mercoledì 21 settembre 2011

Giudice in malattia beccato in barca in Brasile: “è per la mia autostima”



Altro che la casta dei politici. Prendete il caso di Vicenza, dove un giudice ha presentato un certificato medico per assentarsi dal lavoro. Motivo? Era depressa, poveretta, doveva curarsi. Già.
E in più aveva una “lombartrosi spiccata con discopatite multiple, una malattia invalidante per il lavoro”. Tenetelo a mente.
Peccato che la giudice non avesse nulla.  Perché è stata beccata in mare, su una barca a vela, al largo del Brasile. Veleggiava, stupenda, nel mezzo del mare. Una situazione, come è ovvio, incompatibile con la sua malattia (falsa). E ha avuto pure il coraggio di negare l’evidenza, visto che ha sostenuto che la regata faceva parte di “un percorso di recupero e di verifica delle capacità di autostima“. Che faccia tosta. L’autostima, e vabbè.
Una scusa talmente patetica che nemmeno il tribunale di Vicenza le ha potuto credere. Ma siccome casta salva casta, la punizione della Corte dei Conti è stata poco incisiva (la sentenza è arrivata in questi giorni, ma il caso risale al 2005). Una cosa tra amici. Eh sì, perché la giudice è stata condannata a 959 euro di risarcimento per il “disservizio al sistema giustizia” e alla restituzione di 5.755 euro di stipendio. Un po’ poco. Licenziarla? Ma cosa vi salta in mente…

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