mercoledì 14 settembre 2011

Gli Italiani dieci anni dopo

di Rita Piccolini

Mancano meno di un mese al Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011. L’Istat infatti, in collaborazione con il ministero dell’Interno, le regioni, le province e i comuni, fotograferà la realtà italiana dal prossimo 9 ottobre al 20 novembre. Sarà il 15esimo censimento generale e il fatto che coincida con i 150 anni dell’unità d’Italia, gli conferisce un valore aggiunto.

In realtà la campagna per il grande censimento che ogni 10 anni coinvolge l’intero Paese è partita già dal 13 settembre, perché è cominciata la distribuzione, via posta, dei questionari a cui ognuno di noi è chiamato a rispondere. Alcuni cittadini li hanno già avuti ieri, ma attenzione! Il momento della compilazione è quello dal 9 ottobre in poi, in modo che la elaborazione dei dati fotografi contemporaneamente una realtà uguale per tutti, perché scattata in un preciso e determinato periodo in tutto il Paese.

In conferenza stampa il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, illustra le innovazioni a tutto campo per questa grande operazione indispensabile per conteggiare la popolazione, conoscerne le caratteristiche e raccogliere informazioni sulla quantità e le peculiarità strutturali delle abitazioni e degli edifici. Tutto sarà più facile rispetto ai decenni precedenti: il questionario arriverà per posta. Non ci sarà alcun rilevatore a consegnarcelo a mano, né tanto meno seduto nel soggiorno di casa nostra a farci domande sulla nostra famiglia e la sua composizione. Ognuno potrà rispondere direttamente via Internet, guadagnando tempo e soprattutto velocizzando la elaborazione dei dati. Nel plico che riceveremo per posta sarà inserita una password adibita a questo scopo e sarà sufficiente connettersi con il sito censimentopopolazione .istat.it. In tal senso un particolare appello viene rivolto ai più giovani che, grazie alle loro notevoli conoscenze telematiche, potrebbero aiutare i più anziani nello svolgimento di questo facile ma importante obbligo sociale. In conferenza stampa Giovannini ha reso noto che il ministro Brunetta invierà una nota alle pubbliche amministrazioni per consentire che i dipendenti pubblici possano rispondere via Internet anche dai posti di lavoro, e così faranno anche molte amministrazioni private. Qualora invece non ci fosse dimestichezza con il web si potrà semplicemente rispondere compilando le caselle del questionario cartaceo, per poi consegnarlo in busta chiusa in qualsiasi ufficio postale. E se ci fossero difficoltà e fossero necessarie ulteriori delucidazioni? Dal prossimo 1° ottobre sarà attivo un numero verde 800 069 701 ma, soprattutto, ogni Comune predisporrà dei centri di raccolta in cui verranno fornite le informazioni necessarie. Saranno allestiti poi su tutto il territorio nazionale 215 punti informativi, all’interno di centri commerciali, cinema multisala e stazioni ferroviarie. Il 7 ottobre partirà inoltre il “Census tour” : 21 furgoni con il logo del censimento si metteranno in viaggio per visitare 700 Comuni di piccola e media dimensione, dal Nord al Sud della penisola, sostando nelle piazze principali per aiutare i cittadini nella compilazione del questionario. Soltanto nel caso in cui non si invii il questionario compilato arriverà il rilevatore a ritirarlo personalmente.

Il censimento è un grande rito collettivo e un obbligo civico la cui importanza non sfugge a nessuno. Soltanto da dati precisi può nascere una conoscenza approfondita della nostra realtà sociale e possono essere elaborate strategie per i cambiamenti necessari. Tra l’altro per la prima volta una legge europea rende obbligatorio il censimento in tutti i Paesi dell’Unione, fissando regole comuni relative all’anno di riferimento, al campo di osservazione, alle definizioni, alle classificazioni e alle variabili da rilevare. L’obiettivo è quello di garantire una migliore comparabilità dei risultati.

Oltre alle novità sulla compilazione ce ne sono alcune anche in relazione ai contenuti. Rispetto al censimento del 2001 sono state inserite domande sull’ambiente: sul tipo di combustibile o di energia usati per il sistema di riscaldamento delle abitazioni e sull’eventuale presenza di impianti a energia rinnovabile o di aria condizionata. Un’attenzione particolare è riservata anche alla tecnologia, con una domanda sulla disponibilità di cellulari e connessione a Internet.

Una fotografia dell’Italia non sarebbe completa senza la presenza degli stranieri che vivono nel nostro Paese per motivi personali, di studio o di lavoro. Per questo l’Istat ha individuato luoghi, associazioni e media dedicati che consentano un loro coinvolgimento diretto, attraverso iniziative di sensibilizzazione e distribuzione di materiale informativo nelle sei lingue straniere più diffuse in Italia: inglese, francese, spagnolo, cinese, arabo, ucraino.

“Come un gigantesco scanner- sottolineano all’Istat- il censimento passerà in rassegna famiglie, individui, abitazioni, quartieri, frazioni, comuni, province, regioni, fotografando non solo la a situazione d’insieme, ma anche i dettagli che la compongono in tutte le sfaccettature.

Nessun commento:

Posta un commento