domenica 27 ottobre 2013

SIGNOR … AGGIO (o almeno credo)...

Temo che la causa prima della nostra crisi non sia l'incapacità (che pure c'è) dei nostri politici, né le pretese dell'Unione Europea (anche queste esistenti) e neppure alla fine l'entrata dell'euro (lì ci sono altri discorsi da fare), bensì IL DEBITO PUBBLICO. Bella forza, direte Voi: hai scoperto l'acqua calda! Ma lasciatemi continuare... Già, il debito pubblico, quella cosa orrenda a cui ciascuno imputa una causa diversa: chi asserisce che è colpa dello spreco delle amministrazioni e della macchina statale, chi invece degli evasori, quei cittadini che più si beccano, più se ne trovano e sembra che non finiscano mai, chi infine delle banche, in generale, o meglio delle loro spese che superano sempre le entrate...
Ecco, le banche, ma non quelle locali con un pubblico affezionato che ripone i propri risparmi: vorrei parlare di quella che è autorizzata ad emettere moneta – LA BANCA EUROPEA -. Una volta ogni Stato aveva la possibilità (anzi, più che possibilità, il dovere) di coniare denaro (lira, peseta, marco, franco, ecc.), in merito alla disponibilità della propria riserva aurea (e qui noi eravamo una potenza!), servendosi della Zecca dello Stato che, come dice il nome era al servizio dello Stato. Già prima dell' avvento dell'euro le cose cambiano con l'embrione della privatizzazione: il 1975 è l'ultimo anno del “monopolio “ e le banconote da 500 lire l'ultima emissione statale. Arriva poi nel 2001 l'euro: moneta unica ed unica ad essere autorizzata a riempire le casse delle varie Nazioni, svincolandosi dal valore dell'oro, ma tenendo conto delle esigenze di chi richiede (e stando attenti a non creare inflazione): LA BANCA EUROPEA, appunto... Solo che, a differenza di prima stiamo parlando di banca privata (e sarebbe interessante sapere i nomi dei proprietari, sai che sorprese!!!) e, si sa, gli azionisti ci devono sempre guadagnare – senza esagerare, però! - Senza esagerare... oppure esagerando, ma tanto, tanto...
Ci sono delle Leggi che bisogna rispettare! A meno che non si trovino dei cavilli per eluderle...
Mettiamo, per facilitare un discorso, altrimenti astruso ai più, che io sia la Banca Europea ed ics lo stato che mi chiede diciamo... un miliardo di euro. Stampo 'sto miliardo (che a me costa tra stampa e stipendio agli addetti, facciamo sempre finta, circa 200 mila euro). Nel mio bilancio, visto che DEVO DARE, nella voce SPESE scrivo la cifra di 1.000.000.000 + 200.000. Aspetto pazientemente che ics (lo Stato richiedente) mi restituisca la cifra (quindi io PRESTO, non DONO) + il costo e perfino gli interessi (5.000 Euro?) e nella voce ENTRATE inserisco il tutto... Giusto, no? GIUSTO UN ACCIDENTE !!! MI SONO MANGIATO UN MILIARDO, SENZA CHE NESSUNO ABBIA A CHE RIDIRE, LEGALMENTE !!! Infatti il miliardo e duecentomila di spesa e quello di entrata si elidono a vicenda (legge matematica) e il “mio” bilancio … risulta così in pareggio, con la sola eccezione degli interessi (i 5.000 euro famosi di cui sopra, in più). Non pare anche a Voi che sia evidente un certo olezzo di truffa?
Ed adesso chiedetevi pure il perché di un immenso debito pubblico che continua mostruosamente a crescere...
Già ho avuto modo di asserire che mi intendo poco di economia ed infatti ho cercato di portare con parole mie il contributo di luminari nel settore (sperando di non avere troppo travisato i loro pensieri). Loro hanno una definizione per quanto sopra e cioè “SIGNORAGGIO” ed io ancora adesso mi chiedo da dove sia saltato fuori questo benedetto Signor Aggio, che tutto mi sembra fuorché un signore...
Ah, un dettaglio che mi sta sul … pomo di Adamo: che fine ha fatto la nostra riserva aurea, ora che non serve più come riferimento alla moneta??????? Forse CIULATA? (espressione milanese nota ai più ).
 

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