domenica 30 ottobre 2011

Pedrazzini candidato sindaco lumbàrd "Pronto a vincere, mettiamoci la faccia"

Sul palco di SpazioArte è mancata l'investitura ufficiale dell'ex senatore del Carroccio, che non esclude alleanze pur di espugnare Piazza della Resistenza

Celestino Pedrazzini, Lega Nord di Sesto San Giovanni
Celestino Pedrazzini, Lega Nord di Sesto San Giovanni
Sesto San Giovanni, 29 ottobre 2011 - L’incoronazione ufficiale che tutti si aspettavano non c’è stata, ma dal palco di SpazioArte Celestino Pedrazzini ha comunque parlato come il candidato sindaco che si prepara a dare l’assalto al palazzo rosso. E non solo con la Lega Nord. Perché le alleanze, per assicurarsi la vittoria, sono tutte possibili. Lo ha detto chiaro e tondo l’ex senatore del Carroccio l’altra sera, quando in via Maestri del Lavoro le camicie verdi sono arrivate in massa ad ascoltare il ministro Roberto Maroni.

«Per vincere a Sesto è necessario costruire una squadra forte e compatta. Leviamoci dalla testa che ci sarà il ballottaggio, perché tocca vincere al primo turno - spiega Pedrazzini -. Non dobbiamo aspettare gli ultimi due mesi per costruire un’alternativa». Infatti, il Carroccio ha iniziato almeno due anni fa a puntare sull’ex senatore ingegnere. Che guarda al Pdl con favore e un po’ meno alle liste civiche e agli infiltrati speciali dell’ultima ora.
«Vogliamo gente che in questi anni ha messo la faccia, non quelli che arrivano alla fine e pretendono la benedizione».

Perché, come dicevano i militanti, stavolta la partita è seria. Stavolta «se si perde, Sesto rimane rossa per altri trent’anni». Parola di Pedrazzini. Che non fa il veggente, ma in questi mesi è andato a rileggersi i numeri. «Dal 2007 al 2010 la sinistra sestese è rimasta una massa compatta. Significa che dobbiamo cercare di prendere voti anche dall’altra parte».

Dando un’alternativa. «Il cambiamento non può essere soft, non dobbiamo solo cambiare i commensali. L’unica possibilità è ribaltare il tavolo e ricominciare a costruire da capo una proposta politica». Mentre il Carroccio si porta avanti, pensando a programmi e alleanze, il Pdl resta attento alla finestra. Al gran completo giovedì ha ascoltato le parole di Pedrazzini. E quelle di Maroni, che invece non esclude l’ipotesi di una corsa in solitaria. Ma si sa, il gioco delle alleanze dipende dall’asse Bossi-Berlusconi. E da altre partite. Perché oltre a Sesto, sul piatto c’è anche il Comune di Magenta, con i due partiti che potrebbero arrivare a uno scambio per piazzare il loro candidato. «Pedrazzini è una persona autorevole - commenta Antonio Lamiranda, capogruppo di An -. Gli accordi si possono trovare. L’obiettivo è comune: non vogliamo perdere l’occasione di vincere a Sesto».
di Laura Lana

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