lunedì 4 luglio 2011

UNDER 13? UNDER 15? UNDER 17? SI SCRIVE GEAS BASKET SI LEGGE ... SCUDETTO !!! IL PRESIDENTE MAZZOLENI: PREMIATA LA BONTA' DEL NOSTRO LAVORO

Sesto San Giovanni - L’ultimo atto della stagione 2010/2011 è ancora nel segno del Geas: l’Under 15 Geas Armani Junior è di nuovo campione d’Italia! Le rossonere allenate da coach Cinzia Zanotti bissano il successo dello scorso anno battendo nettamente nella finale di Bormio la Libertas Bologna ( 62-45). E’ il terzo titolo tricolore nella stagione, dopo quello dell’Under 13 "Join the Game" e dell’Under 17: nessun club aveva mai ottenuto tanto. Un risultato reso possibile anche dall’introduzione negli ultimi 6 anni delle nuove categorie delle giovanissime (Under 14 e 13), ma pure le "doppiette" sono eventi in realtà molto rari: se ne contavano in precedenza solo 9 in mezzo secolo di basket femminile giovanile, due delle quali ottenute ancora dal Geas negli anni 70. Con questo scudetto il totale dei titoli giovanili del club tocca quota 13, record inattaccabile fra i club di serie A1 e A2. Un traguardo che inorgoglisce e sancisce un primato che sta particolarmente a cuore della società, da sempre impegnatissima sul vivaio. Sono numeri che resteranno nella storia, non soltanto del Geas. La finale di Bormio non è stata certo una passeggiata, né poteva esserlo, anche se la vittoria non è stata mai in forse e le rossonere hanno sempre condotto nel punteggio. Ma le brave e tenacissime avversarie bolognesi, condotte dall’orgoglio di Santucci e Landi, hanno tenuto l’incontro aperto fino a metà del secondo quarto, quando il Geas Armani Jeans ha dato una seconda spallata, poi risultata decisiva. L’altro avversaria insidiosa è stata l’evidente stanchezza: molte giocatrici, già impegnate nella finale Under 17, erano alla dodicesima partita in poche settimane. Ma la freddezza e il carattere di tutte ha consentito di gestire al meglio la situazione. Le rossonere, partite fortissimo con un primo quarto da 17-7, hanno poi concesso il secondo periodo alle avversarie, capaci di rifarsi sotto con convinzione. Le giocate di Zandalasini, Kacerik e Picco su tutte hanno però reindirizzato la partita sui binari del Geas: la grinta e la determinazione di tutte le geassine scese in campo hanno fatto il resto. Per Bologna non c’è stato più nulla da fare, nonostante un ultimo periodo giocato con intensità e buone soluzioni. Gioia immensa per le geassine U15, autrici di una stagione perfetta: percorso netto, nessuna sconfitta alla fase Interzona e in queste finali nazionali, con una serie di vittorie larghe e convincenti, così come quella ottenuta in finale. Le rossonere di coach Cinzia Zanotti, al secondo titolo in 2 anni alla guida di una selezione giovanile Geas, hanno infatti dimostrato anche oggi, contro la forte Bologna, la sorpresa della manifestazione, di saper mantenere alta la concentrazione, di saper giocare di squadra e di poter riuscire a reagire ai momenti di difficoltà. Bologna ha infatti tenuto testa più di ogni altra squadra alle geassine U15 e merita tanti, tanti complimenti. Ma complimenti speciali li meritano in particolare Carlotta Picco, Martina Kacerik e Cecilia Zandalasini: la prima è stata infatti premiata come Miglior Realizzatrice del torneo, mentre le due compagne sono state inserite nel Miglior Quintetto delle finali insieme a Sares (Trieste), Albano (Torino) e Santucci (Bologna). Questo scudetto è per l’U15 ancor più significativo se pensiamo che il gruppo è profondamente modificato rispetto a quello che ha trionfato l’anno scorso a Quartu Sant’Elena. Sono infatti solo 5 le rossonere reduci dalla splendida cavalcata dello scorso anno: fanno quindi il bis Kacerik, Colli, Picco, Beretta e Zandalasini, mentre sono alla prima gioia tricolore Menegolo, Santella, Serra, Bumelliana, Grassia, Bonomi, De Silva e Trianti, alcune delle quali per altro sotto età. Sul gradino più alto del podio insieme alla sua squadra c’è anche Cinzia Zanotti, che si conferma alla guida della squadra campione d’Italia: "Questa è un gruppo super – commenta coach Cinzia – che si è molto rinnovato ma che ha dimostrato lo stesso spirito dello scorso anno. Il lavoro degli allenatori, mio e di Monica Lanzi in particolare, è stato ottimo: Monica mi ha dato una grossa mano nella costruzione del gruppo, negli allenamenti e nel percorso di crescita della squadra. Buona parte di questo scudetto è suo. Grande merito anche alla società, che ci ha sempre supportati, e al preparatore atletico, che ha lavorato davvero benissimo. E’ una vittoria di un grande gruppo, composto da ragazzine che ragionano già da adulte e che hanno saputo mantenere alta la concentrazione non solo qui a Bormio, ma durante tutto l’anno. Uno scudetto viene sempre conquistato da una squadra e questo è quello che è successo: abbiamo giocatrici importanti, ma il nostro valore aggiunto è proprio la squadra. Oggi non abbiamo giocato benissimo, anzi a tratti siamo state molto poco fluide, ma con la difesa abbiamo saputo conquistarci un vantaggio e poi vincere la partita. Ci è mancata brillantezza, ma abbiamo messo in campo tanta grinta e tanta freddezza ed è bastato. In una finale è difficile giocare bene, oggi però abbiamo dimostrato le nostre doti difendendo praticamente tutta la partita a uomo: dispendioso ma necessario per affrontare una Bologna che attacca bene la zona. Lo scarto finale è forse eccessivo, la Libertas è una buona squadra e va elogiata. I complimenti però li meritiamo anche noi: questo è un titolo storico, ci riempie di gioia e soddisfazione. Ora ci godiamo il meritato riposo, in attesa di ripartire il prossimo anno". "Se ci fosse stato bisogno di una ulteriore conferma della bontà del nostro lavoro – aggiunge il Presidente Mario Mazzoleni – questo scudetto è la risposta migliore: abbiamo profuso tante energie nel vivaio, investendo e cercando di dare il meglio alle e per le nostre giovani. Loro ci hanno ripagato nel migliore dei modi, vincendo tre titoli italiani in questa stagione. Meglio di così non potevamo fare e nemmeno sperare. Mi auguro invece che queste manifestazioni, così belle, ricche di significato e così importanti, facciamo capire a tutto il mondo del basket che vale la pena lavorare e costruire un futuro per queste giovani, che mettono il cuore in campo e che tornano a casa arricchite da esperienze come questa. La pallacanestro del futuro appartiene a queste ragazze, noi e chi ruota intorno al mondo del basket abbiamo il compito di costruire per loro un ambiente sano, che creda nelle loro potenzialità e che dia loro la possibilità di svilupparle al meglio". E ora: qui Geas, a voi mondo azzurro. Quattro rossonere volano fra qualche giorno nella nazionale Under 16 in vista degli Europei di categoria, in programma in agosto a Cagliari, per confermare un’altra vocazione del loro club: fornire giocatrici di tutte le categorie per rappresentare l’Italia. (di Jacopo Cattaneo).

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