martedì 25 novembre 2014

IL GRILLO BALLERINO



Ed eccoci all’ultimo protagonista del ciclo “la crisi”, l’unico che si riconosce come comico, in un mondo di guitti. E faceva veramente ridere decenni fa in trasmissioni televisive, tipo: “Te la do io l’America”, “Te lo do io il Brasile”, “Fantastico”, ecc. . Poi improvvisamente scompare dagli schermi ed oggi ce lo ritroviamo tra i “grandi” politici, in una trasformazione da baco a farfalla (tanto per stare in tema col suo nome). Ecco, il grillo come animaletto non è che sia particolarmente simpatico: sembra una via di mezzo tra uno scarafaggio ed una cavalletta e di notte fa casino e non è che Collodi, con Pinocchio ce l’abbia proprio fatto amare, col suo cicalecciare da saputello che da’ saggi consigli. Ed al nostro Grillo oltretutto manca proprio questa, la saggezza, malgrado l’aiutino dello strano personaggio Casaleggio, che è, a quanto pare l’anima nera del suo movimento, uno che nessuno sa di preciso da dove sia venuto… Sembrava che i “cinque stelle” fosse destinato a sfracellare il pensiero politico italiano, che, prendendo consensi da destra e da manca potesse diventare l’unico soggetto importante della nostra società, ed invece…
Gli è mancato un quid e … non ha colto l’attimo (carpe diem), al pari di altri come lui infatti si è lasciato passare tra le dita il momento magico del successo (dalle stelle alle stalle, come Gianfranco Fini)… Non si scherza con gli elettori, specie se si richiede il voto “a destra” per candidare personaggi solo di sinistra, con i risultati che si sono fatti subito vedere quali la cancellazione del reato di immigrazione clandestina e l’apertura sproporzionata ai problemi dei gay, sfuggendo gli eletti ai dettami del capo e del suo gurù, che li avrebbe voluti un po’ “più tranquilli” e quindi più “politici”… Alla fine tutti hanno tolto la maschera, svelando la loro reale identità (uno, nessuno, centomila) di esseri senza cultura e senza acume politico, alla ricerca di un facile consenso, ma senza neppure capire come fare a trovarlo, e quindi restando nel limbo...
E le ultime elezioni in Emilia e in Calabria hanno ampiamente dimostrato come il loro bluff, recitato malissimo sia stato ampiamente scoperto e, da giocatori dilettanti di poker abbiano perso “il piatto” destinando se stessi ed i loro capi, Grillo in testa ad un deciso declino… Amen.

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