mercoledì 22 dicembre 2010

Notte in auto, ora i risarcimenti Ecco come e a chi chiederli

Non sono state date informazioni tempestive sulla situazione meteo e sulle condizioni delle autostrade. Quindi, gli automobilisti non sapevano di andare incontro a una vera e propria odissea entrando su quella maledetta autostrada tra Firenze e Arezzo, diventata una gigantesca trappola di neve e ghiaccio. Adesso si potrà passare alla cassa, chiedendo i giusti risarcimenti ad Autostrade. La richiesta ipotizzata è di 500 euro.
I responsabili sono dunque Autostrade per l'Italia e Anas, che non hanno informato adeguatamente sulla situazione, nè sulle uscite alternative per fuggire dai tratti destinati a rimanere bloccati per ore.

E' così che Autostrade per l'Italia ha deciso di concedere la conciliazione, in modo da assegnare i risarcimenti a tutti quelli che sono rimasti bloccati in autostrada il 17 dicembre. Gli interessati potranno scaricare il modulo di rimborso dai siti delle associazioni dei consumatori, ma sarà ovviamente necessario avere la documentazione relativa alla presenza in quel luogo e in quelle ore. Cioè la ricevuta del pedaggio.

Il Codice del Consumo prevede anche una multa per le società che non procurano un servizio adeguato al corrispettivo economico ricevuto. Dovrebbe essere il caso, appunto, di Autostrade per l'Italia, già comunque disponibile a riparare il danno.

Istruttoria Antitrust e risarcimenti al via
L'Antitrust ha dato il via a un'istruttoria sulle società che hanno penalizzato i viaggiatori, mentre da Autostrade è arrivata la disponibilità a risarcire gli automobilisti. Il presidente Antitrust Antonio Catricalà ha annunciato l'intenzione di aprire una istruttoria nei confronti delle società che "potrebbero non aver fornito ai viaggiatori le informazioni necessarie a scegliere se partire o no". "E' inaccettabile - ha spiegato - che un po' di maltempo, previsto anche se intenso, abbia causato i disagi che migliaia di cittadini hanno subito nei giorni scorsi sulle strade e le ferrovie di uno dei Paesi tra i più industrializzati del mondo". L'esito potrebbe essere, come già accaduto in passato per una vicenda analoga, l'imposizione di sanzioni.

Intanto, la società Autostrade, dopo le sollecitazioni ricevute dalle associazioni di consumatori, ha deciso di avviare le procedure di conciliazione e quindi di aprire un confronto per stabilire qualità e quantità dei risarcimenti per gli automobilisti rimasti bloccati in autostrada.

La somma da risarcire dovrebbe essere di almeno 500 euro a persona erogabile anche con bonus o altri servizi dello stesso valore, sostiene il Codacons, secondo cui l'indennizzo dovrebbe essere rapportato al tempo trascorso fermi in autostrada.

Accuse anche alla Protezione civile
Ma l'associazione dei consumatori se la prende anche con la Protezione civile. "Cosa aspetta Gabrielli a dimettersi? Alla prima emergenza - afferma Carlo Rienzi, presidente dell'associazione - è riuscito a far rimpiangere Guido Bertolaso. E' da incoscienti e irresponsabili accusare i cittadini per le omissioni ripetute e continuative sulle quali dovrà indagare la magistratura". Immediata la replica del Dipartimento: "Spiace constatare che il Codacons si esprima con tanta veemenza rispetto ad affermazioni che non riguardavano l'intera utenza, quanto piuttosto quei pochi, soprattutto conducenti di mezzi pesanti, che immettendosi non attrezzati adeguatamente in autostrada, hanno concorso a provocare tanto disagio".

Dopo l'atteggiamento conciliante di Autostrade, ci si aspetta che anche Ferrovie e Anas seguano l'esempio. Lo sollecitano le associazioni dei consumatori, ma lo chiede con forza anche Enrico Rossi, governatore della Toscana, regione più di altre piagata dall'emergenza maltempo: quello di Autostrade è "un giusto riconoscimento a tutti gli automobilisti rimasti intrappolati per ore e che hanno subito gravi disagi. Tutto questo è un passo avanti ma non basta. Adesso ci aspettiamo anche da ferrovie una risposta analoga". Ma anche dalla politica Rossi vorrebbe risposte. "Secondo me in altri tempi - ha detto il presidente della Toscana - un buon imprenditore avrebbe chiesto scusa agli italiani e un presidente del Consiglio l'avrebbe chiamato a rapporto". Ma almeno - ha concluso - Matteoli "batta un cazzotto sul tavolino" e chieda conto di quel che è accaduto. Il riferimento è alla riunione che il ministro dei Trasporti ha convocato con i vertici di Fs, Anas, Autostrade e Protezione civile proprio per fare il punto su ciò che è accaduto e individuare eventuali responsabilità.

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