lunedì 22 dicembre 2014

Camerata Renzi, ‘presente!’ Ecco la campagna demografica del Duce

Camerata Renzi, ‘presente!’ Ecco la campagna demografica del Duce

Bravo Renzi per l’assegno alle neo-mamme. Il Fascismo si era mosso a proposito…

di Marco Zacchera - ItaliaChiamaItalia

Bravo Renzi per l’assegno (vero, sospeso, confermato? Ancora non si sa…) alle neo-mamme. Non è una primizia (a Verbania quando amministravo si mettevano a disposizione 800 euro per ogni nuovo nato), mentre a livello nazionale sulla rivista Paralleli ci sono dati interessanti su come il Fascismo si era mosso in argomento.
Sarà apologia nostalgica ricordare che nel 1937 (quando lo stipendio medio di un operaio specializzato era meno di 500 lire al mese) la campagna demografica offriva agli operai che si sposavano un assegno nuziale di 700 lire. L’assegno nuziale era inoltre corredato da un prestito senza interessi non inferiore alle 1.000 lire che veniva elargito a quanti, sposati entro i venticinque anni, guadagnavano meno delle famose mille lire lorde al mese, ossia la stragrande maggioranza degli italiani.
A sei mesi dalla concessione del prestito si cominciava a restituirlo nella misura dell’1% al mese. Ma dopo la nascita di un figlio la restituzione veniva sospesa per un anno e il prestito si riduceva del 10% del totale al primo figlio, del 20% al secondo, del 30% al terzo, del 40% al quarto, dopo di che veniva condonato.
Alle madri riconosciute ufficialmente prolifiche, con almeno sette figli, il Duce inviava o consegnava personalmente in cerimonie ufficiali a Palazzo Venezia 5.000 lire più una polizza di assicurazione di 1.000 lire. Altre facilitazioni, come per esempio la tessera gratuita per tutti i mezzi pubblici, arrivavano loro dal fascio locale.
I capifamiglia con prole numerosa godevano di privilegi negli impieghi statali, nei contratti di lavoro collettivi, nella concessione di prestiti a interesse, e di forti sconti nell’affitto degli appartamenti. Anche gli assegni familiari erano ragguardevoli: 3,60 lire la settimana per gli operai con un figlio, 4,80 per quelli con due figli; 6 lire da tre figli in su. Per gli impiegati (sempre alla settimana) 4,80, 6,50 e 7,20 lire mentre per i dipendenti del commercio gli assegni erano più elevati.

*ex deputato PdL, sindaco di Verbania


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