mercoledì 18 maggio 2011

Censis: giovani specie "in via d'estinzione" Dal 2000 sono state "perse" 2 milioni di persone tra i 15 e i 34 anni

Negli ultimi dieci anni abbiamo perso due milioni di giovani, una "specie" in via di estinzione, secondo l'allarme lanciato dal Censis. Dal 2000 a oggi i cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono diminuiti drasticamente, ha detto il direttore Giuseppe Roma, all'audizione in commissione Lavoro pubblico e privato della Camera. "Sono una merce rara", ha continuato, spiegando che i dati italiani sono i peggiori insieme a quelli tedeschi.
Alla Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, che sta esaminato il tema dell'accesso al mercato del lavoro, il direttore del Censis, Giuseppe Roma, ha spiegato che i dati italiani "sono i peggiori insieme a quelli tedeschi. In contrapposizione - ha aggiunto - nello stesso periodo sono invece aumentati di 1 milione 896 mila unità gli italiani over-65".

Sistema scolastico ritardato
"L'Italia ha un sistema formativo ritardato rispetto agli altri Paesi dell'Unione Europea" ha aggiunto Giuseppe Roma. "Abbiamo il maggior numero di ragazzi di 15-24 anni impegnati nella formazione, il 60,4%, eppure pochissimi laureati". Ha un laurea, infatti, solo il 3,1% dei 15-24enni (la media europea è del 7,8%) e il 20,7% dei 25-34enni (a fronte di una media europea del 33%), secondo gli ultimi dati del Censis.

L'11% dei giovani non studia nè lavora
L'Italia, poi, ha il record di "inattività volontaria", cioè la condizione dell'11,2% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni che "non sono interessati a lavorare o studiare". Dato che - nella classifica dei giovani Neet (dall'inglese Not in education, employment or training) - è superiore di oltre tre volte la media europea (3,4%) e molto peggiore di quella tedesca (3,6%), francese (3,5%) o inglese (1,7%). Mentre la Spagna è lo stato più virtuoso, dove i giovani "nullafacenti" sono appena lo 0,5%

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