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giovedì 31 gennaio 2013

Tre domande di parte a un presidente di parte


Il presidente del Tribunale della razza diventò il più stretto collaboratore di Togliatti al ministero di Grazia e Giustizia. Poi guidò la Consulta. Il Pci ha mai avuto nulla da ridere?  

Illustre Presidente Napolitano, dopo aver sentito il suo vibrante discorso sul fascismo e l'antisemitismo, mi permetta di rivolgerle tre brevi domande.
La prima. Sapeva che il presidente dell'infame Tribunale della razza, nonché firmatario del «Manifesto della razza», Gaetano Azzariti, diventò il più stretto collaboratore del suo leader Togliatti al ministero di Grazia e Giustizia, dopo essere stato Guardasigilli con Badoglio? Avete mai avuto nulla da ridire, lei e il suo Partito, sul fatto che poi, grazie a questi precedenti, lo stesso Azzariti sia diventato presidente della Corte costituzionale fino alla sua morte nel 1961?
La seconda. Sapeva che il primo concordato tra lo Stato italiano e gli ebrei fu fatto nel 1930 dal regime fascista? Una commissione composta da tre rappresentanti degli ebrei e tre giuristi varò un concordato in cui, scrive De Felice, «il governo fascista accettò pressoché in toto il punto di vista ebraico». Il presidente del consorzio ebraico, Angelo Sereni, telegrafò a Mussolini «la vivissima riconoscenza degli ebrei italiani» e sulla rivista ebraica Israel Angelo Sacerdoti definì la nuova legge «la migliore di quelle emanate in altri Stati».
Terzo. Presidente, ha mai detto e scritto qualcosa sulle centinaia di italiani, comunisti, antifascisti e a volte anche ebrei, che fuggirono dall'Italia fascista e furono uccisi nella Russia comunista con l'avallo del segretario del suo partito, il sullodato Togliatti? In Italia, persino sotto il Duce, avrebbero avuto una sorte migliore...

giovedì 26 aprile 2012

Perché la destra è stata squalificata

Perché non sorge in Italia una destra legittimata intellettualmente, si chiede su Il Mulino Galli della Loggia? Stilo un catalogo di indizi
di Marcello Veneziani

Perché non sorge in Italia una destra legittimata intellettualmente, si chiede su Il Mulino Galli della Loggia?
Stilo un catalogo di indizi.
Perché la volete a misura vostra, che di destra non siete, e non ne accettate altre. Perché le sole destre legittimate sono per voi quelle morte, inesistenti o nemiche delle destre in campo. Perché il controllo culturale è ancora in mano a una setta, ieri a prevalenza comunista e azionista, poi radical e progressista, sempre politicamente corretta e intollerante.
Perché avete delegittimato non solo i neofascisti, che peraltro non amano definirsi di destra, ma anche le destre legate alla tradizione, comunitarie, nazionali e sociali, che sul fascismo avevano un giudizio diverso dalle vulgate ufficiali.
Perché anche i giornali non di sinistra, fautori del bipolarismo, come il Corriere della sera , temono di ospitare opinioni e autori schiettamente di destra mentre non temono di pubblicare opinioni e autori apertamente di sinistra. Perché sono ignorate opere, idee, proposte provenienti da destra e gli autori sono silenziati, o al più targati in quadretti manieristi di appartenenze, sbrigati nel folclore o vituperati su risvolti marginali. Perché dopo decenni di divieti nel nome dell’antifascismo si sono beccati il divieto nel nome dell’antiberlusconismo.
Perché le forze di centro-destra e loro affluenti considerano le idee un’arma impropria, identificano popolare con volgare e diffidano dei libri come portatori di malattie.
Perché ora è troppo tardi, destra e sinistra indicano solo le scarpe.