sabato 30 luglio 2011

Mondiali di nuoto a Shangai: oro per il Settebello



La squadra di pallanuoto italiana non vinceva dal lontano 1994. Argento per Luca Dotto nei 50 stile libero

FOTO LAPRESSE
17:04 -
Il settebello italiano è d'oro. L'Italia ha vinto il titolo mondiale nella pallanuoto battendo la Serbia per 8 a 7 al termine di una gara combattuta e che ha richiesto i tempi supplementari. Determinante per la squadra di Franco Campagna è stato il portiere Stefano Tempesti: ha neutralizzato due rigori avversari. La Serbia era la detentrice del titolo mondiale, conquistato due anni fa a Roma, dove peraltro aveva eliminato l'Italia negli ottavi per 7 a 5 e dove gli azzurri avevavo chiuso il torneo all'undicesimo posto.  
L'Italia della pallanuoto torna sul gradino più alto del podio 17 anni dopo l'ultima volta (i Mondiali del '94), e il ct azzurro Sandro Campagna elogia ''cuore, coraggio e compattezza'' della sua nazionale fresca d'oro ai Mondiali di Shanghai. ''La Serbia - il primo commento, ai microfoni RaiSport, - ha individualità eccezionali. Noi li abbiamo battuti con l'atipicità del nostro gioco e l'unione tra di noi. E' stata la vittoria del gruppo. Con la compattezza, gli italiani sono unici al mondo''. Un elogio particolare al portiere Tempesti, che ha parato due rigori alla Serbia: ''E' stato eccezionale, e non solo per quei due penalty''.
50 stile libero: argento per Luca DottoPrima medaglia mondiale nel nuoto nella storia del Corpo Forestale, grazie all'argento di Luca Dotto a Shangai. "Sono molto felice tanto che non so cosa fare, vorrei urlare", ha dichiarato l'atleta dopo aver stabilito anche il nuovo record italiano sui 50m stile libero fermando il cronometro a 21"90.
 "Alla partenza ho perso una bracciata - sottolinea - me ne sono accorto e ho cercato di metterci una toppa, poi ho visto che ero sempre più vicino al brasiliano Cielo e ho pensato che stavo andando forte. L'argento davvero non me l'aspettavo - continua - finché non ho visto scritto il mio nome sul tabellone, in una gara poi che non preparo e che, generalmente, faccio solo nella prospettiva dei 100 metri. Sono felice, dedico questo incredibile risultato ai miei genitori e alla mia ragazza Rossella, spadista della Forestale, oltre che a tutti i miei amici e al gruppo sportivo che, insieme al club civile della Larus, mi ha sostenuto".

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