lamentare la Merkel, dal momento che il suo Paese ha subito e procurato difficoltà ben maggiori e che proprio dall'Italia e dalla Grecia ha ottenuto il dimezzamento delle somme dovute per i disastri provocati con la prima e la seconda guerra mondiale? La Grecia nel 1953 era molto povera, aveva un grande bisogno di quei soldi, e ne aveva sicuramente diritto, perché aggredita dalla Germania. Eppure... Perché nessun politico italiano ricorda ai tedeschi il debito non esigito? 

Roberto Schena

Fonte: ilnord.it

Vedi anche:  



venerdì 4 luglio 2014

Consigli Questura di Milano: Evitare furti lasciando incustodite le case „Assenza d’estate: i consigli della questura per evitare sorprese“

La questura di Milano ha diramato un prontuario per evitare sorprese al rientro dalle vacanze
Ladri in azione
Ladri in azione
La questura di Milano ha diramato una piccola guida di consigli per affrontare al meglio le vacanze estive “contro” i topi d’appartamento.
Si tratta di semplici suggerimenti da applicare (e molto “classici”), ma che possono evitare di ritrovarsi la casa ripulita al rientro dalle vacanze. 

mercoledì 2 luglio 2014

POS obbligatorio per la lotta all’evasione? Gli italiani non ci cascano e si ribellano! -



POS obbligatorio per la lotta all’evasione? Gli italiani non ci cascano e si ribellano!

POS obbligatorio per la lotta all’evasione? Gli italiani non ci cascano e si ribellano!


- di Daniele Di Luciano -
Da ieri, 30 giugno 2014, tutti i commercianti devono permettere il pagamento sopra i 30 euro con moneta virtuale. Se mi viene l’idraulico a casa e io voglio pagarlo col bancomat, lui dovrebbe permettermelo e attrezzarsi di conseguenza.
Infatti, leggiamo su La Stampa:
Ma come fa ad esempio l’idraulico che viene direttamente a casa mia a permettermi di pagare col Pos?  
I vari operatori telefonici e molti gruppi bancari, da Telecom alle Poste a Setefi di Intesa Sanpaolo, stanno offrendo sul mercato una serie di soluzioni tecniche molto innovative che consentono ad esempio di sfruttare il proprio smartphone o tablet collegato ad uno speciale lettore di carte.
Un applauso a Telecom, Poste e Intesa Sanpaolo che stanno offrendo una serie di soluzioni tecniche molto innovative!
Detto in altre parole, si è aperto un nuovo mercato. Da una parte ci sono i venditori, sempre gli stessi: grosse banche e multinazionali; dall’altra i poveri italiani, costretti a comprare per legge le “soluzioni tecniche molto innovative”. La conseguenza sarà l’ennesimo flusso monetario, dalle tasche dei piccoli e medi commercianti (quelli che ancora non si sono suicidati) a quelle di banchieri e imprenditori amici di banchieri.
Ma non è finita. Sempre su La Stampa troviamo scritto:
E’ vero, come lamentano ad esempio i commercianti, che le nuove attrezzature sono particolarmente costose?
Secondo Confesercenti un imprenditore che realizza transazioni per circa 50mila euro l’anno tra costi di installazione, canoni e commissioni pagherà all’incirca 1700 euro l’anno. Per cui nel complesso il mondo delle imprese per questi servizi dovrebbe versare 5 miliardi. Per la Cgia di Mestre con 100mila euro di movimentazione il costo annuo dovrebbe oscillare da 2.478 a 2.608 euro a seconda delle tecnologie utilizzate (semplice Pos, Pos cordless o Gsm) che al netto delle detrazioni fiscali scende poi a 1.183-1.240 euro. Secondo uno studio dei Consulenti del lavoro il canone oscilla dai 10 euro del Pos standard ai 28 del Gsm. Per ogni operazione si pagano poi 20 centesimi per la chiamata ad un numero automatico ed una commissione bancaria che in media si aggira sul 2% dell’importo transato.
1700 euro l’anno?? Caspita! Più di una mensilità media! E sapete come si chiama il Decreto? Decreto crescita bis, numero 179 del 2012. Crescita bis? Con 1700 euro in meno ogni anno? Forse per crescita non è intesa quella degli italiani ma è intesa quella di Intesa.
La Stampa scrive che il mondo delle imprese dovrebbe quindi versare 5 miliardi ogni anno. E la frase finisce così, rileggiamola: “Per cui nel complesso il mondo delle imprese per questi servizi dovrebbe versare 5 miliardi.” Punto. Versare 5 miliardi. Ma a chi?? Ai bisognosi? Alle famiglie dei commercianti che si sono suicidati? A CHI??
Lo scopriamo nell’ultima frase dell’articolo del famoso quotidiano: “Per ogni operazione si pagano poi 20 centesimi per la chiamata ad un numero automatico ed una commissione bancaria che in media si aggira sul 2% dell’importo transato.
Capito italiani? Se prendiamo l’esempio di prima, di un imprenditore che realizza transazioni per circa 50mila euro l’anno, il 2% di 50mila sono 1000 euro! Quindi ogni anno questo piccolo imprenditore si ritroverà con 1000 euro in meno e la banca con 1000 euro in più. E come se non bastasse, le banche incasseranno miliardi di euro in più senza muovere un dito. Semplicemente perché i politici, camerieri dei banchieri, glieli regalano per legge. Capite italiani chi comanda in Italia?
E tutto questo perché? Per la tracciabilità e la lotta all’evasione! Ma fatemi il piacere. Le Banche Centrali di emissione sono i più grandi evasori del pianeta e ci fanno credere che le cose vanno male perché il panettiere non fa lo scontrino di una pizzetta.
Fortunatamente gli italiani si stanno svegliando.
Sotto la foto pubblicata da HuffPost Italia, con la scritta intimidatoria “Non date soldi a chi è senza POS“, che rimanda all’articolo “Pagamenti con il bancomat sopra i 30 euro, il Codacons ai consumatori: “Non date cash a chi è senza pos”“, si è scatenato il putiferio.
Come se non bastassero tutte queste prese in giro, ci si mette anche il CODACONS che invita i consumatori a non pagare l’idraulico che ancora non si è munito della tecnologia innovativa di cui sopra.
Il commento più votato, con più di 400 pollici su, è questo:
ladri al pari delle banche. datemi il pos gratuitamente e senza commissioni. allora ne riparleremo
E poi, con 130 mi piace:
Noi piccoli commercianti, abbiamo un socio che non contribuisce ne’ al lavoro, ne’ alle spese. 
Vuole solo un pizzo che va dal1% al3% non del nostro guadagno, ma del fatturato! Chi di voi vorrebbe pagare alle banche ( che non ti danno niente), una tangente su ogni cosa che vendi ? ( perche si tratta proprio di tangente!
Altro che tracciabilita’!!!
Ancora, 90 mi piace:
Io farò esattamente il contrario… pagherò in contanti e non richiederò lo scontrino. Se vogliamo far risollevare l’economia bisogna escludere dal circolo economico lo stato e le banche che fanno drenaggio passivo della ricchezza che produciamo.

AL NEGOZIANTE CHIEDI LO SCONTO!
NON LO SCONTRINO!!!!
Forse questa volta banchieri, politici e giornalisti hanno esagerato. Gli italiani hanno dimostrato di non essere tanto idioti.
-fonte

martedì 1 luglio 2014

Le società gilaniche: un capitolo di storia censurato


Dall'enciclopedia Treccani

gilania: Organizzazione sociale anteriore al patriarcato, esistita in Europa tra il 7000 e il 3500 a.C. e caratterizzata dall’eguaglianza tra sessi e dalla sostanziale assenza di gerarchia e autorità centralizzata. Tra il 4300 e il 2800 a.C. la g. sarebbe stata soppiantata da un'altra cultura neolitica, quella dei kurgan, una società androcratica e patrilineare emersa dal bacino del Volga. Il termine è stato coniato dall'archeologa di origine lituana M. Gimbutas utilizzando le radici greche gy (donna) e an (uomo).