venerdì 12 settembre 2014

Euroburocrati da strapazzo. Ci tolgono altri soldi

Non è bastato aver messo in croce i nostri imprenditori del settore agroalimentare sottoscrivendo il primo embargo. Avanti spediti col secondo, giusto per dare un bel ceffone alle nostre aziende di alta tecnologia, agli imprenditori del tessile, al comparto dell'auto
 
Ieri mattina ci siamo svegliati con la solita buona notizia, un allarme rosso della Banca centrale europea sulla tenuta dei conti dell'Italia e in generale dell'Europa.
Uno pensa: bene, cioè male, ma speriamo che nel corso della giornata qualcuno faccia cose intelligenti per migliorare la situazione.
Non dico in Parlamento, dove i partiti si stanno scannando per la nomina dei nuovi membri della Corte costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura (chi se ne frega). Non dico il governo, che ieri stranamente non ha annunciato nulla di nuovo e che si sta impantanando sull'ultima promessa, i tagli ai ministeri (in primis quello della Sanità). No, dico su in Europa, dove ci sono le uniche leve ancora in grado di incidere sulla dura realtà. Siamo stati accontentati. All'ora di pranzo ecco l'annuncio. Un annuncio suicida: varate le nuove misure dell'embargo alla Russia per via della questione ucraina, bloccata l'esportazione di tecnologia, congelati i conti correnti e gli investimenti in Europa di un'altra ventina di magnati e società russe. La risposta di Mosca è attesa a ore ma già si parla di riduzione delle forniture di gas (con inevitabili aumenti del prezzo), blocco delle importazioni nei campi del tessile, delle auto e cosette simili.
Essendo la decisione europea stata presa all'unanimità, deduco che il governo italiano abbia avallato la decisione. Non è bastato aver messo in croce i nostri imprenditori del settore agroalimentare sottoscrivendo il primo embargo. Avanti spediti col secondo, giusto per dare un bel ceffone alle nostre aziende di alta tecnologia, agli imprenditori del tessile, al comparto dell'auto (e nelle prossime ore capiremo a chi altri in base all'umore di Putin) che davano giusto segnali di ripresa dalla crisi. Io non capisco. Passi che ci hanno messo nella cacca fino al collo, ma accendere pure il ventilatore per alzare l'onda è cosa da pazzi irresponsabili. E tutto per permettere al governo fantoccio di Kiev voluto da Obama di continuare ad affamare il suo popolo e costringere le sue bellissime donne, per campare, a prostituirsi oltre confine. Sull'argomento colpisce il silenzio di Renzi, uno a cui la parlantina certo non manca. Danneggiare il proprio Paese per incapacità o errore capita, ma farlo per conto terzi obbedendo a ordini masochisti deve essere davvero cosa di cui vergognarsi.


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