lunedì 7 marzo 2011

A Carnevale ogni scherzo vale, anche le bombolette Ammesse alle sfilate

Il sindaco Oldrini respinge la richiesta degli organizzatori delle sfilate di Carnevale di sabato prossimo, che speravano un'ordinanza che vietasse le bombolette con la schiuma da barba. "Basta giocare con la testa"

Sesto San Giovanni, 6 marzo 2011 - A Carnevale varrà pure qualsiasi scherzo: ma la schiuma, quella no. A una settimana dalle sfilate in costume che, sabato prossimo, riempiranno di baldoria e coriandoli le vie di Sesto, torna l’incubo di citofoni, auto e soprattutto ragazzi ricoperti di schiuma da barba. E sulle bombolette i fronti si spaccano: chi le liquida come ragazzate, «ma lasciamoli giocare ogni tanto questi giovani», chi non ne capisce il senso e, se potesse, ne farebbe volentieri a meno.

Nei giorni scorsi gli organizzatori delle sfilate del 12 marzo si sono appellati a Oldrini perché proibisse con un’ordinanza l’uso delle bombolette e promuovesse un Carnevale «No gas». Ma sono cascati male: Oldrini ha sfoderato l’animo tenero del nonno e non ha infierito.

«Direi che a Carnevale gli scherzi sono giustificati. Una volta hanno riempito di schiuma pure me, cosa c’è di strano?» Al di là del gioco di ruoli nonno-sindaco, esiste anche un problema tecnico: «Come posso far rispettare un’ordinanza di questo tipo? Dovrei mandare i vigili in corteo tra gente in maschera che lancia i coriandoli, non mi sembra rispettoso». La palla passa ai ragazzi: «Mi appello al buon senso dei sestesi. Ci si può divertire in modo responsabile».

D’accordo con il primo cittadino Nino Niccolò: «A me non piace granché il Carnevale, però è giusto che i ragazzi si divertano». Dalla sua bancarella di intimo al mercato di via Puricelli Guerra, il pensiero va al figliolo di 11 anni: «La sua è una generazione davanti al computer da mattina a sera. Se per un giorno questi ragazzi escono a correre e si divertono, lasciamoli fare».

Papà anche lui, ma contrario alla schiuma: Fabio Ambrico la ritiene «diseducativa. Vada per le stelle filanti spray per i bambini, ma il resto non mi piace». «Io ne vendo tanta, ho una bancarella con articoli di Carnevale ed è quello che va di più — spiega Cristina Savarese —. Ma che fastidio poi». Trovarsi il citofono di casa coperto di schiuma, peggio ancora essere bersaglio dell’«arma bianca»: Giusy Gennaro proprio non lo tollera. Per questo a Carnevale non mette naso fuori di casa, «e la sfilata dei carri me la godo dal balcone».

di Luca Zorloni

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