sabato 28 maggio 2011

I MILLE VOLTI DEL TERRORISMO INTERNAZIONALE




E’ un’arma feroce quanto efficace, violenta quanto spettacolare, criminale e al tempo stesso politica. Ma soprattutto il terrorismo è un’arma.
A volte rappresenta l’extrema ratio per la realizzazione di principi che di per sé sarebbero anche nobili e condivisibili, se il terrorismo non avesse – quasi sempre – la caratteristica di sparare nel mucchio, di sacrificare civili inermi. Spesso la via terroristica rappresenta solo una scorciatoia per raggiungere finalità irraggiungibili per via pacifica.
Il fenomeno del terrorismo si è imposto a livello globale con il secolo appena trascorso, ma con un’intensità ed una violenza sempre in crescendo.
Non esiste, evidentemente, un solo terrorismo: accanto a quello "contro lo Stato" esiste la violenza terroristica "di Stato". E spesso è difficile stabilire una graduatoria di crudeltà tra un’azione terroristica in grande stile di un commando clandestino che sacrifica vittime innocenti ed il bombardamento di un’aviazione militare regolare di uno Stato civile che condanna alla stessa fine altre vittime innocenti.
In queste pagine affronteremo però solo il primo dei due aspetti. Ben consapevoli, comunque, che spesso le due forme di terrorismo sono pienamente connaturate.
Cercheremo di scandagliare il fenomeno in tutti i suoi aspetti e le sue forme: dal terrorismo separatista ed irredentista, condotto da movimenti che hanno come obiettivo la lotta per la liberazione del proprio paese da forme di egemonia, per lo più esterne, fino al terrorismo inteso come guerra planetaria per affermare la prevalenza di una concezione del mondo.
In altre parole da fenomeni di lotta armata circoscritti come quelli rappresentati dall’
ETA basca, dall’IRA irlandese, dalle FARC colombiane, dall’UCK balcanico (solo per fare qualche esempio) fino alla galassia degli esegeti della paura che compongono il network islamico del terrore, in un miscuglio spesso indescrivibile dove lotta di liberazione e terrorismo, appunto, si confondono.
Ma parleremo anche di forme eversive e sovversive ormai sparite, oppure "in sonno" che si sono radicate negli anni Settanta in
America Latina, inGiappone, in Europa.
Per quanto riguarda, invece, il terrorismo italiano vi rimandiamo ad un’altra e più specifica sezione di Misteri d’Italia.

http://www.misteriditalia.it/terrorismo-internazionale/

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