venerdì 28 febbraio 2014

IL FENOMENO


Allorquando l’attuale presidente della Repubblica strapazzò a Camere riunite gli onorevoli, accusandoli di incapacità e di ignavia nei confronti dei problemi del Popolo, ognuno di loro, forse pensando che Giorgio Napolitano parlasse non di lui, ma del proprio vicino di banco si scorticò le mani a furia di applaudire …
Recentemente Matteo Renzi si è presentato in Senato a chiedere la fiducia al proprio governo.
Mano in tasca, col fare spavaldo del bullo di altri tempi, ha esordito augurandosi di essere l’ultimo presidente a fare tale richiesta, intendendo la sua intenzione di sciogliere al più presto questo ramo di parlamento … Anche qui gli onorevoli, invece di ribattergli: “ma va a fan …, stai sereno e sciogli tua madre, bischero!” si sono spellati le mani e hanno accordato la fiducia, denotando una notevole tendenza al masochismo …
Eh già, il giovane Renzi (rimarrà giovane per almeno altri dieci anni) piace proprio per questi atteggiamenti alla maggior parte degli italiani. Uscito parecchi anni fa da “La ruota della fortuna” di Mike Bongiorno (dove tra l’altro dimostrò fin da allora che, unito alla bravura era fornito anche di un bel … fondoschiena), fino a poco tempo fa era poco conosciuto anche come sindaco di Firenze (figuriamoci come Presidente della Provincia). Poi divenne “il rottamatore” ed iniziò la sua incredibile ascesa dove perfino la sconfitta diventava motivo di vittoria. Come scalatore dei vertici del pd non lo batte nessuno e dopo i vecchi del partito ha “rottamato” D’Alema, Bersani ed infine il povero Enrico Letta (che non l’ha presa proprio bene!). E forse la sua vera forza sta proprio lì, nella sua totale mancanza di scrupoli al fine di ottenere ciò che vuole, ad ogni costo.
Ma andiamo avanti: il nostro si presenta enunciando un vasto programma che comprende praticamente tutto ed il rimedio per eliminare definitivamente i mali che affliggono il nostro povero paese da oltre mezzo secolo, una vera Panacea … Proprio quello che gli italiani vogliono sentirsi dire, più chiaro perfino di quanto, vent’anni prima veniva promesso dall’allora “giovane” imprenditore Silvio Berlusconi (la grande illusione). Non importa dopotutto conoscere COME potere arrivare a sanare, l’importante è sapere che sia possibile (almeno nelle intenzioni).
Non ha spiegato dove attingere, qual è la sua chiave segreta, non so, una zecca clandestina gestita da un’associazione di falsari, un enorme tesoro nascosto, un’eredità, gli interessi di tanti anni sui proventi de La ruota della fortuna … L’unica fonte sarebbe svendere il Paese, ma chi sarebbe disposto a comprare pregi e soprattutto DIFETTI di questa Italia? Discorso diverso potrebbe essere l’allontanamento dall’euro ed il ripristino del conio monetario, ma non credo che glielo permetterebbero e già alcuni componenti del suo giovane governo, in odore di Bildelberg denotano la sua volontà di continuare la sua subordinazione ai poteri forti di banche e grossi finanzieri.
Vorrei tanto che le buone intenzioni del Matteo nazionale trovassero una qualche ragione ed effettivamente si tramutassero in benefici verso il popolo. Ma temo che invece il palloncino continui a gonfiare, gonfiare fino a scoppiare, distruggendo ancora una volta tutte le illusioni.

giovedì 27 febbraio 2014

Questo video cambierà il vostro modo di essere genitori Cosa ne direste se i vostri piccoli pargoletti si comportassero esattamente come voi?

Cosa ne direste se i vostri piccoli pargoletti si comportassero esattamente come voi?

http://tv.liberoquotidiano.it/video/11557103/Questo-video-cambiera-il-vostro-modo.html

 


Fumare, sbraitare, inquinare e parlare continuamente al cellulare: ecco cosa potrebbero imparare da voi i vostri figli. 

martedì 25 febbraio 2014

SATIRA


Quando l’anno scorso Maurizio Crozza venne contestato da alcuni spettatori a San Remo, pur non parteggiando personalmente per Silvio Berlusconi devo confessare che provai molta soddisfazione, avvedendomi dell’imbarazzo e del timore di questo dominatore della platea …
Eppure Crozza è, lo riconosco senza ombra di dubbio, un comico molto preparato, che non lascia nulla al caso, un vero professionista che molte volte ha allietato le serate di tutti con la sua satira pungente e la sua autoironia.
Però quella sera ha “toppato”, dando l’impressione di lanciare puro veleno, non di ironizzare per divertimento, come ha QUASI sempre fatto. Anche Luciana Litizzetto fa ridere, ma la sua è satira un po’ da caserma, con trivialità ed atteggiamenti che mal si penserebbero in una signora che in passato è stata anche un’insegnante scolastica … Anche lei ha momenti che creano ilarità frammentati a velenose allusioni che denotano una totale mancanza di rispetto per chi esce fuori dai canoni del suo pensiero. Nulla da eccepire, visto che da una certa parte è sempre stato così …
Ma questo rancore di lui e di lei appare molto più colpevole ai miei occhi sapendo che entrambi devono la loro notorietà, insieme a tanti altri, proprio alle reti Mediaset dell’odiato cavaliere con trasmissioni che vanno dall’ormai preistorico “Mai dire gol” a “Zeling”, e vogliano dimostrare con la loro faziosità di disconoscere quel loro esordio, come volere sputare sul piatto dove si è mangiato e abbondantemente. Certamente nella loro bravura non c’è posto per la riconoscenza … Amen

lunedì 24 febbraio 2014

Ceres gratis a chi ha votato Renzi. La Danimarca “sfotte” il governo italiano

ceres

A cura di Maria Romano
 ”Birra gratis a tutti quelli che hanno votato Renzi alle elezioni politiche”. Peccato che Matteo Renzi non sia mai stato votato alle elezioni, non per altro che non si è mai candidato. E così una celebre marca di birre, la ceres danese, ironizza sul nuovo premier italiano e sul suo percorso non proprio “ortodosso” per diventare Presidente del Consiglio facendo una “insolita” campagna pubblicitaria. E sul web pioggia di reazioni: “Anche la Danimarca ride di noi”, commentano in molti
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domenica 23 febbraio 2014

L'Europa ci ha già commissariati

Renzi sperava di "cambiare verso". Ma, dopo aver obbedito ai desiderata di Napolitano per via XX Settembre, sa che la strada è tutta in salita. Bruxelles e, soprattutto, la Merkel vorranno avere l'ultima parola sulle decisioni di politica economica e fiscale di Roma

Roma - Pier Carlo Padoan «sa cosa deve essere fatto». Olli Rehn, il mefistofelico commissario Ue agli Affari economici, è finlandese ma quelle parole lo accomunano a un capobastone che impartisca ordini al suo «picciotto».

Se il neopremier Matteo Renzi sperava di «cambiare verso», da ieri - dopo aver obbedito ai desiderata di Napolitano per via XX Settembre - sa che la strada è tutta in salita.

Bruxelles e, soprattutto, Angela Merkel vorranno avere l'ultima parola sulle decisioni di politica economica e fiscale di Roma. Insomma, più che la freddezza di Enrico Letta nel passaggio di consegne a rovinare la festa sono state le dichiarazioni dell'ex calciatore finnico oggi candidato presidente della Commissione.
È presto per affermare con certezza che le speranze del premier saranno deluse. Ma sicuramente vale la pena ricordare un paio di circostanze che giocano a sfavore. Durante la gestazione del nuovo governo, Bruxelles ha cercato di ingerire sulle questioni italiane. Renzi, infatti, intende chiedere un po' di flessibilità sul rispetto del parametro del 3% per il deficit/Pil in modo da rilanciare un po' la spesa per investimenti. Il favore sarà ricambiato con una prosecuzione della linea delle riforme strutturali (in materia di welfare e di contenimento della spesa corrente), ma Rehn ha subito tuonato: «Confido che l'italia continuerà a rispettare i trattati».
A questo si aggiunga la battaglia persa con il capo dello Stato sul ministero dell'Economia: Renzi avrebbe voluto un politico (anche Delrio) o un tecnico «estroso». Gli è toccato Pier Carlo Padoan, con un passato al Fondo Monetario Internazionale e all'Ocse, cioè un sacerdote della linea rigorista. In questi giorni gli analisti ne ricordano l'intervista concessa al Wall Street Journal lo scorso aprile nella quale affermò: «The pain is producing results», cioè «Il dolore sta producendo risultati» dove «dolore» sta per consolidamento fiscale, cioè quella spremuta di tasse alla quale Monti e Saccomanni hanno abituato gli italiani. Quel Saccomanni che ieri ha pubblicato il suo testamento spirituale da ministro per ribadire che il rispetto della soglia del 3% «garantisce credibilità».
Se queste sono le premesse, il sillogismo non può che essere scontato. Economisti come Padoan potrebbero accettare persino quella patrimoniale richiesta a gran voce dalla Bundesbank e da Angela Merkel se Berlino decidesse che l'Italia ha troppo debito pubblico e molta ricchezza privata. D'altronde, Olli Rehn è la stessa persona che due anni fa si rivolse alla Spagna, che chiedeva più tempo per il programma di rientro del deficit, con il medesimo atteggiamento da maestrino che ieri ha riservato a Padoan. «Non puoi avere la torta e mangiartela!», fece sapere.
Padoan, con l'esperienza, ha compreso che di austerity si può morire. Non è più quel tecnico cui il premio Nobel, Paul Krugman, si rivolse con alterigia per aver osato suggerire agli Usa di alzare i tassi durante la recessione. Proprio l'azzeramento del costo del denaro, infatti, ha contribuito a risollevare l'America. Gli italiani, tuttavia, non possono ostentare la stessa serenità che Renzi suggerì a Letta prima di defenestrarlo con quell'hashtag diventato un cult (#enricostaisereno).

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giovedì 20 febbraio 2014

La verità sui contestatori Sanremo, i disoccupati della prima serata sono assenteisti Antonio Sollazzo e Marino Marsicano, i contestatori del festival, hanno alle spalle un reato di truffa per assenteismo dal posto di lavoro


Aspiranti suicidi di Sanremo? Altro che disoccupati... Tutta la verità

A volte le apparenze ingannano. Il detto sembra valere anche per i contestatori che hanno minacciato di gettarsi dalle impalcature dell'Ariston nel corso della prima serata del festival. Antonio SollazzoMarino Mariscano e i due complici che gli hanno aiutatati a compiere il blitz sanremese hanno alle spalle diversi reati, tra cui quello di truffa per assenteismo dal posto di lavoro. A diffondere la notizia è stata la questura di Imperia che, proprio in queste ore, sta indagando per fare maggiore chiarezza sulle dinamiche dell'accaduto. I quattro operai, tutti impiegati del Consorzio Unico di bacino delle province di Napoli e Caserta, sono stati licenziati in seguito allo scandalo sulle assunzioni fittizie che ha travolto la scocietà addetta alla gestione dei rifiuti in Campania. Secondo quanto dimostrato dalla magistratura e dal programma televisivo Report, infatti, i dipendenti del consorzio erano di fatto pagati per non lavorare: "I lavoranti passavano le loro giornate a dormire e giocare a carte", scrive oggi Leonardo Jannacci su Libero. 

Tanti scheletri dnell'armadio -
I contestatori sono tutti già noti alle forze dell'ordine. Nel loro passato ci sono varie condanne: dai reati contro il patrimonio, all'interruzione di pubblico servizio, passando per violenze a pubblico ufficiale e manifestazioni non autorizzate. Dopo le minacce di suicidio in diretta, a questo elenco vanno ad aggiungersi le accuse di violenza privata (per aver costretto il conduttore Fabio Fazio a leggere la loro lettera) e di procurato allarme. Intanto Giancarlo Leone, direttore di Rai Uno, fa sapere che per i quattro dimostranti è in arrivo anche il divieto di prendere parte ad altre trasmisioni televisive: "Chi si espone in termini mediatici per una protesta, per quanto legittima, non può avere un altro proscenio mediatico, perché al di là di tutto potrebbe creare un effetto emulazione, e la cosa da dramma diventerebbe farsa". 

mercoledì 19 febbraio 2014

Borghezio: "tornano i super bonus per i banksters: ma non erano proibiti?"


"Usciti dalla porta, rientrano dalla finestra miracolosamente i super bonus per i bankers della City di Londra". Lo denuncia oggi l'On. Borghezio con un'interrogazione rivolta alla Commissione Europea, in cui sottolinea che "nonostante il divieto, posto alle banche dall'Unione Europea, di pagare ai bankers bonus annuali superiori al doppio dello stipendio mensile, risulta all'interrogante che, da parte delle maggiori banche della City di Londra, sia stato adottato un provvedimento atto a compensare ulteriormente i managers attraverso il meccanismo del pagamento di rimborsi variabili pagati settimanalmente o mensilmente, così da superare molto ampiamente il limite sopra indicato".

Borghezio chiede alla Commissione: "è al corrente di questa palese violazione del tetto posto ai bonus annuali pagati dalle banche ai propri managers?" ed inoltre "quali urgenti interventi intende porre in essere per impedire tale violazione delle norme particolarmente inaccettabile nel momento in cui lo stato dell'economia mondiale impone a tutti una pesante politica di austerity?"

On. Mario Borghezio

Come mai solo Borghezio ha posto all'attenzione della Commissione europea e dei cittadini la questione?!?

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martedì 18 febbraio 2014

Brown sugar Droga, boom dell'eroina: mai così tanta come oggi L'allarme degli esperti: "Mai così tanta come oggi". In una settimana, sette morti per overdose. "L'aumento segue una precisa richiesta"


UN'ITALIA DI EROINOMANI
Boom della "brown sugar"

Non c'è mai stata così tanta eroina nelle nostre strade come ora. L'agenzia Onu per il contrasto delle droghe e del crimine organizzato (Unodc) ha dichiarato in una nota che la produzione di oppio ha raggiunto i 200mila ettari, più di 5.500 tonnellate, battendo il record detenuto nell'anno 2007, che aveva visto un aumento della produzione esponenziale (190mila ettari complessivi). "In questi anni - spiega il fondatore della comunità di recupero Villa Maraini a Roma Massimo Barra, in un articolo di Redattore sociale - è divenuto chiaro che gli stupefacenti seguono un andamento ciclico, che vive di corsi e ricorsi storici: dopo un periodo in cui predominano sostanze eccitanti, il mercato si orienta di nuovo su quelle calmanti o depressive". 
L'aumento preoccupa le autorità - "L’allarme lanciato dall’Agenzia delle Nazioni Unite sull’aumento esponenziale di produzione di eroina non deve provocare automatismi", spiega in un'intervista all'HuffingtonPost Giovanni Serpelloni, direttore del Dipartimento per le politiche antidroga del governo. E' vero che è stato registrato un aumento della produzione mondiale di oppio, ma non è detto che questo corrisponda a un aumento dei consumi, soprattutto in Europa. "I dati finora non hanno registrato un rialzo del consumo di eroina - continua Serpelloni -. E' però possibile che questa enorme produzione di oppio venga utilizzata dai trafficanti per riequilibrare il mercato, ancora in favore della cocaina. La cocaina infatti da tempo ha abbassato i prezzi per far concorrenza all’eroina, e c’è riuscita. Ora è probabile che i produttori di oppio vogliano riprendersi la loro fetta di mercato. Oppure, nel caso dei narcos che hanno in mano entrambe le sostanze, la vendita dell’eroina è più redditizia sul lungo periodo perché crea una fortissima dipendenza nel consumatore. In fondo anche la cannabis è utilizzata in questo modo per agganciare". 
Aumentano le morti di overdose - Non è dello stesso parere il capo della Unodc, Yuri Fedotov, che commenta questo aumento di produzione affermando che "i produttori e i trafficanti di droga seguono i ben conosciuti principi dell’economia di mercato, e non incrementerebbero mai la produzione se non fossero sicuri che ci saranno nuovi mercati. La destinazione è principalmente l’Europa ma anche l’Africa". Insomma, i dati preoccupano, soprattutto per le recenti morti per overdose a Roma e a Torino, sette solo nell'ultima settimana. Inoltre, nei sequestri di droga effettuati dalla polizia italiana nelle ultime settimane, il quantitativo di eroina sta raggiungendo quello della cocaina, che fino a poco fa era la droga più diffusa.
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lunedì 17 febbraio 2014

Decreto Bankitalia: non solo 7,5 miliardi, ma la NOSTRA riserva aurea!


IL PARLAMENTO HA REGALATO 7,5 MILIARDI DI EURO ALLE BANCHE PRIVATE: MA QUESTE ORA DISPORRANNO, SENZA DOVERCI RENDERE CONTO, DELLA RISERVA AUREA CHE APPARTIENE AGLI ITALIANI !!! QUINDI IL REGALO è MOLTO SUPERIORE SE QUESTO "SOSPETTO" SI CONCRETIZZERA'!!! INFORMATEVI!

Borghi: "Bankitalia, stanno regalando alle banche la riserva aurea"

http://informatitalia.blogspot.com/2014/02/borghi-bankitalia-stanno-regalando-alle.html

BANKITALIA: “Ciò che sta accadendo senza che nessuno lo sappia”http://informatitalia.blogspot.com/2014/01/bankitalia-cio-che-sta-accadendo-senza.html

Il PD canta Bellaciao dopo aver regalato 7,5 miliardi alle banche private http://www.nocensura.com/2014/01/il-pd-canta-bellaciao-dopo-aver.html


Staff nocensura.com

domenica 16 febbraio 2014

NOSTALGIA …

Eh, già … Ripenso ai bei tempi andati, quando le famiglie erano quelle tradizionali ed il figlio vedeva nei genitori un punto di riferimento e gli stessi genitori erano orgogliosi dei propri figli … E se i ragazzi erano un po’ ribelli, non per questo pretendevano di sfasciare il mondo intero …
Bei tempi andati, quando si andava a scuola per imparare, non per fare politica, dettata questa da maestri incompetenti e faziosi, che si vendicavano poi sugli alunni che non condividevano le loro idee e creavano degli asini robotizzati su chi invece riuscivano a convincere …
Bei tempi, quando non veniva contemplato il reato di femminicidio, ma quello di omicidio, che comprendeva anche questo, e lo puniva severamente nello stesso modo …
Quando Onore e Dignità non erano vuote parole patetiche, retaggio solo di vecchi gentiluomini …
Quando le strade erano pulite e sicure, senza buche, senza pirati, con pochi scippatori, con pochi rapinatori, con “solo” qualche serial killer, che si faceva poco notare (e che veniva poi identificato e regolarmente punito), con banditi che non avevano la ferocia barbara che mantengono oggi …
Ho nostalgia dell’entusiasmo che prendeva i giovani nei confronti degli ideali, senza che si lasciassero corrompere dal potere e dal denaro, ma così, per passione, pulitamente …
Mi mancano i bei tempi quando in strada le difficoltà maggiori erano comprendere chi si esprimeva in dialetto stretto e non c’era posto alla cacofonia di linguaggi stranieri …
Mi mancano i bei tempi quando gli stipendi in lire erano bassissimi, ma bastavano per comprare tutto ciò che occorreva per vivere dignitosamente e se si entrava in banca si veniva accolto come un gran signore e gli interessi ci venivano pagati al 12% e più …
Bei tempi quando i giovani non avevano un look unisexi con capigliature da film d’orrore e tatuaggi e piersing da età della pietra e non ti fermavano per strada chiedendoti una sigaretta, ma cedevano volentieri il loro posto nei tram e nei bus alle persone anziane e alle puerpere …
Soprattutto mi manca quel bel periodo quando “fare il filo” alla persona agognata aveva i suoi tempi ed i suoi modi e non si risolveva subito nel fare sesso, per poi finire tutto in un battibaleno...
Bei tempi, quando forse era solo una sensazione, ma si pensava che la politica fosse al servizio del cittadino e che questo costituisse la vera essenza del Popolo Sovrano …
Bei tempi quando lo Stato eravamo noi, non sudditi dell’Unione Europea, ma autonomi, liberi di decidere nostri destini, senza che nessuno ci mettesse il becco, quando avevamo ancora la lira, il conio, una riserva aurea che il mondo intero ci invidiava (ed è riuscito infine ad arraffare) …
Bei tempi davvero, dove tutto marciava secondo logica, non esisteva la crisi e non si svendeva l’Italia per pagare debiti che chissà chi aveva contratto sul popolo innocente ed ignaro …

MA … UN MOMENTO … NON CREDERETE CHE IO STIA RIMPIANGENDO GLI ANNI DEL FASCISMO?
Non sarebbe poi così strano, ma obiettivamente non posso rimpiangere quei tempi in cui non sono vissuto, per la sola unica ragione proprio che non li conosco, se non per sentito dire …
Sto solo rammaricandomi che non esistano più i momenti più belli della mia gioventù. E forse li ho anche idealizzati, perché riconosco che anche quei tempi non erano così perfetti.

Premier sotto tutela Governo Renzi, ecco i ministeri su cui decideranno Napolitano, Ue e Bce


Governo Renzi, ecco i ministeri su cui decideranno Napolitano, Ue e Bce
La "discontinuità" promessa da Matteo Renzi è un bello slogan destinato forse a schiantarsi contro gli scogli della realpolitik. Cambiare passo, cambiare direzione rispetto al governo di Enrico Letta si dovrebbe tradurre con programmi più coraggiosi, più rischiosi, in una parola meno ligi ai diktat dell'Europa. Per esempio, il segretario del Pd e futuro premier starebbe già studiando il modo di aggirare il vincolo del 3% del rapporto deficit-Pil, per trovare risorse da far ricadere su imprese e famiglie. Ossigeno puro, anche perché nel frattempo la palude in cui era caduto l'esecutivo dimissionato, anche per colpa delle manovre di Renzi e Pd, ha impedito all'Italia di presentare a Bruxelles un piano dettagliato sulla spending review, su cui il commissario Cottarelli lavora da mesi. Entro il 25 febbraio il Ministero dell'Economia deve presentare all'Ue numeri e obiettivi precisi, altrimenti salta la clausola che avrebbe fatto incassare a Roma 3 miliardi di euro. Un bel guaio. 
L'ultima parola a Napolitano - Dalle consultazioni al Quirinale di sabato è emerso uno scenario ancora impastoiato. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha consigliato a Renzi di stare sereno, di non essere impaziente. Bisogna fare in fretta, ma senza esagerare. Di fronte alle frenate di Ncd e Angelino Alfano, il Colle ha capito che di dubbi sul tappeto ce ne sono ancora tanti. A cominciare dai ministeri-chiave. Ed è qui che calerà probabilmente la mano di Napolitano, Bruxelles e Banca centrale europea. Non è un caso che, come scrive il quirinalista del Corriere della Sera Marzio Breda, su certi ministeri quella "discontinuità" non potrà tradursi in un cambio di segno. In altre parole: al di là dei nomi, delle caselle da assegnare ai partiti, occorrerà "rispettare gli impegni presi" cone i vertici europei. Breda cita poi il secondo comma dell'articolo 92 della Costituzione, secondo il quale il capo dello Stato "nomina il presidente del Consiglio e, su proposta di questo, i ministri".

I ministeri "sotto giudizio" - Un pizzino inviato a Renzi e a chi sa leggere le sfumature della politica: sui ministri l'ultima parola spetterà a Napolitano, che non farà mancare i suoi "consigli". Se il futuro premier vorrà forzare la mano, dal Quirinale non mancheranno veti e interdizioni. Nel mirino ruoli chiave come quelli di Economia, Esteri, Giustizia. Soprattutto per il primo caso, saranno decisivi i "pareri" e gli "orientamenti" di Unione europea e Mario Draghi, capo della Bce e principale garante della tenuta dell'eurozona. "Chi ricoprirà tale incarico - scrive Breda, riferendo di fatto il parere di Napolitano - dovrà essere riconosciuto competente, autorevole e credibil" da Bruxelles e Francoforte. 

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sabato 15 febbraio 2014

Renzi, il rottamatore. Resta da capire cosa rottamerà...



L'immagine su Facebook QUI
RENZI AFFERMA CHE GLI INCENERITORI NON PROVOCANO TUMORI: 
http://youtu.be/9VgqBQv4qh8

Vi piace il Renzi che asfalta l’articolo 18?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/24/vi-piace-il-renzi-che-asfalta-larticolo-18/824616/

VEDI IL NOSTRO ARCHIVIO ARTICOLI SU RENZI;
scorrilo a ritroso per leggere le sue "bravate"...
http://www.nocensura.com/search/label/renzi


Staff nocensura.com

venerdì 14 febbraio 2014

Buona la prima !

Un grande storico fu Renzo De Felice nato a Rieti l'8 aprile 1929 e morto a Roma il 25 maggio 1966 fu uno dei più grandi studiosi del fascismo dedicandogli tutta la vita.
Fu ricercatore storico nel vero senso della parola,cercava la vera verità degli avvenimenti storici senza cadere nel trionfalismi del vincitore o nella nostalgia dello sconfitto.
Nascita del fascismo in Italia secondo De Felice le cause del fascismo vanno ricercate nella profonda crisi che si aprì al termine della 1guerra mondiale;si può riconoscere tale crisi a diversi livelli:
1-crescente disoccupazione,cosa che sta avvenendo anche oggi
2-livello sociale con un sentimento ostile nei confronti della politica e dei partiti tradizionali,colpevoli di una entrata in guerra e dei sacrifici di guerra. Per riportarlo ai giorni nostri la popolazione non vede di buon occhio i partiti politici classici,anche se continuano a cambiare denominazione,colpevoli oltre di sprechi e privilegi sulla loro pelle,colpevoli di aver fatto carte false per entrare nell'euro con susseguenti sacrifici e manovre lacrime e sangue.
3-livello culturale basso ieri per colpa dell'analfabetismo molto esteso mentre oggi abbiamo tante scuole ma che producono studenti mediocri.
4-Situazione di forte instabilità in parlamento per mancanza di una solida maggioranza,noi oggi abbiamo fato di più con un premier sfiduciato dal segretario del proprio partito.
Aggiungiamo che dopo la marcia su Roma Vittorio Emanuele III chiamo Mussolini per formare un governo stabile,mentre oggi Giorgio Napolitano II chiama Renzi per cercare una nuova maggioranza per governare.
A questo punto qualcuno storcerà il naso per il parallelismo tra i due periodi di storia Italiana ma attenzione come diceva Karl Marx “La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa.”





MATTEO RENZI POSSIBILE PREMIER?


giovedì 13 febbraio 2014

QUELLO CHE TUTTI DEVONO SAPERE SUL GOLPE 2011


A cura di Alessandro Raffa per Nocensura.com

LE RIVELAZIONI DI ALAN FRIEDMAN? UN TEATRINO!
Come mai FRIEDMAN, noto giornalista FILO-SISTEMA ha fatto certe rivelazioni? E come mai Mario Monti, che certo non è uno "sprovveduto", ha  rilasciato quelle dichiarazioni ad un giornalista, sapendo che avrebbe messo in difficoltà l'amico Napolitano?!?

Che Napolitano abbia contattato Monti con MESI di anticipo, non è certo motivo di stupore; che l'Italia fosse vittima di un "complotto" ordito dai poteri forti, con la complicità di diversi "attori" è stato evidente sin dall'inizio (vedi: "L'Italia vittima di un complotto e le prove che Monti è complice" - http://www.nocensura.com/2012/06/litalia-vittima-di-un-complotto-e-le.html)

  1. - Goldman Sachs (la super-banca USA con la quale Monti ha collaborato) "improvvisamente" mise sul mercato tutti i titoli di stato italiani che possedeva, provocando l'innalzamento dei tassi di interesse (1) 
  2. - Le agenzie di rating che hanno manipolato i dati per mettere in crisi l'Italia, ritenendola meno affidabile di quanto lo fosse realmente. La Procura di Trani ha aperto un'inchiesta in merito. (2) E MARIO MONTI GUARDA CASO, HA COLLABORATO ANCHE CON LE AGENZIE DI RATING, tra cui quella accusata di aver danneggiato appositamente l'Italia, e proprio in tale periodo! Ma lui si è giustificato che all'interno dell'agenzia in questione "non si occupava di rating" e allo Stato, come ai giornalisti, questa risposta è sembrata sufficiente, evidentemente...!

IN QUESTO PAESE NULLA AVVIENE MAI PER CASO: pertanto è evidente che c'è la volontà di "far fuori" il presidente NAPOLITANO, che NEI PROSSIMI MESI SI DIMETTERA', PER FARE LARGO A ROMANO PRODI... ricordatevi queste parole!!!


COME MAI NON HANNO ELETTO SUBITO ROMANO PRODI?!?
Per lo stesso motivo per cui il PD ha rinunciato a candidare Matteo Renzi, che avrebbe vinto a mani basse: il PD ha FATTO DI TUTTO per perdere le elezioni, rinunciando a candidare Renzi (per una volta che il PD aveva un leader che avrebbe vinto, non lo hanno schierato... è un caso?) così come hanno fatto una campagna elettorale sottotono, e hanno fatto emergere a un mese dal voto lo SCANDALO MPS: il PD ha evitato accuratamente di vincere, avrebbe dovuto governare, e in un periodo come questo, con il fiscal compact alle porte e tante PORCATE da fare, hanno preferito perdere e fare un governo di "larghe intese" insieme al PDL: ovvero la prosecuzione del governo Monti, con il 95% dei mass media controllati da PD-PDL-centro che RINUNCIANO A FARE OPPOSIZIONE, e anzi agevolano il governo. All'opposizione c'è rimasto SEL, FdI e Lega, che fanno un'opposizione molto blanda e sono funzionali per catalizzare i consensi persi dalle forze di governo: gli elettori spostano il voto dal PD a SEL, o dal PDL a Fdi/Lega, rimanendo nella solita coalizione (non ci perdono niente!)

E ANCHE LA "MOSSA BERLUSCONIANA" DI RENZI, che ha attirato gli strali dell'elettorato, è stata BEN ORCHESTRATA: è vero che una parte dell'elettorato PD non l'ha digerita, ma questi hanno spostato il proprio consenso su Cuperlo e altri "dissidenti" restando comunque nella coalizione. Oppure gli elettori più anti-berlusconiani si sono spostati verso SEL, restando comunque in coalizione. Questa "mossa" inoltre, conduce una parte dell'elettorato di centrodestra verso Renzi: NOTORIAMENTE VICINO A BERLUSCONI, le cui TV ed i giornali lo hanno SEMPRE AGEVOLATO, dandogli spazio per pontificare e coprendo tutte le questioni scomode, come la condanna in 1° grado per 'danno erariale' di Renzi, passata inosservata. RINFORZARE RENZI è POSITIVO PER BERLUSCONI, CHE PARADOSSALMENTE, SI FIDA PIU' DI LUI CHE DI MOLTI SUOI UOMINI DEL PDL, CHE LO SEGUONO SOLO PER CONVENIENZA.

ALL'OPPOSIZIONE C'è IL MOVIMENTO 5 STELLE, che però conduce un'opposizione "depotenziata" dal fatto che non vanno in TV, o comunque ci vanno poco; non dispone di organi di stampa "amichevoli" salvo il blog di Grillo intorno al quale gira tutto, ed i blog gestiti dai militanti; inoltre M5S rinuncia al finanziamento pubblico, e questo ne limita fortemente la capacità di fare opposizione; avrebbero potuto impiegare quei soldi (si parla di una 40ina di milioni di euro) per creare una TV o un organo di stampa LIBERO, magari dando lavoro a molti giovani disoccupati; 40 milioni di euro sono una bella somma per questi scopi, mentre come "risparmio" per lo Stato sono gocce nel mare, se consideriamo che paghiamo 80-100 MILIARDI all'anno solo di interessi sul debito: cosa sono 40 milioni di euro in 5 anni, al cospetto di 80.000 - 100.000 milioni di euro di interessi all'anno, pari a 400.000 - 500.000 MILIONI DI EURO IN 5 ANNI?!?

Rinunciare a quei fondi, in un contesto così, con le lobby che dominano i mass media e dispongono di un ESERCITO di giornalisti, è stata una GRANDE CAZZATA, tra l'altro Grillo dice sempre: "se in Italia ci fosse stato un giornale libero la situazione sarebbe stata molto diversa"... e allora perché non lo ha creato, con quelle risorse che probabilmente finiranno per essere SPRECATE dal governo?!?


APPROFONDIMENTI ALLE QUESTIONI SOPRACITATE (1) E (2) CIRCA GOLDMAN SACHS E AGENZIE DI RATING:

(1) Goldman Sachs si liberò di tutti i titoli di stato italiani che aveva nel portafoglio, azione che ha logicamente provocato un innalzamento dello spread, ovvero dei tassi di interesse che l'Italia è costretta a pagare.
(Così come il valore delle azioni di una S.P.A. diminuisce quando ci sono molte azioni sul mercato, ovvero quando la disponibilità in vendita supera la richiesta, e al contrario il valore delle azioni aumenta quando c'è molta richiesta rispetto all'offerta, anche nel caso dei titoli di stato, quando la richiesta di titoli di stato è alta, ovvero la richiesta (la "domanda") supera l'offerta (i titoli disponibili sul mercato) il tasso di interesse che una nazione deve corrispondere su essi si abbassa; al contrario, quando la richiesta di titoli è minore alla disponibilità, il tasso di interesse aumenta; l'operazione di Goldman Sachs, che si liberò dei titoli di stato italiani, comportò un aumento del tasso di interesse che l'Italia deve pagare a chi investe su di essi. Il rischio-insolvenza reale dell'Italia era molto basso, ma ci hanno costretto a pagare interessi elevatissimi lo stesso. Il fatto che Goldman Sachs si liberasse dei titoli non fu addebitato ad una manovra speculativa, atta a condizionare il mercato, ma al fatto (propedeutico per gli scopi del sistema) che l'Italia fosse a rischio.
Se consideriamo che il rendimento dei titoli di stato italiani era ottimo, a fronti di rischi non considerevoli (i 'mercati' sapevano benissimo che Monti avrebbe pagato a qualsiasi costo) Goldman Sachs ci ha rimesso a fare questa manovra, mentre chi ha mantenuto la proprietà dei titoli incassava un tasso di interessi elevato. In realtà, le banche d'affari sono collegate tra di loro: una volta è Goldman Sachs a fare questa manovra, facendo beneficiare le altre banche: in altri casi sono altre banche a farlo, e ne beneficia Goldman Sachs. RICORDIAMOCI CHE IL DENARO VIENE STAMPATO DAL NULLA: non è certo questo ciò che ambiscono i poteri forti mondiali: il denaro al loro livello è solo uno strumento di dominio, il principale strumento di dominio. L'obiettivo non era semplicemente generare un profitto, ma costringere l'Italia a pagare per indurre un acuirsi della crisi, fare innalzare lo spread oltre la soglia dei 500 punti (tasso di interesse superiore al 6%!!!) e imporre così il proprio uomo, Mario Monti, alla guida del paese...

APPROFONDIMENTI sul punto (1)

(2) Anche le agenzie di rating hanno avuto un ruolo fondamentale nel GOLPE 2011 poiché sostenevano che il rischio-insolvenza dell'Italia fosse superiore a quello che effettivamente era. Aumento di rischi = aumento del tasso di interessi sui titoli di stato (maggiore è il rischio insolvenza, maggiore è il tasso di interessi corrisposto a chi investe su di essi. A parità di tasso di interessi infatti, i gli investitori preferirebbero acquisire su titoli considerati più sicuri: per questo motivo la Germania, considerata molto solida, corrisponde un tasso di interessi poco superiore all'1%. Il "bello" è che riconoscendo a chi investe sui titoli di stato tedeschi un tasso di interessi molto basso, questi sono poco appetibili sui mercati: gli investitori preferiscono investire su titoli con maggiore rendimento, come quelli italiani, e di altre nazioni. Alle aste per collocare sul mercato i titoli, quelli tedeschi rimangono spesso invenduti (la domanda è inferiore all'offerta) a differenza di quelli italiani che producendo un alto tasso di interessi sono molto richiesti (la domanda è superiore all'offerta) NORMALMENTE, STANDO ALLE LOGICHE DEI MERCATI, IL TASSO SUI TITOLI TEDESCHI DOVREBBE AUMENTARE, PER RENDERE I TITOLI "APPETIBILI" SUI MERCATI: INVECE NO! I titoli non collocati sul mercato li ritira in blocco la BANCA CENTRALE TEDESCA, VIOLANDO I TRATTATI !!!!! Se anche la nostra banca centrale potesse ritirare i titoli di stato invenduti, l'Italia potrebbe ABBASSARE NOTEVOLMENTE gli interessi corrisposti: "tanto se non vengono venduti, non c'è problemi, interviene la Banca d'Italia"... MA A NOI QUESTO NON CE LO CONCEDONO !!!!

LA GERMANIA VIOLA I TRATTATI E TUTTI STANNO ZITTI, DALLA BCE A TUTTI I GOVERNI EUROPEI: CHE VENGONO DANNEGGIATI DA QUESTA SCORRETTEZZA IN PIENA VIOLAZIONE DEI TRATTATI EUROPEI !!!

I NOSTRI POLITICI TACCIONO INCREDIBILMENTE !!!! E pensate che il nostro paese è quello PIU' DANNEGGIATO DA QUESTA PRATICA, in quanto l'Italia è (anzi, ormai ERA) un "concorrente" della Germania!!! Ovviamente i mass media sono COMPLICI: Ho sentito io stesso telegiornali dire che "L'asta dei titoli tedeschi è andata male, e la Deutsche Bank si è fatta carico di quelli non collocati" COME SE FOSSE NORMALE...!!! Anche i giornalisti d'inchiesta più famosi, come Marco Travaglio su questo non hanno niente da dire...

APPROFONDIMENTI sul punto (2)


PER MAGGIORI INFO, LEGGETE UN PO' DI ARTICOLI CONTENUTI IN QUESTA RACCOLTA: http://www.nocensura.com/2013/05/una-raccolta-di-articoli-per-capire-le.html


Alessandro Raffa per Nocensura.com

mercoledì 12 febbraio 2014

ITALIA DI TUTTO E DI Più PARTE II

Strano paese è il nostro governata da una classe dirigente politica e partiti politici ancora più strani e lo abbiamo davanti agli occhi ogni giorno.
Abbiamo un partito,nuovo centro destra,che a Roma al Parlamento e Senato appoggia un governo PD e invece in regione Lombardia governa con un nuovo partito,Forza Italia e Lega.
Forza Italia nuovo partito ma è lo stesso di qualche anno fa o è un caso di omonimia che continua anche nel nome del suo leader Silvio Berlusconi oppure è un ritorno al vecchio,inteso come anni passati e non al cavaliere.
Abbiamo un premier PD che rischia di essere scalzato da Renzi,anche lui PD esattamente il segretario e lo difende,ancora loro,il nuovo centro destra.
Matteo Renzi sarà la nuova trinità?
Sindaco,premier e segretario nazionale del PD,3 poltrone ben poca cosa rispetto alla saga della famiglia Mastropasqua.
Abbiamo un partito anti sistema,i radicali, che nel sistema ci vivono vedi Bonino Emma che è stata Commissario Europeo,Ministro del Commercio Internazionale e delle Politiche Europee,Vice Presidente del Senato della Repubblica e attuale Ministro degli Affari Esteri.
E mentre loro giocano con il nostro futuro una ragazza 18enne muore per un ascesso dentale trascurato perché non aveva i soldi per andare da un dentista,mentre la gente si ammazza perché non ha lavoro o la perso.
Perché il loro problema fino a ieri era la legge elettorale ora sono le elezioni Europee e dopo le varie amministrative perché il loro interesse e avere il loro fondo schiena poggiato su qualche scranno e il resto vada alla malora.
Della popolazione Italiana non gli interessa niente fino alla vigilia delle elezioni per rendersi umili e cercare il loro voto riempendo la buca delle lettere con dépliant dove riconoscono la tua amicizia per poi dimenticarti appena inizia lo spoglio e ricordarsi di nuovo alle elezioni successive.
Continua
...


Italia di tutto e di più parte I

 

 

martedì 11 febbraio 2014

IL TEMPO STRINGE

A distanza di qualche mese dalle elezioni europee la stragrande maggioranza del popolo italiano, quella che non si ritrova decisamente nelle due grandi formazioni partitiche che vorrebbero spartirsi il nostro Paese e che sono decisamente complici della situazione in cui versa, questa stragrande maggioranza, dicevo, non ha idea di come comportarsi… Valuta infatti se sia il caso di affidarsi nuovamente ai “Grillini”, vista l’assoluta mancanza di strategia che complessivamente questi hanno manifestato da quando sono comparsi nella nostra storia… Valuta se sia il caso di non recarsi alle urne, malgrado sia palese che il non voto aiuta solo chi vince (i due famosi…)… Valuta se sia il caso di continuare a sostenere i vari partiti e partitini che da destra a sinistra affollano il nostro quotidiano, ma con scarsi risultati parlamentari, alla fine…
Ma secondo me non sono solo questi gli elementi che vanno considerati, anche se non secondari: fino a che punto vige la democrazia in Italia, malgrado le roboanti pretese dei nostri governanti, supportati da televisioni, radio e giornali?
Fino a che punto la nostra voce può essere condizionante sulle vicende che ci riguardano, senza che si subisca quotidianamente la lobotizzazione che i massmedia ci infliggono? Insomma, SIAMO ANCORA IL POPOLO SOVRANO?
Lasciamo perdere i vari sistemi elettorali, con o senza preferenze, ché tanto sono sempre e solo i segretari di partito ed i loro fiduciari che decidono chi mettere nelle liste, lasciamo perdere anche le forme (proporzionale, maggioritario, bipolarismo, doppio turno, sbarramento…). Sono sempre stati altri a governare, non il popolo… Una volta i politici, a cui è subentrata la magistratura, che non si limita più ad applicare le leggi, ma pretende di metterci il becco e di modificarle a suo piacimento. Dopo questi soggetti ci sono le varie lobbie, ed anche queste hanno il loro bel peso. E se non ce ne fosse abbastanza, da quando esiste l’Unione Europea (di cui siamo tra i fondatori!) e da quando esiste l’euro ci siamo ridotti a vassalli anche di Stati che ci vedono come il fumo negli occhi, né possiamo fare nulla senza che questi mettano il naso (la famosa frase: ce lo chiede l’Europa è il tormentone di questi anni, ma ci chiediamo mai cosa NOI possiamo chiedere all’Europa o cosa ci stia dando l’Europa in cambio?) Ci ha tolto il diritto di conio, ci sta mangiando ciò che rimane di quello che un tempo era la nostra grandissima riserva aurea, ci impone tutto quello che loro non fanno…
Già, hanno visto che a Lampedusa i migranti non hanno camere d’albergo a 5 stelle e ci hanno minacciato di sanzioni, come pure per la situazione delle carceri, come prima per le quote del latte ecc. ecc.. Abbiamo un TUTOR come se fossimo deficienti o non avessimo raggiunto la maggiore età… Dov’è mai il POPOLO SOVRANO?
Ed ora le elezioni, ancora impreparati, ancora senza avere bene in mente quello che ci sarebbe da fare…
Eppure abbiamo degli esempi: la rivolta di Alba Dorata in Grecia, la Le Pen che guida (stando ai sondaggi) il primo partito in Francia, le risoluzioni del Belgio e della Svizzera nei riguardi dell’invasione degli immigranti. Perfino l’Inghilterra… Ma noi? Fermi, addormentati, sedati…
Certo la crisi ci riempie la vita di disperazione e poco importa sapere chi l’abbia provocata, se sia stata inoculata per ragioni che a noi sfuggono, se sia gestita da chi di dovere (grosse banche in testa) proprio per legarci le mani e per impedirci di pensare ad altro. No, non siamo proprio pronti alle prossime elezioni, né lo saremo mai, per quelle dopo e dopo. SIAMO UN POPOLO STANCO (e di sicuro senza sovranità)…