martedì 1 febbraio 2011

Capannoni al posto dei rom Funziona il muro di via Luini

Vincenzo Amato promuove la barriera anti nomadi di via Luini: l'area non è più soggetta a occupazioni abusive, l'amministrazione procede con il bando destinato alle piccole imprese

Sesto San Giovanni, 1 febbraio 2011 – Chiavi in mano, l’ultimo sopralluogo l’ha effettuato pochi giorni fa. Ha aperto il cancello, ha dato un’occhiata e l’ha richiuso. È soddisfatto Vincenzo Amato della barriera anti rom eretta ormai da qualche mese in via Luini. Ora che l’area non è più soggetta a occupazioni abusive, si può andare avanti con il bando destinato alle piccole imprese.
«Siamo un po’ in ritardo con la pubblicazione — ammette l’assessore ai Lavori pubblici — Lo stiamo perfezionando e stiamo valutando i criteri di accesso alla gara. La strada però è già segnata: sorgeranno capannoni produttivi». Se in via Luini i rom non si vedono più, basta andare oltre la ferrovia per trovare ancora qualche baracca, costruita con i materiali di fortuna recuperati per strada. «Il fenomeno è assolutamente residuale — replica Amato — Ultimamente quella porzione di spazio è stata violata: qualcuno è riuscito a oltrepassare la recinzione, sistemandosi nell’area della ferrovia contro il muro».
Già in questi giorni si correrà ai ripari. Sulla barriera interna non era stato infatti montato l’opendicolo metallico, la parte inclinata per rendere ancora più difficile la scalata ai nomadi. «Alzeremo la recinzione con questo ultimo modulo, anche se qui la competenza non sarebbe nostra, ma delle Ferrovie dello Stato». Occupazioni ancora ce ne sono. Come alla Pelucca, dove settimana scorsa la polizia di Stato insieme alla Polizia locale ha smantellato dei container.
«Nella zona di Caltagirone c’è ancora una presenza di abusivi, ma si tratta di fenomeni marginali, che riusciamo a tenere sotto controllo grazie agli interventi delle forze dell’ordine». Anche il triangolo che va da via Buonarroti a via Trento per l’assessore non sarebbe più così off limits. «Dove abbiamo sistemato la cesata, creando un mini muro, i rom non stazionano più, perché sarebbero troppo visibili. Esiste ancora un problema all’altezza della casa rosa di via Trento».
Si tratta della palazzina da anni al centro di episodi di criminalità e degrado. Disagi per i residenti, disagi per un’azienda che divide con lo stabile cancello e ingresso. «L’intervento è a carico di Fs. Abbiamo messo in contatto l’impresa con i tecnici delle Ferrovie. Di più non è nelle nostre competenze». Oltre alle aree dismesse, gli sforzi dell’ultimo periodo si sono concentrati nella città costruita: nei parcheggi di via Tonale e via XX Settembre sono state realizzate delle sbarre alte due metri per impedire l’accesso e lo stazionamento di camper.
di Laura Lana

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