venerdì 21 marzo 2014

Lettera aperta a Vladimir Vladimirovič Putin

Caro Signor Putin,
sei uno dei pochi Presidenti che ancora può vantare un Popolo Sovrano con diritto di coniare la propria moneta e di tenere distanti le mani della Bilderberg dal proprio Paese.
E’ vero, non sei proprio una persona buona come il nostro Papa Francesco, hai un passato nei servizi segreti del KGB dove, a quanto si dice, eri uno zelante esecutore di ordini, non permetti il “politicamente corretto”, Ti ostini a giudicare i gay dei pervertiti scherzi di natura ed i mussulmani un pericolo contro la Civiltà, non sei Massone, non godi della simpatia delle Grandi Casate, ma tuttavia, “malgrado ciò” sei la persona più adatta al Tuo Popolo – insomma hai le palle! -.
Per favore, evita la guerra con l’Europa e gli USA, non lasciarTi vincere dalle loro provocazioni, dalle loro risibili sanzioni (Tu hai più ricchezze e risorse di quei due messi assieme!). So che non posso chiederTi di lasciare la Crimea all’Europa, dopo che i risultati del Referendum hanno sancito col 96% la Riunione alla madre Russia (dopo che Kruscev l’aveva regalata all’Ucraina nel ’54, quando entrambe facevano parte della Repubblica Sovietica). Lo so, Ti dicono che questo Referendum è inammissibile, e certamente, almeno da noi è improponibile … Ma da noi, lo sai non c’è più Sovranità Popolare, siamo sudditi di altre Potenze, di altre forze non più solo politiche e non abbiamo più diritti, ma solo doveri. FiguraTi se ci permettono di esprimere il nostro malcontento !...
Cionondimeno, caro Putin, non entrare in conflitto, non costringerci a fare delle scelte etiche: se essere, insomma solidali con Te e tradire quindi il nostro Paese, o se essere complici nel cercare di ridurTi al nostro stato di servi. Sappi che sotto, sotto, chi non ha gli occhi foderati di prosciutto, chi non accetta supinamente il bombardamento delle reti televisive e delle testate giornalistiche, costoro sanno perfettamente come gira questa situazione e sanno che … se anche non hai ragione, non hai tutti i torti. Un’altra cosa: sapendo che il nostro governo non la pensa proprio come il popolo Ti prego, IL PROSSIMO INVERNO NON LASCIARCI AL FREDDO !!!


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