mercoledì 9 ottobre 2013

FUORI LORO E DENTRO NOI


Come al solito remano contro... Chiedono l'indulto e l'amnistia, in quanto le prigioni sono piene e la vita dei "clienti" è disagevole ed umiliante, "indegna di un paese civile". Bene, benissimo, allora svuotiamo le carceri! Ma l'umiliazione che tanti di questi soggetti hanno provocato nelle loro vittime, quando le hanno scippate, rapinate, violate (e non occorre lo stupro per violentare le persone, basta anche solo entrare nelle loro case, rubare le loro macchine e lo sa bene chi ha ricevuto “visite sgradite”), quelle sì che possono essere degne di un paese civile? Già ora le nostre città brulicano di umanità di male affare che, per necessità o anche per semplice voglia di delinquere terrorizzano chi è lasciato solo e che non può neppure difendersi, ché se per disgrazia l'assalitore viene ferito, o “peggio”, sulla vittima si abbattono gli strali della giustizia. Svuotiamo le prigioni ed aumentiamo la fascia dei crimini – non è un'ipotesi azzardata! -. E' vero, l'Italia è stata bacchettata e sanzionata dalla Corte Europea (ma che razza di controlli subisce un Paese che fino a prova contraria dovrebbe essere libero ed indipendente?!?), è vero, i tempi dei processi sono lunghissimi ed estenuanti e si mischiano nelle carceri i detenuti in attesa di giudizio (innocenti fino a prova contraria) e quelli già condannati ai vari livelli. Ma allora il primo problema per ridurre il numero dei detenuti è snellire i tempi dei giudizi. Obiettano che i magistrati sono in numero insufficiente per la mole di lavoro. Eh già, ma quando si devono occupare di qualche cosa che attiri i mass media allora miracolosamente si moltiplicano, e così anche nel caso di personalità di spicco da abbattere...
Ormai la gente ha la percezione che ci sia “qualche cosa” che non funzioni nel come vanno le cose, quando, fregandosene altamente di Abele, lasciato morto in un angolo, l'attenzione e le coccole vanno tutte a Caino, che deve avere tutte le cure, a cui non deve mancare nulla e non deve avere motivi di lamentela...
Allora non è che la nostra società, o chi ne tira le fila, temo, sotto sotto non ritenga che sia più gestibile un mondo di delinquenti, deboli, corrotti, senza valori molto più di una composta da persone oneste e salde?
Non c'è problema: con la nostra indifferenza e pigrizia anche mentale prima o poi otterranno ciò che vogliono. Per quanto mi riguarda, anche se la mia vita sarà difficile, piena di trabocchetti, senza le soddisfazioni che toccano a quelli altri, ciò nondimeno non mi cambierei con loro, né con i giudicanti...

Ma vale solo per l'Italia? Ed i nostri Marò in India? Ah, non c'entra nulla: dimenticavo che se non sono delinquenti le regole non valgono...

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