martedì 19 marzo 2013

Eurorapina – Commerzbank: “Prelievo forzoso del 15% sui depositi italiani”


Ci siamo, il tabù è rotto: ora si salvi chi può. Prima venne Amato, il socialista, e si fregò, di notte, i risparmi degli Italiani. La chiameranno tassa, sarà una rapina.
Joerg Kraemer, capo economista della banca tedesca Commerzbank , ha chiesto che, dopo Cipro, anche ai depositi bancari privati in Italia venga applicato un prelievo, stavolta del 15%: “Un prelievo del 15 per cento delle attività finanziarie sarebbe probabilmente sufficiente a spingere il debito del governo italiano al di sotto del livello critico del 100 per cento del prodotto interno lordo”, ha detto a Handelsblatt. E’ la ricetta della finanza e degli eurocrati per l’Italia.
L’elite eurofanatica bancaria promuove deliberatamente la dislocazione sociale come stratagemma per prendere il controllo dell’economia di una nazione e iniziare il processo di appropriazione della ricchezza dei cittadini prima, e della floride società italiana: ENI, ENEL, FINMECCANICA. In questo aiutate dalla magistratura ben foraggiata.
Come esposto dal giornalista investigativo Greg Palast nel 2001 , l’élite bancaria globale, vale a dire la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale, hanno affinato una tecnica che ha permesso loro di applicare la strategia in numerosi paesi in passato.
Nel mese di aprile 2001, sono trapelati documenti della Banca Mondiale che delineavano un percorso in quattro fasi su come saccheggiare le nazioni della loro ricchezza e delle infrastrutture, mettendo il controllo delle risorse nelle mani dell’élite bancaria.

Una delle fasi finali del processo, denominata la “rivolta del FMI,” descrive come l’élite starebbe deliberatamente pianificando disordini civili di massa che avrebbero l’effetto di spaventare gli investitori e causare i fallimenti dei governi. Per poi prendere il controllo della situazione.
“Questo incendio doloso dell’ economia facilita il saccheggio da parte degli stranieri dei beni nazionali a prezzi stracciati”, scrive Palast, aggiungendo: “Emerge un disegno. Ci sono molti perdenti, ma i chiari vincitori sembrano essere le banche occidentali e l’élite finanziaria. ”

Quanto tempo prima che la crisi generata dal saccheggio costringerà Cipro a vendere i suoi beni, così come la Grecia ha fatto negli ultimi tre anni? E quando toccherà all’Italia?
Il saccheggio di Cipro, erroneamente etichettato come “tassa”, è stato venduto da governo cipriota, Fondo monetario internazionale, Unione europea e media di disinformazione di massa come un “male necessario” per evitare che le banche del paese andassero in rovina e la nazione collassasse. Falso, gli stati che hanno sovranità monetaria non falliscono. Falliscono quegli stati costretti dall’euro a prendere – detto molto rozzamente – i soldi in prestito dalla Bce. E questo è anche il motivo dello “scandalo ungherese”: si sono ribellati all’usura della Bce, devono perire.


Fonte: http://voxnews.info/2013/03/18/eurorapina-commerzbank-prelievo-forzoso-del-15-sui-depositi-italiani/

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