lunedì 9 giugno 2014

'SANGUE SPARSO': AL CINEMA PER RICORDARE GLI 'ANNI DI PIOMBO' E I MORTI DIMENTICATI

Tratto dal film 'Sangue sparso'
Martedì 27 Maggio 2014
ROMA - Sette Gennaio 1978: agguato di Acca Larentia, quartiere romano del Tuscolano. Cinque ragazzi si trovano fuori da una sezione missina per andare a svolgere servizio di volantinaggio. Una serata come un’altra, ma all’improvviso tutto cambia e inizia una delle storie più fosche e travagliate d’Italia. Alcuni uomini armati si scagliano contro i giovani militanti di destra, aprendo il fuoco su di loro e uccidendone due: Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. La stessa sera un’altra vittima, Stefano Recchioni. Cinque anni tormentati, quelli tra il 1978 e il 1983, in cui si sviluppa la trama di “Sangue Sparso”, lungometraggio della regista esordienteEmma Moriconi. Un’opera prima che ha ricevuto la qualifica di “film di interesse culturale” dal Mibac, Ministero per i beni e le Attività Culturali, per la sua capacità di attirare l’attenzione su un’epoca, quelli degli anni di piombo, ancora oggi avvolta nel mistero. Per la prima volta le storie di quei giovani vanno sul grande schermo: sono i ricordi di un militante di destra, che ha visto il “sangue” dei suoi amici “sparso” lungo i marciapiedi, a ripercorrere con la memoria quegli anni dolorosi e luttuosi. “Sangue sparso” ricorda così le giovani vite spezzate dei militanti di destra e non dimentica di raccontare anche i lutti che in quegli anni maledetti colpirono tanti altri giovani militanti di sinistra. Un film in cui “il messaggio sociale è di grandissima rilevanza: rispetto per la vita umana, solidarietà sociale, pacificazione sociale, rifiuto della violenza e di ogni forma di discriminazione.”- dichiara la regista. “E’ proprio ai giovani che è diretto prevalentemente il messaggio di carattere sociale, sotto un duplice punto di vista: da una parte mostrare come l’odio e la discriminazione portati all’esasperazione siano capaci di portare ad epiloghi di dolore e di morte; dall’altra riflettere sull’importanza dell’ideale, da una parte come dall’altra, nella vita dei giovani, i quali, se motivati da passioni non esasperate, vissute con maturità e con il rispetto degli altrui punti di vista, possono avere l’opportunità di fare tesoro da un’esperienza anche di militanza politica, se fondata sul ripudio assoluto della violenza. Nel lungometraggio “Sangue sparso” gli anni di piombo sono visti con gli occhi di un “sopravvissuto”, raccontati da chi li ha vissuti e sofferti in prima persona, da chi ha perso i propri amici durante una guerra assurda, inutile, senza senso”. A sottolineare l’originalità dell’opera prima le musiche inedite composte e orchestrate da Paolo Carlomè. Il film prodotto da 150° Produzioni Italiane con la collaborazione dell’Associazione Culturale La Giara Nera, è stato ammesso al Festival “Un film per la pace” 2014. La distribuzione è curata dalla Flavia Entertainment.

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