mercoledì 14 marzo 2012

Il garante della privacy boccia Monti. Democrazia a rischio

Le nuove norme introdotte da Monti sui controlli fiscali rappresentano strappi forti allo Stato di diritto, bisogna uscirne al più presto o l’Italia si allontana dalle democrazie occidentali. Il Garante della Privacy Francesco Pizzetti non fa sconti al governo, lo inchioda con un’accusa gravissima, a seguito della manovra salva-Italia.
Un crescendo quello di Pizzetti, che in merito alle imprese e ai commercianti non in regola con il fisco ha affermato: “Attenzione alle liste dei buoni e dei cattivi. Attenzione ai bollini di qualunque colore siano. Le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni”. “La gogna, in qualunque forma, materiale o mediatica che sia, è sempre uno strumento pericoloso, anzi pericolosissimo; nessuno, in una società democratica, ha aggiunto Pizzetti, potrà mai chiedere e ottenere di porre limiti al diritto dei giornalisti di sapere, conoscere e informare, ma il loro stesso codice deontologico contiene regole chiare sulla necessità di rispettare i principi di essenzialità delle informazioni, di tutelare i minori, di rispettare la dignità delle persone, specialmente nell’ambito sanitario e sessuale.
Accade spesso, invece, che i protagonisti dei fatti di cronaca e i loro familiari si espongano senza limiti a un’informazione mediatica che diventa dichiaratamente spettacolo puro. Purtroppo in questi casi, prima del diritto e dello stesso Codice deontologico dei giornalisti, è il buon gusto e talvolta persino il senso di umana pietà che dovrebbe guidare i media. Non sempre avviene così e non sempre soltanto per il comportamento dei professionisti dell’informazione”.
Al quadro inquietante coraggiosamente esposto da Pizzetti, alla presenza del Presidente del Senato Schifani, va aggiunto che le frequenti incursioni dei finanzieri nelle località turistiche italiane assumono tutto il sapore di un terrorismo fiscale mirato a rastrellare quanti più soldi possibili da conferire all’Europa, che li regala alle banche, le quali banche stanno rendendo asfittico il mondo produttivo italiano negando il credito alle imprese e impiegando il danaro degli italiani nel giro speculativo finanziario. No, non è un governo salva-Italia, al contrario l’Italia la sta affondando, con una stangata che costerà nel 2012 ben 1.305 euro a famiglia, la benzina sul filo dei 2 euro al litro, le imprese che chiudono a centinaia e la disoccupazione galoppante.

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