LE NOSTRE RAGIONI
Le voci che ci giungono oltre il “Mare Nostrum” parlano di stragi, di decapitazioni con tanto di filmato, di distruzioni di opere d’arte millenarie, di donne ridotte in schiavitù e vendute, di bimbi addestrati in tenera età alle future battaglie. Tutto questo in nome di Allah! Intanto noi italiani accogliamo centinaia di migliaia di persone di quel mondo, dove sicuramente ci saranno gli sventurati in cerca di salvezza, gli ammalati che ci trasmettono le loro “esotiche malattie”, ma anche sicuramente gli infiltrati pronti ad espatriare i loro sistemi sanguinari contro gli odiati occidentali, che definiscono “cani infedeli”. Si vedono già i burqa (anche la loro lingua è in contrasto con la nostra, che non prevede la Q senza la u o la stessa tronca – Iraq -), occupano piazze per i loro salamelecchi e perfino in parlamento e nelle amministrazioni ci sono loro esponenti. A breve forse ci capiterà di vedere le loro ronde, intente a difendere la sharia, come già succede all’estero (in EUROPA!), conosceremo sulla nostra pelle i loro coltelli e le loro famose cinture piene di esplosivi. Già le premesse ci sono: ogni tanto qualche “pazzo” imbraccia il piccone o il machete e cerca la strage tra chi capita, capita, altre volte si cerca la rissa, in nome dei loro diritti (tessere telefoniche, pasti”adeguati”, alloggi come vogliono e dove vogliono ed il tutto a titolo completamente gratuito). Ma noi dobbiamo stare zitti, altrimenti siamo definiti razzisti o islamofobi e come tali passibili di denuncia, o quantomeno di ostracismo da parte della sinistra e dei loro servi giornalisti, che ci descrivono come poveri imbecilli, incapaci di adeguarci al mondo presente. Un paio di balle!!! Il motivo imperante che i mass media trasmettono ogni giorno è “volemose bene”, siamo tutti fratelli… Va bene, mi adeguo all’insegnamento cristiano di porgere l’altra guancia dopo lo schiaffo. SOLO CHE, Santo Padre, come faccio a porgere l’altra guancia, se nel frattempo mi hanno staccato la testa?
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