martedì 31 luglio 2012

Il massacro in 4 anni di crisi: 178 miliardi di nuove tasse

TASSASSINI...
L'Italia ha dovuto digerire dieci manovre per 329 miliardi e 520 milioni. Il 55% lo abbiamo pagato noi tra imposte e balzelli

I calcoli del Sole 24 Ore. Gli strumenti per risanare il bilancio sono due soltanto: nuove tasse e tagli alla macchina pubblica
In quattro anni di crisi l'Italia ha dovuto digerire dieci manovre (tra finanziarie, decreti correttivi, manovre bis, leggi di stabilità e la cosiddetta spending review). La ricetta? Sempre la stessa: più tasse e più tagli. E la montagna di quattrini (per la stragrande maggioranza pagati da noi) ha raggiunto vette esorbitanti. Il calcolo lo ha fatto Il Sole 24 Ore: quattro anni, dieci manovre e richieste per 329 miliardi e 520 milioni di euro. Di questa montagna di euro, il 55%, ossia 178 miliardi, è rappresentato dall'aumento delle entrate. Ossia da nuove tasse e balzelli.

Tagli o tasse - Il punto è che le munizioni utilizzate per tentare il risanamento del bilancio pubblico sono sempre e soltanto due: chiedere più soldi ai cittadini o tagliare i fondi a disposizione della macchina pubblica. E i numeri messi in fila fanno davvero paura: le cifre complessive, spiega Il Sole 24 Ore, sono il frutto degli effetti messi a bilancio anno per anno dei diversi interventi. Non si tratta, tecnicamente, dell'impatto a regime sui saldi di finanza pubblica, ma delle risorse realmente chieste ai cittadini. Per comprenderci, ecco un esempio: se una manovra introduce una tassa che porta un miliardo il primo anno, due il secondo e tre dal terzo, l'effetto a regime è pari a tre miliardi, ma i soldi versati nel tempo e versati dai cittadini ammontano a sei.


foto: Google immagini
fonte: Libero quotidiano

lunedì 30 luglio 2012

15.000 richieste per i 2.500 beagle di Green Hill: ricordatevi anche dei canili!

Bambini sottratti ingiustamente alle famiglie: il caso di Federica Puma


Riceviamo e pubblichiamo la "relazione sul caso di Federica Puma", la giovane mamma a cui è stata ingiustamente sottratta la figlia di 7 anni, per i futili motivi illustrati di seguito a cura dell'associazione Donne per la Sicurezza onlus. Della vicenda ne abbiamo parlato nell'articolo SEQUESTRI DI STATO: Il dramma dei bambini sottratti alle famiglie e abbiamo più volte divulgato il video del servizio di radioies disponibile su Youtube


L’Associazione Donne per la Sicurezza onlus sta sostenendo la drammatica vicenda di mamma Federica Puma alla quale dal 14.12.2011 è stata SOTTRATTA la sua bambina di 7 anni e “CARCERATA” in una casa famiglia a seguito di un provvedimento del Giudice Melita Cavallo Presidente del Tribunale dei Minori su indicazioni erelazioni di due impiegate del Comune di Roma, altrimenti dette ASSISTENTI SOCIALIDott. Luisa Mosè e Antonella Rossi del IV Municipio, Roma Montesacro;la motivazione è: CONFLITTUALITA’ TRA I GENITORI.

La bambina di sette anni – che dalla nascita fino al 14.12.2011 è vissuta con la mamma - viveva come una principessa nella sua bella casa, accudita amorevolmente dalla mamma, andava a scuola all’istituto di suore, dove aveva le sue compagnette del suo stesso rango socio-economico, aveva i suoi giocattoli, la sua stanza, il suo cagnolino, i suoi nonni, gli zii, i parenti - che oggi ha perso tutto, avendo cambiato scuola, vivendo in una casa famiglia promiscua, che non ha più la mamma.

Chiediamo l’aiuto di tutti affinché tutti possano interessarsi al caso di mamma Federica Puma e ai DIRITTI di una bambina italiana di 7 anni, strappata agli affetti importanti peraltro con una metodologia alquanto … “discutibile”.

La piccola, tre giorni prima del suo compleanno e a pochi giorni del Santo Natale, è stata SOTTRATTA  senza preavviso e senza neppure concederle la possibilità di salutare la sua mamma, in una grigia giornata d’inverno, in una Roma frettolosa e  gioiosa per l’approssimarsi delle feste natalizie.

Un appuntamento per Federica Puma presso il Tribunale per i minorenni con la sua bambina e nel giro di pochi attimi le è stato consegnato il provvedimento del giudice Melita Cavallo.
       22.12.2011 – Il Messaggero: Il giudice le toglie la figlia, Lei lo denuncia: «Decisione assurda» La donna presenta un esposto contro il presidente del Tribunale per i minorenni della Capitale
       26.12.2011 – La Repubblica: Bimba tolta a madre, avvocato denuncia giudice "Ha emesso provvedimento abnorme"

PER NOI E’ L’ENNESIMO SEQUESTRO DI STATO e
L’ENNESIMA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

ed inoltre, questa storia ha molti lati oscuri e ci chiediamo perché il tribunale accondiscende così supinamente alle richieste di un padre affetto da "disturbo di personalità di stampo narcisistico dovuto a vuoto empatico ed affettivo da curarsi in strutture cliniche idonee" come da due perizie del Tribunale del 2005 e del 2008. mentre la mamma è risultata sana da entrambe le perizie del Tribunale del 2005 e del 2008.

Ci sono anche delle relazioni dei carabinieri che lo descrivono "ingestibile". Su richiesta c'è la documentazione.

Evidentemente l’orientamento dei Tribunali Italiani per i Minorenni, guidato da progetti folli di operatori, assistenti sociali, psichiatri, psicologi, tutti coinvolti in un sistema perverso di violenza psicologica alla quale sono sottoposti i bambini che rendono infelici, complessati, insicuri ecc. tende a soddisfare il grado d'inferiorità dei soggetti che occupano posti di comando.

Tutto questo é grave e pericoloso per la società sana che vogliono modificare per renderla malata come loro!

La storia di Federica, giovane mamma (ha appena 30 anni!) comincia subito dopo l’inizio della convivenza con il papà della sua bambina, un medico chirurgo pediatra di 12 anni più grande di lei.
       15.03.2012 - Video trasmissione Mattino 5

Le violenze fisiche e le vessazioni sono quotidiane ma la felicità di aspettare un figlio le da quella forza di credere che la nascita porterà finalmente la serenità.

Ma così non è e ad appena 15 giorni dal lieto evento Federica è stata cacciata di casa perché il pianto della neonata disturbava il “papà” e l’unico luogo sicuro ed accogliente per lei e per la piccola è la famiglia d’origine. Si trasferisce da Roma a Milano e inizia la vergognosa guerra di questo padre che vuole far rimanere in casa famiglia sua figlia e addirittura la vuole far adottare, pur di toglierla alla mamma!!!

I nonni materni, disperati che non hanno avuto per 4 mesi il permesso di vedere e di sentire al telefono la piccola, sono due funzionari dello Stato e disposti a combattere fino alla fine per riavere la piccolina.

Mamma Federica si è trasferita da Milano a Roma nel gennaio 2010 per avvicinare la figlia al padre e sperava di trovare un giudice umano e invece ha trovato il giudice Melita Cavallo.

Le assistenti sociali che all’inizio si occuparono del caso, Deborah Maffeo ed Elisabetta Iannitti , relazionarono i Giudici di comportamenti squilibrati assunti dal  padre della piccola.


Dette Assistenti sociali chiesero ed ottennero dal Giudice Tutelare di interrompere gli incontri padre–figlia, e chiesero addirittura tutela per se stesse! Dovette intervenire perfino la dirigente del IV municipio, Dott.ssa Giannoni, che chiese un incontro ai giudici finalizzato alla elaborazioni di strategie utili per la gestione del padre della piccola.

Anche la curatrice speciale della bimba, l’avv. Zimpo, descriveva comportamenti inadeguati del padre e viceversa la piena capacità genitoriale della mamma, atteso che la stessa riconosceva un buono stato di salute psico-fisico della bambina nonché l’ottimo rapporto che legava mamma e figlia.

Gli incontri padre-figlia furono però inspiegabilmente ripresi su ordine del giudice relatore dott.ssa Rispoli mentre le due assistenti sociali Maffeo- Iannitti furono denunciate dal padre della bambina (le accuse furono archiviate dai PM del Tribunale Penale di Roma), e prontamente sostituite dalle colleghe Luisa Mosè e Antonella Rossi.

Le due assistenti sociali relazionarono i giudici in modo completamente opposto dalle colleghe precedenti e il tutto dall’oggi al domani.

Non si sforzarono neppure di nascondere la forte antipatia che nutrivano nei riguardi di Federica Puma tanto che la assistente sociale Luisa Mosè esternò tutto il suo disprezzo verso la sua persona durante una loro conversazione telefonica.

Noi sosteniamo una madre disperata che a cuore aperto lotta per riavere sua figlia, opponendosi alla decisione con esemplare, coraggioso e civile comportamento.

Speriamo di trasmettere a chiare lettere il messaggio di richiesta d’aiuto di una mamma coraggiosa e disperata che si è lanciata a mani nude, facendosi scudo con il proprio corpo, nelle “Fosse Ardeatine del Tribunale per i Minorenni di Roma”, per salvare la propria Figlia Innocente, da una Spregevole Condanna.

Se realmente vogliamo che questo schifo finisca ed estirpare la VERGOGNA TUTTA ITALIANA della perpetua violazione dei diritti umani, possiamo manifestare il nostro dissenso attraverso i media mettendo a servizio degli indifesi i nostri pensieri e principi cristiani.

Non è la prima volta, del resto che la Cavallo nella veste di Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, rovina l’esistenza a bambini e mamme innocenti, vittime indifese, ridotte all’incapacità di opporsi alle atroci decisioni del giudice che senza scrupolo alcuno, con insofferenza e lucida consapevolezza li avvia al disumano calvario.

Sarebbe opportuna una manovra di civilizzazione, la chiusura definitiva di questo istituto, la cancellazione di un altro lager, per evitare finalmente il ripetersi del massacro di vite umane.

Chiediamo apertamente con profonda fede e rispetto, l’intervento immediato del Santo Padre, massimo esponente in terra della misericordia di Dio, affinché disponga di tutti i suoi poteri per fare restituire la figlia a questa madre sfortunata e scongiurando per sempre il pericolo che il male si opponga per separarli nuovamente.

Non permettiamo più, al di la della rappresentazione scenica, che una madre assista impotente alla crocifissione del figlio innocente, vittima della cattiveria.

Il legale Avv. Giuseppe Lipera, ha sposato la causa di Federica e sta combattendo con tutte le armi legali a sua disposizione per LIBERARE la bimba e farla tornare a vivere!!! La mamma chiusa nel suo dolore può vedere sua figlia 2 volte la settimana per 1 ora e 30 minuti e sentirla al telefono 3 volte la settimana. Se cade la linea, mamma e figlia perdono l’occasione di sentirsi.

       File mandato in onda da Radio Ies, di una straziante telefonata tra mamma Federica e la sua bambina. MAMMA TI PREGO PORTAMI VIA!!!

       e la registrazione della richiesta di confronto al Giudice Cavallo da parte di Radio Ies

La bambina già accusa la mamma di averla abbandonata! La bambina in una sola volta ha perso tutto: mamma, papà, nonni, scuola, le sue amichette, il suo amato cagnolino e ora si trova in un 'carcere' in cui deve condividere spazi e giochi con ragazzotti di 15 anni. "Se alla bambina succede qualcosa – avverte l’Avvocato Giuseppe Lipera legale di Federica Puma- non sarà colpa né della madre, né dell'avvocato".

"… per collocarla in un ambiente di vita scollegato a quello precedente e consentirle un ambiente di vita il più neutro possibile” hanno dichiarato i servizi sociali il 17/4/12. Un ambiente NEUTRALE ACCOGLIENTE STIMOLANTE E TUTELANTE come definisce la casa famiglia il Giudice Cavallo!

HANNO FATTO ALLA BAMBINA UN ELETTROSHOCK PSICO SOCIALE!. E' UN DELITTO IN NOME DELLA LEGGE E DELLO STATO" (Avv. Giuseppe Lipera)

La casa famiglia dove è rinchiusa la piccola, riceve per ogni bambino un cospicuo finanziamento dal Comune di Roma e la mamma oltre al dolore di vedere sua figlia rinchiusa, sta aspettando il conto dalla casa famiglia per il soggiorno forzato di sua figlia, che dovrà saldare al 50% diviso con quella perla di padre” della piccola.

       VIDEO del 15.4.12 Mamma Federica Puma e nonna Luisa Puma sotto la casa-famiglia http://www.youreporter.it/video_15_4_12_MAMMA_FEDERICA_PUMA_SOTTO_CASA-FAMIGLIA

1) Alleghiamo COMUNICATO DI MAMMA FEDERICA PUMA DEL 1.5.2012 dove potete vedere come sono ridotti gli stivaletti della bambina, come se fosse stata portata in mezzo ai campi e invece la sua vita si svolge tra quattro mura ammuffite di una casa famiglia di Roma. Nn si capisce come in 4 mesi abbia potuto consumare 4 paia di scarpe e un paio di stivaletti anch’essi nuovi (CHICCO) ACCQUISTATI dalla mamma, come ha sempre provveduto solo lei fin dalla nascita. Forse è lecito il sospetto che nella casa famiglia il primo che si sveglia si veste con abiti e calzature altrui. Questo è il grado di sorveglianza e accuratezza degli operatori del posto.

Il 16 maggio 2012 sono iniziate le operazioni peritali presso l’Università La Sapienza di Roma, Dipartimento di Psicologia. L’Avv. Lipera ha presentato istanza di ricusazione, nei confronti dei consulenti d’ufficio nominati, atteso che secondo il legale vi è legittimo sospetto di incompatibilità ambientale derivante dal fatto che il padre naturale della bambina, peraltro, favorevole al collocamento della stessa in Casa Famiglia, come i CC.TT.UU. nominati, è iscritto all’albo dei medici chirurghi di Roma. (alleghiamo comunicati stampa Avv. Lipera del 30.4.2012 e del 3.5.2012) ed ULTIMA ISTANZA-DENUNCIA IN ORDINE DI TEMPO DELL’AVV. LIPERA

Trasmissione Canale5 del 24.5.2012

Abbiamo attivato Petizione on line: Sostieni mamma Federica Puma http://www.firmiamo.it/cerca/mamma%20federica%20puma/mamma%20federica%20puma  eanche in cartaceo.

AIUTATECI a far conoscere e a sostenere questa ennesima nefandezza tutta italiana e a reclamare il DIRITTO ALLA VITA di una bambina che senza aver commesso reato èsottoposta al 41bis in casa famigliala struttura “NEUTRALE STIMOLANTE ACCOGLIENTE E TUTELANTE”, così definita dal giudice Cavallo!!!

Ci prodighiamo ad informare tutti, giornalisti, istituzioni, politici, organizzazioni e media affinché nessuno possa dire di non sapere.

In data 14 maggio 2012 é stato presentato un esposto che allego, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al Ministro di Giustizia Paola Severino, al Sindaco di Roma Giovanni Alemanno, al Vice Sindaco Di Roma Sveva Belviso, al Garante Infanzia Regione Lazio, al Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli. A tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposta.

In data 28 luglio la piccola Beatrice è stata trasferita in un luogo sconosciuto della Calabria fino al 2 settembre 2012 e la mamma potrà vederla solo una volta in un luogo diverso dalla struttura dove soggiornerà la bambina, contravvenendo alle regole di visita imposta dallo stesso tribunale per la mamma e per i nonni materni.

L’unica persona che ha preso a cuore la storia di Federica Puma è stato David Gramiccioli con la sua trasmissione Ouverture di RADIO IES (Gruppo Garofalo). David ha avuto il coraggio di mandare in onda la drammatica telefonata tra mamma Federica e sua figlia http://www.youtube.com/watch?v=ty1PdWOKo5E&feature=share
La trasmissione Ouverture di David Gramiccioli come ben sai (ho letto il tuo articolo!) è stata STRANAMENTE soppressa, forse anche per aver sfidato il Tribunale per i Minorenni!!!


Cordialmente,

Roberta Sibaud
Vice presidente Donne per la Sicurezza onlus
cell 338.9916138

domenica 29 luglio 2012

Ecco la prova di come la Banca d'Italia ci truffa! Leggasi: "signoraggio"...

Editoriale a cura di Alessandro Raffa per nocensura.com

Torniamo a parlare di signoraggio bancario, argomento che abbiamo affrontato molto spesso - dopo il grande successo riscosso dall'articolo che, incredibilmente, l'eurodeputato Magdi Cristiano Allam ha pubblicato Lunedì 23 Luglio sulle pagine de Il Giornale della famiglia Berlusconi.

PREMESSA
Alcuni utenti, ed in particolar modo coloro che per la prima volta si avvicinano alla questione, si mostrano giustamente scettici ed increduli, e qualcuno segnala i vari articoli del web che definiscono il signoraggio bancario una bufala; articoli divulgati - molto spesso da persone NON in buona fede - con il chiaro intento di confondere le idee su una questione che è sicuramente più difficile da credere che da capire. 
E' comprensibilissima l'incredulità di chi si avvicina alla questione per la prima volta; molti non riescono a credere che le banche possano truffare i cittadini in questo modo, con il beneplacito della politica e l'indifferenza dei mass media; anch'io - come penso la maggioranza delle persone che oggi si prodiga per far conoscere la questione - quando per la prima volta ho guardato un video che illustrava il signoraggio bancario sono rimasto a dir poco basito; ho approfondito la questione con notevole interesse, ho letto numerose pubblicazioni - comprese quelle che sostengono che il signoraggio è una bufala - ho guardato documentari, ho letto il libro Euroschiavi - che consiglio caldamente - e ho capito che, purtroppo, non è una bufala. Informatevi senza pregiudizi e fatevi una vostra idea. Prima di esprimere un giudizio però, documentatevi in modo da ottenere quel minimo di conoscenza della questione necessario per farsi un'idea. Non pretendiamo di essere creduti sulla parola, ma vi chiediamo di non farlo nemmeno con chi sostiene il contrario.

I PROPRIETARI DELLA BANCA D'ITALIA E LA BCE

La Banca d'Italia non è, come molti credono, un ente pubblico, ma una vera e propria società che produce guadagni per i soci e viene gestita come una "S.p.A." qualsiasi, anche se il fatto che la figura che nelle società solitamente viene definito Amministratore delegato nel caso della Banca d'Italia viene definito "governatore della Banca d'Italia" induce a credere che si tratti di un ente pubblico. In realtà lo Stato possiede solo il 5,67% della proprietà tramite INPS e INAIL, mentre il restante 94,33% della proprietà è in mano di banche e assicurazioni private. Per molti anni la proprietà della BdI è stata mantenuta segreta,  i documenti statali che ne parlano anziché indicare i soci, riportano la scritta omissis e solo recentemente si è conosciuto la lista dei soci, oggi riportata anche su Wikipedia: i soci con quote di proprietà maggiori sono Intesa Sanpaolo S.p.A. con il 30,3% e UniCredito Italiano S.p.A. con il 22,1% (vedi elenco)

Con la moneta unica è stata istituita la Banca Centrale Europa, la cui proprietà è ripartita tra le banche centrali nazionali dei paesi che hanno aderito all'euro, e incredibilmente, anche le banche centrali di paesi che non vi hanno aderito, come la Bank of England che detiene il 14,51% della proprietà della BCE, quota più elevata di quella posseduta dalla Banca d'Italia, del 12,50%. L'elenco completo dei soci della BCE è disponibile su Wikipedia.


Vediamo al dunque:

Clicca sull'immagine per ingrandirla
C'è davvero poco da aggiungere a quanto evidenziato nella descrizione dell'immagine... il bilancio della Banca d'Italia - che come abbiamo visto in precedenza è un'azienda privata - relativo all'anno 2010 da dove abbiamo estratto l'immagine riportata sopra, potete visualizzarlo/scaricarlo QUI

In merito al bilancio in oggetto, si legge a pagina 286, nella relazione sulla gestione"L’esercizio 2010 si è chiuso con un utile netto di 852 milioni (...)"

Ma dal bilancio, la cui analisi non è semplicissima, è possibile rilevare un "dettaglio" non di poco conto, comune a praticamente tutte le banche centrali occidentali: la banca ha emesso moneta (tra banconote stampate e moneta elettronica) per un totale di oltre 138 miliardi di euro, che sono stati inseriti nel bilancio passivo, COME SE PRODURRE 138 MILIARDI FOSSE COSTATO ALLA BANCA 138 MILIARDI, inoltre mettono nel bilancio anche i costi sostenuti per la stampa delle banconote.

Ma ovviamente, emettere 138 miliardi di euro non è costato realmente 138 miliardi; l'esempio riportato sull'immagine sopra riportato calza a pennello: è come se la tipografia che stampa i biglietti per le partite di una squadra di calcio, oppure un concerto, pretendessero dal committente non solo i costi necessari per la stampa, ma anche il valore nominale (o di facciata) del biglietto! 

Le banche creano denaro dal nulla, da molti anni non c'è più alcuna riserva aurea o altro bene a garanzia delle banconote, che non sono convertibili. Secondo i dati pubblicati dallo speciale "economia e misteri" della rivista Il Re nudo "le riserve auree dei paesi del mondo non superano le 200.000 tonnellate, mentre il corrispettivo in oro di tutte le banconote e gli equivalenti monetari che girano per il mondo ai prezzi correnti ammonta a un corrispettivo di 75.000.000 di tonnellate d'oro."

Il denaro creato viene poi prestato alle nazioni, che in cambio forniscono i titoli, e pagano alle banche centrali un tasso d'interesse, il cosiddetto "tasso di sconto". Tutto il denaro circolante costituisce debito, in quanto quando si legge che "le banche centrali prestano denaro alle nazioni" non si intende che queste si sono rivolte alla banca per ottenere unprestito, come fanno i cittadini con le banche commerciali: bensì tutto il denaro circolante è stato prestato e costituisce debitoIl sistema monetario E' BASATO sul debito; le banconote che abbiamo in tasca, costituiscono un debito. Per questo Magdi Allam, nel suo articolo definisce la BCE una "Fabbrica del debito"

Inserendo spese non realmente sostenute nel bilancio, le banche centrali fanno letteralmente sparire quelle forti somme, e questo è il "famoso" signoraggio bancario.

Evitiamo di ripetere discorsi sul quale numerosi autori hanno ampiamente dibattuto, e rimandiamo coloro che vogliono approfondire la questione alla lettura di alcuni documenti o alla visione di alcuni documentari. Di seguito vi proponiamo alcuni approfondimenti, potete comunque cercarne ulteriori sui motori di ricerca e su Youtube: oltre che "signoraggio" cercate anche "sistema monetario a debito", "sovranità monetaria", "origine debito pubblico".

Alessandro Raffa per nocensura.com
L'edizione cartacea dell'articolo di Magdi Allam che puoi leggere QUI
APPROFONDIMENTI
- Il tedesco Martin Schultz, Presidente del Parlamento Europeo, in occasione di un incontro con i ragazzi del Forum Nazionale dei Giovani alla domanda "NON LE PARE CHE TALE SISTEMA SIA UNA DELLE PIU’ GRANDI TRUFFE MAI PERPETRATE A DANNO DEI CITTADINI DA PARTE DELLE CONSORTERIE BANCARIE ???" posta da un giovane, Cristian Licata, ha risposto così:  "SONO D’ACCORDO!!!". Il video è disponibile nell'articolo"Il presidente del Parlamento Europeo, il tedesco Schultz, ammette candidamente che il sistema monetario è una truffa"


- Un'ottimo libro, giunto alla quarta edizione - probabilmente il migliore disponibile in lingua italiana -è Euroschiavi, di cui consiglio la lettura: (vedi la recensione) illustra in modo chiaro e approfondito la questione del signoraggio, il debito pubblico, i segreti della Banca d'Italia. QUI un convegno degli autori del libro, tenuto a Marina Romea (Ravenna) nel mese di Luglio 2012.

- La moneta come strumento di dominio - ottimo documento in formato PDF a cura diPiero Sanna in collaborazione con Pierluigi Paoletti Giuseppe Littera che illustra ilfunzionamento del sistema monetario.

E se il sistema economico fosse una truffa gigantesca? (documento PDF)

SPECIALE DEBITO PUBBLICO NEL MONDO: tabelle, cifre e percentuali E' mai possibile che nessuno si chieda come mai praticamente tutte le nazioni hanno un forte debito pubblico? In Italia, dove la classe politica ci ha gestito in modo assurdo e criminale, molti credono che il debito pubblico sia il risultato delle folli spese della casta, che sicuramente ha dilapidato miliardi di euro in molteplici spese assurde: ma quando i governi hanno avuto bisogno di soldi per finanziare le loro ladrate ed i loro sprechi non hanno mai esitato ad aumentare le tasse, arrivando ai livelli insostenibili di oggi...  come potete osservare dalla tabella anche le nazioni virtuose hanno un sostanzioso debito pubblico; il Giappone per esempio, ha un rapporto debito pubblico - PIL del 240%

VIDEO e DOCUMENTARI:

L'imperdibile cartoon che non vedrete mai sulle tv di massa... 

Adam Kadmon allo Zoo di 105 parla di signoraggio bancario:

Il debito eterno...
 Quando Beppe Grillo parlava di signoraggio bancario e sovranità monetaria...  Vedi anche l'ottimo documentario di ''REBUS''

Sovranità Monetaria: Ford e Edison ne parlavano già nel 1921

TARTASSATI I Comuni raddoppiano le multe per far quadrare il bilancio Una tassa occulta di 35 euro per ogni italiano, che nelle grandi città diventa di almeno 100 euro

I Comuni raddoppiano le multe
per far quadrare il bilancio
In Italia, in media, negli ultimi tre anni, sono state  staccate ogni anno circa 14 mln di multe, 1.600 all’ora, che  portano nelle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro all’anno

Nelle grandi città e nei piccoli comuni. Da Milano a Piove di Sacco (Pd), senza eccezioni. Le multe si confermano la voce di entrata più gettonata per far quadrare i conti. Anzi, le aspettative delle amministrazioni crescono: l’obiettivo di gettito per il 2012 è ovunque più alto, in qualche caso raddoppiato rispetto al 2011. E’ quanto emerge da un’indagine dell’Adnkronos sui bilanci di previsione dei comuni, che aggiorna le stime per l’anno in   corso.
La previsione dell’incasso, indicata ufficialmente nel bilancio di previsione approvato dal consiglio comunale, viene infatti costruita partendo dal dato dell’anno precedente e puntando ad un incremento percentuale, in nessun caso inferiore al 10%. In media è del 20%, ma si registrano vere e proprie acrobazie contabili nei comuni in cui, pur di pianificare il pareggio di bilancio, si arriva a raddoppiare la cifra dell’anno precedente.
Emblematici i dati delle grandi città. A Milano è del 12,8% la previsione di aumento delle entrate per le sanzioni emesse dalla Polizia Locale rispetto al 2011, passano da 93 milioni di euro del consuntivo 2011 ai 105 milioni previsti per il 2012. Il comune di   Bologna ha invece inaugurato la stagione della 'tolleranza zero' sulle  multe non pagate. Non a caso, dopo i cali registrati nei due anni precedenti, nelle previsioni di bilancio del Comune è previsto un deciso aumento del gettito proveniente dalle violazioni al codice della strada: 52,4 mln per il 2012. In linea Firenze, con multe per oltre 51 mln nel bilanciopreventivo 2012.
Passando ai comuni più piccoli, calano ovviamente i numeri assoluti ma è il rapporto con gli abitanti a rendere i dati significativi. Trento, 117mila abitanti, e Cittadella (Pd), 20mila   abitanti, hanno più o meno lo stesso obiettivo, a 2 mln di euro. Il gettito preventivato dal comune di Pistoia, 90mila abitanti, è di tre  volte superiore, pari a 6 mln. Ad Avezzano (Aq), 40mila abitanti, si punta a 1,1 mln; a Parma, 188mila abitanti, si vogliono incassare 11,4  mln. E in molti casi, viste le previsioni troppo ottimistiche, a  metà anno, più o meno in questo periodo, è il caso di accelerare con le multe per centrare il target fissato. Emblematico il caso di Pavia: l’obiettivo indicato in un documento consegnato dal comune alla  polizia locale, a inizio anno, fissa un incremento delle multe per il 2012 del 20% rispetto al 2011.
Nei comuni ancora più piccoli spesso la situazione diventa quasiparadossale. A Orbetello, 15mila abitanti, è rilevante lo scarto rispetto all’anno scorso: per il 2012 sono previste più multe per 253mila euro. Piove di Sacco (Pd), 19mila abitanti, vede più che raddoppiata la previsione di incassi da multe: al capitolo destinato alle sanzioni del codice della strada, sono indicati proventi per 690 mila euro. L’anno scorso erano 350 mila. Nel piccolo comune vicentino   di Piovene Rocchette le multe sono diventate un vero e proprio 'caso'. Il sindaco Maurizio Colman ha denunciato quello che ritiene un vero e   proprio sabotaggio, per ragioni sindacali, da parte degli agenti della  sua polizia locale che avrebbero volutamente operato per non raggiungere il target fissato. Su un bilancio che ammonta complessivamente a 5.576.512,55 euro complessivi, i proventi stimati delle contravvenzioni ammontano a 980mila euro.
I numeri nazionali, del resto, sono inequivocabili. In Italia, in media, negli ultimi tre anni, sono state  staccate ogni anno circa 14 mln di multe, 1.600 all’ora. I ricavi,   sommando quelli assicurati dalle polizie locali (circa 1,6 miliardi di euro) e da quelle nazionali, Polstrada e Carabinieri (circa 400 milioni di euro), portano nelle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro all’anno. Una cifra che si traduce in un tassa occulta di 35 euro  per ogni italiano, che nelle grandi città diventa di almeno 100 euro.
C'è poi il problema dell’impiego delle risorse che arrivano dalle multe. La legge, nello specifico l’articolo 208 del Codice della  Strada, prevede che almeno il 50% dei proventi vadano reinvestiti in attività a favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti  stradali. Una prescrizione che viene spesso disattesa. Anche in questo caso, andando a verificare nei bilanci, si trovano comportamenti virtuosi e meno, tanto che poi in sede di bilancio consuntivo si evidenziano macroscopiche violazioni della legge. A Trezzo sull'Adda (MI), il comune destina 70.000,00 dei   proventi derivanti da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione alle norme del Codice della Strada, stimati per l’esercizio  2012 in 140.000 euro, alla manutenzione delle strade e alla sicurezza stradale. A Monza, la Polizia locale ha rinnovato il parco auto e ha pagato sei Alfa Romeo 159 station wagon, una stazione mobile e uno scooter elettrico con i proventi delle sanzioni previste dal codice della strada.
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