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sabato 4 agosto 2012

Alle banche private in Argentina viene ordinato di essere socialmente utili


…d’ora in poi sarà obbligatorio che le banche private che detengono l’1% o più dei depositi nazionali concedano crediti per gli investimenti produttivi. Bastano poche azioni per definire uno Stato che va incontro al proprio Popolo. In Italia accade esattamente l’opposto!
Alle banche private in Argentina viene ordinato di elargire crediti per investimenti produttivi

(MoviSol) – Secondo un piano nazionale annunciato dalla Presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner il 4 luglio, d’ora in poi sarà obbligatorio che le banche private che detengono l’1% o più dei depositi nazionali concedano crediti per gli investimenti produttivi, ad un tasso di interesse fisso non superiore al 15% (quindi ben al di sotto del 25% attuale) e con un periodo di grazia minimo di tre anni. Stando a funzionari della Banca Centrale la nuova disposizione riguarda dalle 25 alle 30 banche, e più grandi sono le banche, più alta è la percentuale dei crediti che saranno costrette a concedere, il 50% dei quali andranno a piccole e medie imprese.
Nello spiegare la decisione, la Fernandez ha dichiarato che non è più accettabile che solo il Banco de la Nacion di proprietà dello stato continui ad accollarsi la responsabilità di elargire crediti per investimenti produttivi mentre le banche private fanno i soldi e concedono solo prestiti che rendano alti profitti, al consumo o al commercio estero. L’annuncio di questa politica dirigistica è stato accolto con sconcerto a Londra e Wall Street. Il Wall Street Journal ha commentato nervosamente che le nuove disposizioni avranno un effetto negativo sulle filiali argentine di alcune grosse banche internazionali quali Banco Santander, HSBC Holdings, Citigroup, BBVA ed altre.
Consulenti privati temono che la politica del governo conduca alla nazionalizzazione delle banche che non ottempereranno a queste condizioni. Essi contrattaccano sostenendo che l’economia argentina subisce un rallentamento, non per via della crisi finanziaria globale, ma per la politica protezionistica della Fernandez. La Presidente argentina ha detto ai banchieri privati che dovrebbero riporre negli imprenditori argentini la stessa fiducia che ripone lei. Ha chiarito che se le banche proporranno condizioni e interessi ragionevoli per i loro prestiti, ne trarranno profitto, contrariamente a quanto sostengono. “La Banca Centrale vi dirà quali sono le condizioni per elargire tale credito per la produzione”. Il governo cerca inoltre di migliorare i propri rapporti con Cina e Russia. Dopo il vertice di Rio+20 alla fine di giugno, in cui l’Argentina ha respinto fermamente “l’economia verde” come una trappola progettata dagli interessi finanziari internazionali per bloccare la crescita dei paesi in via di sviluppo, il Premier cinese Wen Jiabao ha fatto una breve tappa in Uruguay e da lì si è recato in Argentina per una visita di tre giorni. Qui ha siglato alcuni importanti accordi di cooperazione commerciale ed economica nel settore ferroviario, dell’energia nucleare e dei trasporti. Altri importanti accordi riguardano piani dell’Argentina per aumentare le esportazioni agricole in Cina, incluso manzo, vino, mais e frutta.
La Cina è il principale partner commerciale di Argentina, Brasile, Cile e Perù, come sottolinea il China Daily. Nell’ultimo decennio, mentre raddoppiava il commercio tra Stati Uniti e paesi latino americani, quello tra Cina e il Sudamerica è cresciuto di 17 volte. Anche gli investimenti dalla Cina sono aumentati. Precedentemente la Fernandez aveva avuto consultazioni ad ampio raggio col Presidente russo Vladimir Putin al vertice G-20 in Messico, durante le quali ha delineato alcune aree di importanza strategiche in cui i due governi potrebbero approfondire la loro cooperazione. Putin vorrebbe che l’Argentina fornisse tecnologia e know-how per aiutare a sviluppare l’economia russa.

giovedì 2 agosto 2012

"Azienda recupero credito assume uomini decisi meglio se ex galeotti"



Quando sulla home di Facebook mi è passata davanti l'immagine pubblicata sopra, pensavo che si trattasse di una bufala, anche solo per come è impostato il discorso: Un'azienda che si definisce "seria" mentre ricerca "uomini prestanti e di poche parole" meglio se ex galeotti, non può che essere uno scherzo. Ma con i tempi che corrono, non sono rimasto troppo sorpreso quando, effettuando una ricerca su Googleho appreso che l'annuncio è veritiero. Estando a quanto riportato da un giornalista del Secolo XIX, che ha telefonato fingendosi interessato per avere maggiori informazioni, l'azienda, con sede a Pesaro, sarebbe già operativa, sta ampliando il personale e dispone di staff per insegnare ai nuovi "ex galeotti" come si recuperano i crediti, andando a casa dei debitori per conto delle aziende che si rivolgono a loro. I metodi non fatichiamo ad immaginarli. La cosa disarmante, è che tutto questo è perfettamente legale, anche se dal testo dell'annuncio si capisce a chiare lettere che cercano personale con i requisiti ideali per intimidire le persone, se non peggio.

Oltre a dover affrontare i problemi economici, fare i salti mortali per sopravvivere, e sopportare le pesanti vessazioni di equitalia, qualche disgraziato colpito dalla crisi si vedrà suonare il campanello da qualche tipaccio, che gli chiederà di saldare i propri debiti con metodi facilmente immaginabili. 


Leggendo annunci come questo, non può che venirci alla mente le scene viste nei film americani anni '80, dove un energumeno si presenta dai debitori con metodi poco ortodossi, minacciando violenze nel caso che non provveda a saldare quanto dovuto.  Ci auguriamo che, nel caso qualche cittadino sia vittima di metodi poco consoni, non si faccia la minima remora a rivolgersi immediatamente alle forze dell'ordine: i creditori che vantano un credito hanno la facoltà di fare ingiunzione di pagamento, e non di mandare un ex galeotto culturista a casa delle persone. 

Se dovesse capitarvi situazioni di questo tipo non fatevi intimidire, in primis perché probabilmente "è tutta scena", cercano di mettere paura, inducendo la persona a rinunciare anche agli alimenti pur di pagare: anche perché se praticassero violenza ci sarebbero sicuramente molteplici denunce, il "giochino" gli durerebbero poco. Se ingaggiare una persona per estorcere denaro con le minacce è un reato, praticare violenza in tale contesto aggraverebbe la situazione, e dinnanzi alla prospettiva di guai con la giustizia, sopratutto un ex galeotto, che in quanto pregiudicato non ha nemmeno i benefici di pena previsti per gli incensurati, finirebbe per raccontare la verità agli inquirenti. Se vi capita una situazione di questo tipo, cercate di non farvi vedere intimoriti, chiedete a chiare lettere alla persona che cerca di intimirvi "se vi sta minacciando", e ditegli che vi rivolgerete alle forze dell'ordine, e magari che un vostro parente è Maresciallo, in modo che dica ai suoi mandanti che non c'è trippa per gatti.

Ci auguriamo che la magistratura, o le forze dell'ordine si interessino alla questione e magari indaghino sull'operato di queste persone, anche ascoltando le persone con la quale hanno avuto rapporti.


Se siete informati circa aziende che operano con metodi intimidatori, o conoscete qualcuno che ha avuto di questi problemi, non esitate a rivolgervi alle forze dell'ordine!

Staff nocensura.com